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Politiche sociali e sanitarie, firmato accordo a Reggio


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“La salute dei cittadini è un interesse collettivo quindi anche una nostra responsabilità. I servizi sociali e sanitari devono essere per tutti, secondo i principi cardine di universalità ed eguaglianza. Oggi più che mai, data la grave crisi economica che tocca nel profondo le comunità, siamo chiamati a difendere questi principi, contenuti nella Costituzione e su cui abbiamo nel tempo costruito il modello emiliano di welfare, divenuto un vero fiore all’occhiello di questo territorio”. Così la presidente della Provincia Sonia Masini ha commentato la firma del protocollo avvenuta a Palazzo Allende, fra la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

La Conferenza è l’organismo che riunisce la Provincia, i 45 Comuni, l’Azienda sanitaria locale di Reggio e l’azienda ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova. Istituita per legge da alcuni anni, la Ctss – che a Reggio è presieduta dalla Provincia – ha l’importante compito di programmare, sulla base degli indirizzi regionali, le politiche sociali e sanitarie che vengono portate avanti nei Distretti, al fine di garantire una omogeneità sul territorio nelle prestazioni di servizi alla persona. L’intesa siglata sancisce le modalità attraverso le quali sarà possibile la collaborazione fra Conferenza e sindacati su temi quali i servizi sanitari e sociali, l’aiuto alle famiglie, gli interventi a favore dei non-autosufficienti.

“La tutela della salute dei cittadini, ambito che va dalla prevenzione delle malattie fino al benessere sociale, è un obiettivo comune e irrinunciabile – ha spiegato la presidente Sonia Masini – Nella nostra provincia è evidente la soddisfazione dei cittadini per i servizi, ma dobbiamo continuare a lavorare, da un lato, per conservare e incentivare le eccellenze e, dall’altro lato, per garantire l’equità nell’accesso ai servizi, tanto più in questo momento di grave crisi economica”.

La presidente Masini ha anche sottolineato che “gli obiettivi comuni che si delineano nel protocollo vanno nel senso di ottimizzare le risorse. Su questo fronte non vediamo grande attenzione da parte del Governo nazionale e se è vero che possiamo definire la sanità e i servizi sociali a Reggio ‘un miracolo fatto in casa’ , non è però pensabile che non dallo Stato e dalla Regione non arrivino risorse adeguate”.

Soddisfazione per la firma del protocollo è stata poi espressa dall’assessore alla Solidarietà della Provincia Marcello Stecco – per il quale “il sistema di forte responsabilizzazione comune, che costituisce un punto d’accordo, è importante anche per ridurre le diseguaglianze sociali prodotte dalla crisi”- e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, soddisfatti da una intesa che sancisce il punto di arrivo di un lungo percorso di confronto alla ricerca di strategie con un comune denominatore: “Anche le organizzazioni sindacali svolgono un ruolo importante su queste tematiche – ha detto Anna Valcavi della Cgil – in particolare sul welfare, che deve diventare sempre di più un asse di intervento, anche al fine di contrastare la crisi economica”. Margherita Salvioli della Cisl ha aggiunto “che, infatti, proprio il welfare è uno dei settori che maggiormente segnano la vita di una comunità”, mentre Ferdinando Guidetti della Uil ha detto: “Gli indirizzi regionali devono vedere nei singoli territori un’applicazione coerente, noi ci impegneremo a fare la nostra parte”.
L’assessore ai Diritti di cittadinanza del Comune di Reggio Emilia Gina Pedroni ha affermato che “il protocollo rappresenta un passo importante verso il cosiddetto welfare di comunità e di responsabilità diffusa”. Il sindaco di Montecchio Iris Giglioli, presente alla firma insieme agli altri sindaci dei Comuni capidistretto, ha evidenziato “l’importanza del confronto sulle politiche sociali e sanitarie per cercare obiettivi comuni, soprattutto a fronte di una continua diversificazione dei bisogni”.
Infine, il direttore generale dell’azienda ospedaliera arcispedale Santa Maria Nuova Ivan Trenti ha sottolineato come “sia continua la sinergia fra le aziende sanitarie del territorio e come gli sforzi comuni producano risultati positivi come la designazione ad Ircss dell’azienda ospedaliera, cioè ad Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, che è patrimonio dell’intera comunità”. Il direttore generale dell’Asl di Reggio Emilia Mariella Martini ha concluso evidenziando l’importanza del protocollo “quale strumento di confronto su obiettivi e strategie in ambito sociale e sanitario”.