Due giorni dedicati all’orientamento universitario e alle opportunità di lavoro: è quanto prevede la prima edizione di “Alma Orienta” organizzata dall’ateneo petroniano dal 4 al 5 febbraio prossimi nel quartiere fieristico di Bologna.
All’evento sono attesi oltre 30 mila giovani (22mila diplomandi e 8 mila laureandi o laureati in cerca di un primo contatto con il mondo del lavoro) che avranno da un lato l’opportunità di approfondire le offerte formative dell’Università bolognese e dall’altro l’occasione di confrontarsi con imprese in cerca di ragazzi promettenti da inserire al loro interno.
In questo contesto si inserisce il “Career Day” (in programma il 5 febbraio dalle ore 9 alle 17 presso il padiglione 35) durante il quale saranno presenti oltre 80 aziende nazionali ed internazionali che saranno disponibili a raccogliere i curricula per poi passare a colloqui veri e propri per i profili piu’ interessanti.
Il pro-rettore per gli studenti, Paola Monari – ha evidenziato il rafforzamento del rapporto tra università e imprese testimoniato dai 18mila stage e tirocini post laurea avviati ogni anno. Per i rappresentanti degli imprenditori, però, c’è ancora molto da fare.
Il vicepresidente della Cna nazionale (e presidente della Cna industria Bologna), Giorgio Tabellini ha rivolto “un appello” all’università di Bologna affinchè faccia “un ulteriore sforzo per collegare la formazione ai bisogni delle piccole medie imprese in termini di flessibilità”.
Il responsabile delle risorse umane della Gd (azienda leader mondiale nel settore del packaging), Domenico Fabbri, ha criticato l’eccessivo numero delle lauree specialistiche.