Sì alla libertà condizionale per Francesca Mambro, l’ex terrorista dei Nar condannata all’ergastolo, assieme al marito Valerio Fioravanti, anche per la strage alla stazione di Bologna nella quale, il 2 agosto del 1980, morirono 85 persone e più di 200 rimasero ferite.
E’ quanto ha sollecitato, con requisitoria scritta, la Procura generale della Cassazione, chiedendo ai giudici della prima sezione penale della Suprema Corte di rigettare il ricorso presentato dalla Procura di Roma contro l’ordinanza con cui il tribunale di sorveglianza della Capitale, nel settembre scorso, aveva concesso la libertà condizionale fino al 2013 alla Mambro.
L’ex terrorista già da anni vive in regime di detenzione domiciliare con permesso di lavoro esterno presso l’associazione ‘Nessuno tocchi Caino’.
Già nello scorso ottobre, quando fu reso noto, il provvedimento del tribunale di sorveglianza suscitò polemiche, in particolare provenienti dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto, per la quale Fioravanti e Mambro si sono sempre dichiarati innocenti.
La decisione della prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Giovanni Silvestri, arriverà nelle prossime ore.