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Sicurezza: medico denuncia clandestino? No da Giunta Regione


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La Giunta regionale ha discusso ieri, sulla base di una preliminare informativa svolta dall’assessore Bissoni, la norma sul cosiddetto obbligo di denuncia degli stranieri presenti irregolarmente sul territorio da parte degli operatori del Servizio sanitario nazionale, contenuto nel disegno di legge in materia di sicurezza n. 733 approvato dal Senato la scorsa settimana.


La Giunta, considerando anche che tali norme non sono ancora legge dello Stato, ha dato mandato all’assessore alle Politiche per la salute affinchè continui gli approfondimenti tecnico-giuridici al fine di predisporre, nell’ambito delle competenze della Regione, gli strumenti più efficaci a tutela della salute, evitando al contempo agli operatori sanitari atti contrari alla loro deontologia professionale.

In particolare, nella riunione di ieri, sono state prese in esame le conseguenze derivanti dalla soppressione dell’attuale norma di tutela nei confronti degli stranieri non in regola che accedano alle strutture sanitarie.

La Giunta, esprimendo l’auspicio che il Parlamento non giunga a varare questo provvedimento, ha espresso un giudizio fortemente negativo perché si tratta di norme sbagliate e di difficile applicazione pratica, soprattutto per il fatto che l’obbligo di segnalazione produrrebbe un’inevitabile effetto deterrente all’accesso alle prestazioni sanitarie da parte di stranieri irregolari, con conseguenze sull’intera popolazione.

Se è vero infatti che il disegno di legge non interviene sulle prestazioni garantite, l’effetto che deriverebbe dall’applicazione della norma è rappresentato dal rischio che il mancato accesso alle strutture sanitarie da parte di stranieri irregolari determini l’impossibilità di controllare fenomeni legati a malattie trasmissibili, quali ad esempio la Tbc o altre per cui esistono programmi di vaccinazione, rischiando di rappresentare così un pericolo per la salute dei singoli e dell’intera comunità.