I dati presentati dalla responsabile del Centro per l’impiego confermano anche per la realtà correggese una situazione di forte difficoltà, con un calo medio annuo di avviamenti che supera il 7 per cento e una forte accelerazione negli ultimi mesi, che ha fatto registrare nell’ultimo trimestre del 2008 un meno 12 per cento. Sono poi aumentati del 20 per cento gli iscritti alle liste di disoccupazione nel corso del 2008, con un incremento del 12 per cento solo nell’ultimo trimestre, così come il calo fortissimo delle richieste di nuove assunzioni ha superato il 20 per cento.
Il rappresentante della Cgil di zona ha evidenziato la presenza di oltre 2.200 lavoratori in Cassa integrazione – dato peraltro in costante aumento – che rappresentano circa il 30 per cento della forza lavoro produttiva del distretto: è la percentuale più alta fra i distretti della provincia. Si prevede un forte peggioramento della situazione, che si aggraverà ulteriormente a partire dalla prossima primavera. Il sindacato rivolge appello alle parti datoriali affinché negli accordi che verranno sottoscritti a livello aziendale si tengano in considerazione due elementi di fondo: il principio della solidarietà tra i lavoratori, per evitare discriminazioni soprattutto nei confronti dei più deboli, e la necessità, proprio in questa fase di calo produttivo e lavorativo, di investire in formazione, per avere maestranze più preparate e competenti, che permettano alle aziende di avere maggiori potenzialità competitive al momento della ripresa.
Anche la Cna conferma il trend negativo per le piccole e piccolissime imprese, con oltre 180 dipendenti interessati a forme di intervento di sostegno al reddito da parte degli organismi bilaterali, mentre Confindustria segnala il crollo degli ordini, con centinaia di richieste di Cassa integrazione ordinaria da parte dei propri associati del distretto correggese, prevalentemente nel comparto meccanico.
La Confcommercio, invece, sottolinea una situazione del settore e dell’occupazione specifica che non desta particolari preoccupazioni, anche se l’onda lunga della crisi è attesa nei prossimi mesi. Inoltre, viene segnalato un forte incremento di iscrizioni ai corsi per ottenere l’abilitazione all’attività commerciale da parte di lavoratori e lavoratrici in Cassa integrazione.
I Comuni di Correggio, Campagnola, Fabbrico, Rolo e San Martino in Rio – che hanno partecipato all’incontro del tavolo Anteverto – sottolineano in coro il disagio sociale crescente, al quale le amministrazioni tentano di dare risposte, nonostante le mille difficoltà di bilancio. In particolare segnalano l’esigenza di politiche sociali comuni, che nel distretto si perseguono anche grazie alla recente costituzione dell’Unione dei Comuni, e di provvedimenti che siano in grado di svincolare le contabilità di bilancio dal Patto di stabilità che si sta dimostrando un cappio per l’utilizzo delle risorse di spesa corrente, diventando un elemento di freno agli investimenti in opere pubbliche, peraltro già programmate. Queste ultime, come anche segnalato dalla Cna, potrebbero invece produrre un effetto positivo di attività economica e lavorativa per le imprese locali.
I Comuni segnalano anche che alcuni servizi, come quelli rivolti alla prima infanzia, sono fortemente a rischio chiusura, poiché diverse famiglie in situazione di difficoltà lavorativa e di reddito preferiscono tenere i bambini a casa dagli asili. Infine, gli enti di formazione professionale Enaip, Formart e Iscom hanno sottolineato la necessità di operare politiche di investimento formativo a livello territoriale e non solo aziendale, confermando l’opportunità di investire in formazione proprio in questa fase di rallentamento dell’attività produttiva, per fornire le maestranze di competenze professionali più robuste, che permettano alle proprie imprese di rimanere competitive sulla qualità e non sul basso costo del lavoro.
“E’ proprio in questa direzione – afferma l’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari – che ci stiamo muovendo con la nuova programmazione formativa che vedrà il suo avvio nelle prossime settimane, da un lato investendo in qualità dei percorsi formativi, in maniera più consistente che in passato, nei confronti dei lavoratori in situazione di difficoltà occupazione, per accrescerne le competenze professionali, e dall’altro per favorire la partecipazione ai percorsi formativi, con l’uso di assegni di frequenza, fino a ieri riservati ai soli disoccupati di lunga durata. Questi oggi vengono estesi anche a coloro che si trovano in cassa integrazione o mobilità, con una situazione reddituale particolarmente difficile”.
L’assessore Ferrari segnala infine che “importanza di questo osservatorio distrettuale, riscontrata anche dagli altri soggetti partecipanti, perché contribuisce anche ad arricchire di osservazioni e proposte il Tavolo anticrisi provinciale e ci conferma la positività del lavoro avviato”.