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Stazione Mediopadana Reggio Emilia, firmato contratto assegnazione lavori


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Oggi, nella sede romana di Rete ferroviaria italiana (Rfi), si è proceduto alla firma del contratto di assegnazione dei lavori per la realizzazione della stazione Mediopadana dell’Alta velocità a Reggio Emilia. Hanno firmato l’ingegner Donato Ludovici, responsabile di procedimento per Italferr (società appaltante) e l’ingegner Marco Sciarra, direttore tecnico di Cimolai spa di Pordenone (impresa assegnataria dei lavori). All’incontro, che segue la pre-assegnazione dei lavori, avvenuta lo scorso novembre, erano presenti inoltre rappresentanti del Comune di Reggio e di Tav.

“Dopo la gara d’appalto che si è rivelata la scelta vincente per trasparenza e risparmio di risorse – dice il sindaco di Reggio, Graziano Delrio – oggi è stato stipulato l’atto ufficiale che segna il definitivo avvio del percorso che porterà, entro fine 2011, alla messa in esercizio della stazione dell’Alta velocità. La stazione di Reggio non è in ritardo, come alcuni continuano a sostenere, perché sarà la prima a essere inaugurata fra le stazioni di qualità dell’Av. Un traguardo che non abbiamo mai messo in dubbio, nonostante le strumentalizzazioni di coloro che hanno remato contro, a danno dell’intera comunità. La stazione Mediopadana è una rilevante opportunità di sviluppo e di dialogo con l’Europa, fa della nostra città un punto di riferimento per il trasporto pubblico nell’Italia settentrionale, nell’ambito regionale e dell’Area vasta che ci pone in sistema con Modena e Parma. Le linee pregevoli del parco progetti firmato dall’architetto Santiago Calatrava, di cui la stazione è parte, sono già oggi un segno inconfondibile di Reggio nel nostro Paese e in Europa. Si realizza così un’opera fondamentale nella riqualificazione urbana programmata dall’Amministrazione comunale per l’area Nord di Reggio, polo d’eccellenza della città”.

GLI IMPORTI – Si tratta di un intervento complessivo quantificato in 79,095 milioni di euro, per 18,3 milioni finanziato da Tav e per i rimanenti 60,795 milioni da fondi della Regione Emilia-Romagna, che comprende non solo la copertura e l’impiantistica della stazione, ma anche gli interventi legati alle connessioni con le diverse tipologie di trasporto gomma–ferro, destinate a convergere in corrispondenza del nodo. A fronte di tale impegno economico, la strategia, scelta da Tav e fortemente sostenuta e condivisa dall’Amministrazione comunale, di ricorrere alla gara d’appalto l’assegnazione dei lavori si è rivelata dunque efficacie, sia in considerazione della partecipazione di sette imprese di altissimo livello, sia dell’importante ribasso determinatosi, nell’ordine del 17% dell’importo lavori a base di gara (70.000 euro).
UNICA FERMATA IN LINEA – La nuova stazione Mediopadana sarà l’unica fermata in linea lungo il tratto Milano–Bologna dell’Alta velocità, rapidamente e strategicamente connessa tanto al capoluogo lombardo (circa 35 minuti), quanto a quello emiliano (20 minuti), non dovendo dunque utilizzare le interconnessioni con la linea storica, nate con la funzione preponderante di garantire al trasporto merci un collegamento con gli interporti locali.
COLLOCAZIONE STRATEGICA E CONNESSIONE ALLE LINEE URBANE – L’opera, che sorgerà in corrispondenza del viadotto esistente, dunque parallela e vicina all’A1, l’autostrada più frequentata d’Italia, sarà una delle stazioni più viste d’Europa. Inoltre, la localizzazione dell’infrastruttura circa quattro chilometri a nord del centro di Reggio Emilia e a meno di un chilometro dal nuovo casello autostradale, al centro di un vero e proprio nodo intermodale su cui convergeranno la linea metropolitana di superficie, la linea ferroviaria regionale, le linee degli autobus urbane ed extraurbane, nonché la nuova rete viabilistica locale, la renderà facilmente raggiungibile dall’intero bacino padano, che si propone di servire.
OPERE PUBBLICHE CONNESSE – Per garantire tali collegamenti, contestualmente all’attivazione del cantiere connesso alla stazione, il Comune di Reggio sarà impegnato a progettare e realizzare le opere necessarie a rendere accessibile il nodo ferroviario, collegandolo al sistema infrastrutturale e viario (interventi di viabilità, parcheggi, impiantistica, mitigazione paesaggistica e opere a verde… ).
IL CANTIERE – L’avvio della linea Milano–Bologna dello scorso dicembre, renderà inevitabile la convivenza tra il cantiere della stazione Mediopadana e il passaggio dei treni ad Alta velocità; complessità che è stata prevista all’interno del piano di montaggio, permettendo di lavorare in piena sicurezza e senza determinare alcun rallentamento ai treni in transito. La coesistenza tra cantiere e linea sarà resa inoltre possibile dai grandi elementi prefabbricati (portali, pali… ) che verranno realizzati quasi interamente nelle acciaierie friulane, limitando notevolmente gli interventi in loco.
IL PROGETTO – Elaborato dall’architetto Santiago Calatrava, il progetto è stato sviluppato rispettando i vincoli del viadotto esistente, del tracciato della linea ferroviaria Av e di quella locale e consta di una struttura di copertura, realizzata in acciaio dipinto di bianco e vetro, della lunghezza complessiva di 483 metri. La larghezza della struttura è variabile, fino ad un massimo di circa 50 metri, così come l’altezza che raggiunge una media di 20 metri. Si tratta di una copertura composta da una successione ripetuta di 13 portali a sezione chiusa, geometricamente differenti, per un totale di 457 portali, posti a delineare l’andamento sinusoidale che caratterizza l’opera. Il progetto si sviluppa su due livelli: uno inferiore, a cui si accede dall’esterno, destinato ad ospitare i servizi propri della stazione, e uno superiore per i binari. I due livelli sono collegati tra loro da quattro scale mobili per lato e da due ascensori panoramici, predisposti nella zona centrale.