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Carpi: 4 interrogazioni discusse in Consiglio nella seduta del 29 gennaio


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Sono state quattro le interrogazioni discusse nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 29 gennaio.

La consigliera Enrichetta Annovi (Forza Italia) ha in primis presentato una propria richiesta all’amministrazione comunale, relativa al campo nomadi cittadino: “negli orari in cui i bambini iscritti alla Società La Patria sono in campo a fare allenamento verso le ore 18 – ha spiegato in aula l’esponente azzurra – mi viene riferito che è prassi per i nomadi accendere dei fuochi utilizzando materiali che emettono esalazioni inquinanti e che sprigionano fumo fastidioso e tossico. I genitori dei bambini hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine ma queste non sono intervenute per spegnere il fuoco. Come mai non si è ancora provveduto?”.
L’assessore all’Ambiente Mirco Arletti le ha replicato che il Regolamento d’igiene vieta l’accensione di fuochi nell’area urbana e che ha chiesto informazioni sul caso sollevato da Annovi alla Polizia municipale. Ad essa risulta una sola chiamata il 20 ottobre scorso per incendio sterpaglie, ma quando la pattuglia è giunta sul posto questo era stato spento. La competenza per le sanzioni è a carico della Polizia municipale, che deve sempre intervenire su richiesta dei cittadini o motivare il mancato intervento”.
Annovi ha ringraziato l’assessore Arletti per la risposta, sottolineando come sia dunque necessario esortare i genitori dei bambini a chiamare i vigili nell’eventualità di casi simili.

Luca Ghelfi (Popolari Liberali verso il Popolo della libertà) ha invece chiesto conto al Comune in merito ad alcune delibere che riguardano la manutenzione straordinaria del verde pubblico per 300 mila euro e lavori al canile cittadino per altri 35 mila. “Chiedo di sapere – ha detto Ghelfi – quando effettivamente queste somme verranno spese, se in un siffatto quadro economico e con una crisi mondiale che colpisce duramente il nostro territorio sia opportuno farlo per interventi non certo determinanti e quali siano i motivi per cui detti progetti sono stati approvati”.

Lo stesso assessore Arletti ha indicato come queste delibere siano relative a progetti preliminari inseriti nel Piano degli investimenti 2009-2011 “ma non esecutivi: dipenderà molto dall’introiti degli oneri di urbanizzazione. Per quello che riguarda il verde si tratta di interventi di manutenzione ordinaria delle alberature dei viali, di messa a norma di aree gioco, di 50 mila euro dedicati al Parco delle Rimembranze, della realizzazione di un terzo sgambatoio dopo quelli del parco Bollitora e della zona Parcomatto, che costerà 60 mila euro. Per quello che riguarda il canile non si tratta poi di un intervento di abbellimento ma di realizzare nuovi paddock”.

Ghelfi ha chiosato l’intervento dell’assessore all’Ambiente indicando come “alte” a suo parere le spese per sgambatolo e paddock. “Quest’ultimo costerà ben 35 mila euro e solo per rifare per recinzioni e il pavimento della struttura, una cifra importante”.

Lorena Borsari (Italia dei Valori) ha trattato invece un tema in discussione da anni, ovvero la nuova rotatoria che dovrà sorgere in via Guastalla angolo via dell’Industria. “Quale la situazione attuale per l’inizio dei lavori? E’stata valutata la possibilità di spostare il manufatto per evitare di espropriare un’immobile con risparmio di tempo e denaro? Quali le intenzioni della Giunta sulla perequazione in comparti bloccati come quelli attorno al Borgogioioso?”

Ancora una volta a rispondere all’interrogazione è stato Mirco Arletti, nella sua veste di assessore all’Urbanistica. “L’accordo è stato già trovato per l’esproprio e la ricollocazione di una famiglia che perderà la casa, visto che dovremo abbatterla per la costruzione della rotatoria: con una seconda famiglia – ha spiegato – si è arrivati all’accordo sul risarcimento economico che le spetta ai fini espropriativi; abbiamo già ottenuto l’ok della Commissione edilizia, i legali delle parti sono al lavoro. Un altro tracciato che significhi minori spese e nessun abbattimento non è possibile, visto che bisognerebbe allungare il percorso; quello individuato dal progetto è il più funzionale. Rispetto alle perequazioni rimando alle decisioni assunte con le modifiche al comparto vicino l’A22”.

Sempre Lorena Borsari ha poi presentato una seconda interrogazione, relativa in questo caso alla possibilità di mettere on line non solo i nomi delle ditte che si aggiudicano gli appalti dei lavori pubblici ma anche quelle subappaltanti. “Ricordo che c’è all’ordine del giorno un documento del Pd che chiede più attenzione ai fenomeni malavitosi – ha detto Borsari – potrei aggregare la mia richiesta a questo odg nel caso venisse discusso”.

L’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha ricordato che non esiste nessuna controindicazione a questa richiesta anche se l’amministrazione comunale non ha nessun obbligo. “Già Carpidiem pubblica tutte le informazioni legate all’aggiudicazione delle gare d’appalto: quelle sui soggetti subappaltatori – ha detto – dovrebbero essere soggette alla normativa in materia di privacy per quanto riguarda la diffusione dei dati personali; in alternativa si potrebbe pubblicare la determina di autorizzazione al subappalto prevedendo un’informativa nella quale si specifichi come i dati essenziali richiesti negli atti procedurali possa essere utilizzato per pubblicazioni online”. Borsari ha replicato sperando che la sua richiesta possa trovare soddisfazione nella prossima legislatura.