Home Comprensorio Emilceramica: no dei sindacati a licenziamenti Solignano

Emilceramica: no dei sindacati a licenziamenti Solignano


# ora in onda #
...............




I sindacati dei ceramisti hanno proclamato per domani – martedì 3 febbraio – uno sciopero di quattro ore di tutti i circa 800 lavoratori del gruppo Emilceramica, invitandoli a partecipare a un’assemblea che si svolgerà sempre domani – dalle 13 alle 14 – presso il cinema Primavera a Fiorano per illustrare la situazione.

«A differenza di quanto previsto dalla direzione aziendale, riteniamo vi siano le condizioni per evitare i 116 licenziamenti nello stabilimento di Solignano annunciati l’altro giorno dall’azienda nell’incontro presso Confindustria Modena – affermano Femca-Cisl, Filcem-Cgil, Uilcem-Uil e le Rsu del gruppo – Inoltre si possono governare gli esuberi utilizzando anche altri ammortizzatori sociali».

Ricordiamo che, oltre ai 116 licenziamenti per cessata attività a Solignano, Emilceramica ha comunicato la decisione di mettere 512 lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria da febbraio maggio 2009 negli stabilimenti 1 e 2 di Fiorano e in quello di Solignano, motivando i provvedimenti con il calo del fatturato 2008 (- 26 per cento rispetto a 2007). «C’è spazio per l’impegno responsabile dell’impresa»?, si chiedono sindacati e Rsu, ritenendo ingiusta la scelta di smantellare la produzione nello stabilimento di Solignano, il quale ha contribuito negli anni alla crescita e allo sviluppo del gruppo grazie al lavoro delle maestranze.

«La ricchezza creata nel passato a Solignano è stata reinvestita progressivamente negli altri stabilimenti per progetti di sviluppo, mentre allo stabilimento stesso venivano riservati investimenti di semplice mantenimento – ricordano Femca-Filcem-Uilcem e Rsu – La crisi economica globale, ma anche investimenti industriali sbagliati e acquisizioni aziendali non fruttifere, hanno ulteriormente aggravato la situazione di forte sofferenza in cui il gruppo già versava. I magazzini colmi di prodotti invenduti richiedono un piano di ristrutturazione finanziaria e industriale, come dichiarato dalla stessa direzione aziendale durante l’incontro di giovedì.
Tuttavia lascia perplessi la scelta di utilizzare uno strumento ordinario, quale la cassa integrazione guadagni ordinaria, utile a fronteggiare situazioni di crisi congiunturali e temporanee, quando invece l’obiettivo aziendale è un ridimensionamento della produzione, determinando quindi modifiche strutturali del gruppo».

I rappresentanti dei lavoratori giudicano gravi, incoerenti e inadeguate le azioni intraprese dalla direzione di Emilceramica, alla quale chiedono un’assunzione di responsabilità che porti alla rinuncia a usare la leva dei licenziamenti e della riduzione degli organici per rimediare ai numerosi errori gestionali e strategici compiuti negli ultimi anni. «In una logica di coesione sociale, ci attendiamo che la direzione aziendale riveda le proprie posizioni e – concludono i ceramisti di Cgil-Cisl-Uil e le Rsu – ricerchi una soluzione condivisa tra le parti».