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Finale Emilia: ordinanze di custodia cautelare in carcere per due 39enni


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Sabato scorso, i carabinieri della stazione di Finale Emilia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta alla Procura di Modena, nei confronti di T.G., 39enne originario di Palermo residente a Finale Emilia e
O.C.,39enne originario di Napoli pure lui residente a Finale Emilia, resisi responsabili di due episodi criminosi avvenuti a Finale rispettivamente il 18 ottobre ed il 6 novembre dello scorso anno.


Nel primo episodio, gli indagati avrebbero organizzato una vera e propria spedizione punitiva nei confronti di due fratelli, entrambi residenti a Bondeno, nel ferrarese. I fratelli, a seguito dell’aggressione avvenuta davanti al seminario di Finale Emilia, luogo in cui erano presenti numerosi genitori e bambini che avevano praticato il catechismo, avevano riportato lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 25 e 3 giorni.
L’aggressione aveva suscitato forte allarme nella popolazione, essendo nota la fama dei due indagati che, nel caso specifico, avevano agito per futili motivi: una discussione tra ragazzini, figli dei coinvolti.

Il secondo episodio, ben più grave, riguarda una aggressione avvenuta il 6 novembre davanti al Bar Pesa, in via Rotta, nel quale O.C., spalleggiato dal complice, aveva organizzato un’altra spedizione punitiva contro un giovane di Finale Emilia, reo di averlo offeso.
I due, dopo avergli telefonato ed invitato per un chiarimento, lo hanno affrontato davanti al bar aggredendolo con calci e pugni, tanto da procurargli lesioni giudicate guaribili in 60 giorni, in particolare frattura esposta tibiotarsica destra e trauma cranico minore: il giovane era stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale di Baggiovara e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Anche questo episodio, per la violenza manifestata dai due assalitori, aveva suscitato nell’opinione pubblica allarme sociale.
Per tale motivo il comando dei carabinieri di Finale Emilia, collegando i due episodi criminosi, per evitare una escalation degli stessi da parte degli arrestati, ha chiesto all’Autorità giudiziaria l’emissione di una misura cutelare detentiva nei loro confronti che, a seguito di richiesta effettuata successivamente dal sostituto procuratore dott. Tibis, è stata posta in essere dal Gip, dott.ssa Malavasi, tanto che nella mattinata di sabato entrambi sono stati tratti in arresto e tradotti in carcere.