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Federico Rampini domani nell’Aula Magna dell’Università di viale Allegri


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Nell’ambito di Visioni di città – dialoghi sull’urbanesimo, l’uomo e la società contemporanei con protagonisti testimoni della cultura contemporanea – domani, martedì 10 febbraio, alle ore 17.30, sarà a Reggio Emilia il giornalista Federico Rampini.

Firma fra le più autorevoli e apprezzate in ambito internazionale, esperto dei temi della globalizzazione, Rampini nell’ambito della conferenza ‘Mondi globali’. L’incontro, promosso dal Comune di Reggio e da Reggio nel mondo, si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università (viale Allegri, 15), prevede la partecipazione del sindaco Graziano Delrio e sarà condotto da Massimiliano Panarari.
Editorialista e corrispondente da Pechino e dall’India (Cindia, la nuova frontiera del mondo globalizzato, come l’ha definita in suo fortunato libro) per il quotidiano la Repubblica, Rampini sarà reduce dal Forum di Davos (nel quale ogni anno i principali leader finanziari e politici e opinion leader intellettuali fanno il punto sugli scenari futuri del pianeta mondializzato).
L’appuntamento sarà occasione, oltre che per delineare gli scenari globali, per una riflessione su come il nostro Paese e le città possano collocarsi in questo contesto globalizzato (tema fra l’altro dell’ultimo libro del giornalista, scritto insieme a Carlo De Benedetti e Francesco Daveri, Centomila punture di spillo. Come l’Italia può tornare a correre). Vi sarà spazio per una riflessione sulle città, i cittadini e la globalizzazione, in linea con gli altri incontri di “Visioni di città”, e in particolare su Reggio, città creativa e di esperienze di rilievo internazionale come Reggio Children, sul suo ‘posto nel mondo’ come “comunità etica”, secondo la celebre definizione che ne ha dato lo psicologo americano Howard Gardner.
Nei suoi ultimi lavori e articoli, Rampini evidenzia come, visto dal nostro Paese, il mondo in cui ci troviamo a vivere risulti davvero immenso, e a guardarlo nella sua complessità, possa fare paura. È un mondo che sta cambiando a velocità inaudita, nel quale irrompono nuovi protagonisti di dimensioni inedite, dove antichi equilibri vengono rotti, mentre sfide e problemi mai incontrati prima chiedono una soluzione. Con questi presupposti, è più che mai importante intuire gli scenari del futuro, valutare la direzione del cambiamento, le tendenze di lungo periodo.
Il riflesso più spontaneo davanti ai cambiamenti e alle incognite è difendersi. Ma qual è esattamente la natura dei pericoli che ci minacciano? E qual è il modo per «difendersi attaccando», per segnare dei punti, per vincere le sfide, senza accontentarsi semplicemente di limitare i danni? Rampini risponderà a queste domande offrendo un punto di vista nuovo, nato dall’osservazione della realtà, e a suo modo rivoluzionario: le scelte da fare non riguardano solo i governi e le classi dirigenti. Riguardano prima di tutto la vita quotidiana di ciascuno di noi, delle famiglie, delle imprese, grandi o piccole che siano. Siamo noi, uomini e donne in cerca del proprio futuro, che come tante «punture di spillo» possiamo agire per scuotere un sistema politico e produttivo a volte un po’ indolente.

Federico Rampini (Genova, 1956), ha scritto numerosi saggi di grande successo tra i lettori, gli ultimi dei quali sono, oltre a Centomila punture di spillo: Il secolo cinese (2005), L’impero di Cindia (2006), L’ombra di Mao (2006) e La speranza indiana (2007).