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“Le espressioni del sorriso”: conferenza a Reggio Emilia


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Martedì 3 febbraio 2009, alle ore 20.30, presso il convento dei Cappuccini di Reggio Emilia in via Ferrari Bonini 2, è in programma, nell’ambito de I martedì al Museo, l’ultima conferenza sul tema “Le espressioni del sorriso”, a cura di Padre Antonello Ferretti, Fabrizio Zaccarini e Gabriele Carena, legata alla mostra fotografica “In principio… il SORRISO, quando il cielo bacia la terra”, curata dall’arch. Nadia Calzolari, e aperta al pubblico fino al 15 febbraio 2009, presso il Museo dei Cappuccini. Sarà l’occasione per ascoltare riflessioni, letture di poesie ed esecuzione di brani musicali dal vivo sul trema del sorriso.

Riso o sorriso? Domanda importante o inutile? Il grande scrittore russo F. Dostoevdkij, profondo conoscitore dell’animo umano scriveva che per conoscere un uomo bisogna studiarne il riso. Solo da come un uomo ride è infatti possibile decifrarne il carattere: attraverso il suo riso la sua anima si presenta e si rende evidente.
Al giorno d’oggi, un uomo viene considerato intelligente e raffinato non tanto se ride in maniera plateale, ma piuttosto se sorride con moderazione: la cultura, il ragionamento e lo sviluppo dei rapporti sociali limitano, infatti, la spontaneità della risata. Ricordiamo che il termine sorriso, deriva dall’espressione latina sub-risus, cioè sotto riso, riso minore, riso lieve e che a livello fisiologico nel sorriso sono abbozzate tutte le espressioni facciali che caratterizzano il riso. Ma quale è il contenuto di un sorriso? Per scoprirlo è indispensabile risalire alle cause che lo generano, legate a sentimenti gradevoli, gioiosi, teneri e dolci. Il sorriso è un messaggio univoco, invariabile e tangibile in ogni singolo individuo. Chi sorride non si pone mai con un atteggiamento di difesa o aggressivo: se si pensa infatti al rapporto madre – bambino, il sorriso è l’elemento di unione che testimonio l’attaccamento tra due persone. E anche nel mondo degli adulti il sorriso comunica molto più di una risata: il sorriso, nella comunicazione verbale, è spesso l’equivalente del non detto e il silenzio a volte è molto più eloquente di un lungo discorso. Molti messaggi, infatti, si nascondono nel tacere e spesso la chiacchiera, come disse Martin Hedegger, diviene espressione di una esistenza non autentica. Lo stesso discorso lo si può attribuire al riso e al sorriso, soprattutto nel mondo dei giovani, dove tutto deve essere occasione di riso, come evidente rappresentazione di divertimento. Ridi e intanto non pensi alle cose che contano, ridi e crei un mondo artificiale in cui tutto è bello e non c’ è posto per quel che fa sorridere. Ma in realtà solo attraverso il sorriso, nella vita caotica e nel quotidiano di tutti gli uomini si potrà trovare la dimensione dell’eternità.

Ricordiamo inoltre che il Museo è aperto al pubblico nelle giornate:
Sabato e Prefestivi con orario 15,00 – 18,00.

Domenica e Festivi con orario 10,00 – 13,00 e 15,00 – 18,00.
Mentre la mostra “In principio… il SORRISO, quando il cielo bacia la terra” rimarrà aperta al pubblico fino al 15 febbraio 2009.
Per informazioni: tel. 0522-541934, oppure Liberarte-Beni Culturali Cappuccini.