Superano i sei milioni di euro gli investimenti complessivi destinati allo sviluppo del turismo “verde”, culturale e delle “eccellenze” territoriali nella provincia di Modena previsti dal Programma di valorizzazione e promozione dei territori finanziato dalla Regione con un contributo di quasi tre milioni di euro e approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale con il voto favorevole di Pd e Prc e l’astensione di Fi-Pdl, Lega nord, Popolari liberali-Pdl e Verdi.
Con uguale votazione è stato approvato anche il Programma turistico di promozione locale 2010 che prevede un finanziamento regionale ulteriore di 210 mila euro da assegnare a progetti di valorizzazione del territorio proposti da soggetti pubblici e all’estensione e alla qualificazione del sistema di informazione e accoglienza turistica.
Qualificare l’Appennino modenese come palestra “open air” aperta tutto l’anno, sviluppare il circuito Terra di Motori, promuovere il circuito Terra di castelli sono i progetti sono i progetti cardine del piano di valorizzazione che, come spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale al Turismo, «prosegue nella strada, già intrapresa dalla Provincia, di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio in un’ottica di turismo sostenibile». Grandi, ha poi annunciato che sono allo studio progetti rivolti al turismo di nicchia all’interno dei piani di sviluppo rurale e del Gal Antico Frignano. Altri 500 mila euro di finanziamento, inoltre, sono destinati al progetto europeo Crosscultour per la promozione del circuito del Romanico.
Lella Rizzi (Pd), apprezzando il coinvolgimento dell’intero territorio nei progetti di sviluppo, ha sottolineato come «il piano crei una sinergia tra pubblico e privato che mai come ora è fondamentale». Giorgio Barbieri (Lega) ha contestato la scarsità dei finanziamenti regionali «che privilegiano le località dove prevale il turismo alberghiero mentre la nostra provincia è più ricca di seconde case». Anche Walter Telleri (Verdi) ha espresso un giudizio negativo sui criteri di riparto dei fondi regionali augurandosi «che non si dimentichi la Rupe del Pescale, il miglior sito archeologico dell’Appennino». Tomaso Tagliani (Popolari liberali-Pdl) ha sottolineato che «ancora oggi manca una viabilità adeguata per gli impianti dell’Appennino: si fa prima ad andare in Trentino» mentre Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) ha espresso dubbi sulla Casa natale di Enzo Ferrari domandandosi «chi riempirà di contenuti il museo visto che mancano accordi con le case automobilistiche».