Il 9 e 10 febbraio, si è tenuto il referendum sulle ipotesi di CCNL 2008/2009 dei Comparti Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici organizzato dalla FP-CGIL. Su circa 1.500 lavoratrici e lavoratori che operano nei servizi dello Stato a Modena, oltre la metà ha partecipato al voto dimostrando in tal modo la volontà di esprimere il proprio giudizio sugli accordi siglati all’Aran tra novembre e dicembre, e che la FP-CGIL ha ritenuto di non firmare.
“Oltre  il  90% dei votanti, numero molto superiore a quello degli iscritti FP-CGIL,  ha  dichiarato  il  proprio  dissenso su un’intesa che stabilisce incrementi  economici  che  non  garantiscono  il  potere di acquisto delle retribuzioni,  che  non recupera i numerosi tagli già inflitti per legge al salario e che prevede una forte limitazione alla contrattazione decentrata”
affermano Vincenzo Santoro e Giada Catanoso della FP/CGIL Modena.
“Il  Ministro  Brunetta  –  proseguono  i sindacalisti – ha strumentalmente tolto  soldi  dalle  tasche  dei lavoratori e affida ad un generico impegno l’eventuale  restituzione  dei  suddetti  tagli  senza  però  dire  da dove prenderà le risorse”.
Il  rinnovo  di questo contratto insieme ad altri provvedimenti legislativi che  sono  in  corso  di  definizione,  mirano  di  fatto  a ridimensionare notevolmente  i  servizi  pubblici  le  cui  ripercussioni sulle tasche dei cittadini  più  deboli,  sui  pensionati  e  sulle  famiglie che già stanno pagando il prezzo della crisi,  saranno devastanti.
Con  i provvedimenti del Governo si azzereranno tutti gli accordi che erano
stati  sottoscritti   unitariamente  insieme  agli altri Sindacati e che il Ministro Brunetta ha definito “carta straccia”.
“Lo  stesso  Ministro  che  strumentalmente sta addossando ai lavoratori le colpe delle disfunzioni della pubblica amministrazione – aggiungono Santoro e   Catanoso   –  non  nasconde  la  volontà  di  smantellare  con  i  suoi
provvedimenti  lo  stato  sociale,  i cui effetti a breve saranno sotto gli occhi di tutti”.
Infatti  numerosi  servizi  saranno  ridimensionati  sia  per  i tagli alle risorse sia per una forte riduzione degli organici visto che anche a Modena non  saranno  rinnovati  i  contratti delle centinaia di lavoratori precari che  dalla  fine  di  giugno  vedranno  tristemente segnato il loro destino lavorativo.
La  FP-CGIL  è  impegnata  da  sola,  purtroppo, a difendere i percorsi già condivisi  con  gli  altri  sindacati e per questi motivi domani venerdì 13 febbraio  sciopererà  insieme  ai lavoratori metalmeccanici a dimostrazione che la difesa dello stato sociale è un problema di tutti.
 
            




