Home Attualita' Le Quote Latte al centro di un Convegno della Confagricoltura reggiana

Le Quote Latte al centro di un Convegno della Confagricoltura reggiana


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Si è svolto presso la sede di Confagricoltura provinciale in via dell’Aeronautica a Reggio Emilia, un convegno a cui hanno preso parte un centinaio di persone e nel quale è stato analizzato il Decreto sulle Quote Latte. Relatori dell’incontro il Presidente provinciale Vincenzo Salati e Franco Postorino Direttore del servizio economico di Confagricoltura Nazionale. Proprio quest’ultimo ha elencato un serie di modifiche che Confagricoltura sostiene e che presenterà sotto forma di emendamenti al Decreto legge presentato dal ministro Zaia.

Secondo Confagricoltura vi è infatti l’esigenza di una profonda e sostanziale revisione del decreto del Ministro Zaia sulle quote latte firmato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio. Il provvedimento è giudicato “iniquo e non rispettoso dei produttori che in questi anni hanno sempre operato rispettando le regole e hanno a questo scopo investito ingenti risorse economiche per l’acquisto di quote”. Forte dissenso è stato espresso in relazione al mancato accoglimento da parte del Ministro della maggior parte delle richieste avanzate dai produttori con un do*****ento unitario sottoscritto nei giorni scorsi e sostenuto dalla Regione presso le sedi istituzionali. “In particolare – ha spiegato Postorino – è venuta meno la costituzione di un fondo di 500.000 euro finanziato adeguatamente e destinato unicamente ai produttori che hanno acquistato quote, l’esplicita rinuncia preventiva alle azioni legali in corso da parte dei potenziali beneficiari dell’assegnazione di quote produttive per tramite della rateizzazione, l’attribuzione delle quote solo successivamente al pagamento della prima rata in seguito alla richiesta di rateizzazione.
In particolare Confagricoltura chiede che venga modificata “la priorità di assegnazione delle quote inserendo anche coloro che non hanno prodotto la quota B tagliata, gli affittuari di quota, che l’assegnazione non preveda franchigie e che sia abrogata la norma che stabilisce la restituzione del prelievo pagato in eccesso anche ai produttori non titolari di quota e ai produttori che abbiano superato il cento per cento del proprio quantitativo di riferimento individuale in quanto tale disposizione attuata fine campagna mette a rischio l’entità delle compensazioni per le aziende in regola”.

Perché le richieste avanzate siano accolte, Confagricoltura, d’accordo con le altre organizzazioni di categoria, si impegna a sensibilizzare i parlamentari reggiani affinché le proposte di modifica sollecitate siano recepite nella fase di conversione in legge del Decreto. Nel contempo Postorino ha assicurato “seguiremo con attenzione i lavori parlamentari per valutare il grado di accoglimento delle istanze predisposte e per decidere le eventuali azioni da mettere in atto, a tutela dei produttori rispettosi delle regole e della legge 119, non ultima la convocazione di una mobilitazione generale qualora le norme non corrispondessero agli interessi degli allevatori”.