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Il Comitato di Braida scrive al Sindaco circa la situazione di via S.Giacomo

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Egregio signor Sindaco,
nel ringraziarla per la solerzia con cui ha risposto alla richiesta (avanzata dal nostro presidente soltanto venerdì scorso) di una presa di posizione ufficiale in merito alla situazione di via S. Giacomo, vorremmo tuttavia porle alcuni semplici quesiti ai quali non abbiamo trovato risposta nella nota diffusa dal Comune in mattinata.


• Se l’Associazione El Huda non dovesse liberare il capannone di via S. Giacomo, come da voi richiesto per poter proseguire l’iter per la nuova sede, in che modo e, soprattutto, in che tempi pensa di intervenire per ristabilire la legalità?
• Se l’Associazione el Huda non dovesse sottoscrivere l’accordo da voi proposto che prevede, tra le altre cose, l’adozione della lingua italiana ( cosa molto probabile visto le recenti prese di posizione a mezzo stampa dei rappresentanti della suddetta Associazione che ritengono impossibile pregare in italiano) e di conseguenza dovesse bloccarsi tutto, come ritenete di dover procedere?
• Rimarrà tutto come è adesso?

• Supponendo che abbia già affrontato l’argomento con i rappresentanti dell’Associazione El Huda (sicuramente non sarebbe corretto che lo apprendessero tramite i giornali!), quali sono state le reazioni?

• Se non lo avesse ancora fatto, quando intende sottoporre la bozza d’accordo ai diretti interessati?
• Il fatto che Lei preveda che l’occupazione del capannone di via S. Giacomo “ a lungo andare porterebbe un problema di ordine pubblico” significa che prevede tempi molto lunghi?
Sperando che voglia perdonare la nostra giustificata impazienza e sperando che voglia fornirci questi ulteriori chiarimenti
Rispettosamente le porgiamo i nostri omaggi.

Comitato Quartiere Braida