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Confidi Modena: le banche modenesi sono disponibili al credito

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Lo scorso mese di dicembre il Consiglio di Amministrazione ha chiamato alla presidenza del Cofim, Confidi Modena, Giuseppe Gelati. 55 anni, da otto nel Consiglio del Confidi, Gelati succede nella carica a Claudio Antonio Testi, in rappresentanza di APMI Modena.

Una nomina di prestigio, che giunge in un momento importante quanto impegnativo per il Confidi modenese del mondo industriale.
Anche l’economia modenese, notoriamente dinamica ed intraprendente, sta facendo i conti con la caduta degli ordini (dall’Italia e dall’estero), dei fatturati e con la sofferenza del ciclo dei pagamenti. Molte aziende stanno predisponendo budget per il 2009 ampiamente al di sotto degli standard abituali, mediamente dal 10 al 30%, se non già rivolti al mero mantenimento dell’attività e dell’occupazione.
E se è vero che gli indicatori del mercato interbancario (principalmente l’Euribor) sono scesi drasticamente ai livelli di cinque anni fa, parallelamente si sono però alzati gli spread bancari – soprattutto per i rating d’impresa peggiori – e la politiche degli impieghi degli istituti di credito hanno subito talora forti ridimensionamenti.

Quali strade, presidente Gelati, per sostenere anche economicamente le imprese modenesi?
“Sono tanti i soggetti che si impegnano per questo obiettivo: oltre al Confidi vanno ricordati la Camera di Commercio di Modena, ma anche la Provincia e il Comune di Modena e altre realtà amministrative della provincia. Nel corso del 2008 le risorse agevolative degli enti erogate alle imprese tramite il solo Cofim sono state di circa 380 mila euro, a cui si è aggiunta una parte del secondo Bando del Fondo innovazione che – tramite tutti i confidi dei settori industria e artigianato – ha reso disponibili altri 400 mila euro di contributi in abbattimento tassi per progetti di ricerca e innovazione. Per quello che non viene soddisfatto dai contributi degli enti, il Cofim sopperisce ormai da diversi anni con fondi propri. Un impegno importante e difficile, che conferma la ferma volontà di aiutare le imprese”.
Nel concreto che possibilità ci sono per le imprese oggi?
“In questi giorni, in risposta alla criticità del momento, si sta realizzando un’importante risposta di sistema a livello del contesto economico ed istituzionale modenese. La Camera di Commercio ha presentato un intervento straordinario a favore delle imprese tramite i confidi, con un contributo aggiuntivo di 650 mila euro per il 2009, la cui destinazione sarà definita nei prossimi giorni nell’ambito dei programmi dei singoli Consorzi. E’ in fase di lancio il terzo bando del Fondo Innovazione per la provincia di Modena che, dopo il successo delle prime due edizioni, mai come oggi si presenta opportuno per incentivare il rilancio delle nostre imprese non soltanto con interventi correnti, ma anche mantenendo centralità all’investimento in ricerca e all’innovazione, come unici elementi in grado di assicurare competitività in futuro”.
E’ vero che le banche chiudono la porta alle imprese in crisi?
“No, le banche sono da sempre un partner determinante per la nostra attività. Offrono al Cofim disponibilità di credito, buone condizioni, ma soprattutto quella vicinanza alle imprese e al territorio che per un confidi come il nostro è elemento imprescindibile. E’ insieme alle banche stesse che svolgiamo un’azione di sviluppo delle opportunità proposte dal Cofim. Nel giro di incontri che sto avendo in questi giorni con le Banche convenzionate ho raccolto piena disponibilità proprio sugli aspetti che maggiormente preoccupano il mercato: carenza di liquidità, contrazione degli impieghi, aumento degli “spread”, fra l’altro bilanciati da un sostanzioso calo dell’indice Euribor. Certo qualche sforzo dovrà essere fatti anche da parte del Cofim, cominciando ad accettare una logica di tassi differenziati in base al merito di credito delle aziende”.

Lo scorso anno il Cofim ha erogato oltre 35 milioni di finanziamenti per investimenti con 16 banche convenzionate; 20 milioni per riequilibrio e fabbisogno finanziario aziendale, per concludere con le esigenze straordinarie di gestione.
Un totale di oltre 58 milioni di euro di crediti garantiti nell’anno, più di 300 operazioni operazioni di finanziamento ad altrettante imprese ed economie di oneri finanziari procurate al sistema produttivo stimabili in oltre 1 milione di euro.