Dopo esserci fatti criticare con rara asprezza da tutto il mondo filosofico, Sindaco di Venezia PD compreso, bacchettare dal cittadino onorario Remo Bodei, per il quale il Sindaco si era speso personalmente, finalmente la granitica regola comunista di non mollare mai è crollata e, di fronte alla conclamata evidenza, ha prevalso un sano realismo emiliano: si ammette l’errore e si fa marcia indietro.
Peccato aver aspettato tanto, sperando che anche stavolta tutto potesse passare inosservato, aver dovuto attendere le precise ed ovvie istruzioni del Sindaco di Carpi, dover comunque abbandonare ad un’inadeguata Fondazione la Scuola di Alti Studi e, il tutto, solo per aver voluto difendere l’improbabile nuovo Assessore alla Cultura: sarebbe molto più serio, ma non osiamo sperare tanto, se il Dr. Franchini traesse le ulteriori ovvie conseguenze dei suoi comportamenti e delle sue inaccettabili ed imbarazzanti dichiarazioni.
Insegnerà qualcosa questa vicenda alla sinistra o resterà un fatto isolato?
Sarebbe grave e sconsolante, infatti, dover prendere atto che si riconoscono gli errori solo perché si è fatto una figuraccia mediatica senza precedenti: è ora di iniziare a correggere anche le cose che non fanno notizia in mezzo mondo, ma che sono comunque sbagliate e dannose per i modenesi.
Ci permettiamo di suggerire due esercitazioni in merito: rimuovere immediatamente i T-red e revocare il provvedimento disciplinare verso il vigile municipale reo di aver detto la verità: dobbiamo aspettare che Repubblica scriva anche di questi due casi o, questa volta, riconosciamo l’errore per quello che è, non solo perché ci fa fare una figuraccia?
(Davide Torrini – CapoGruppo UdC)