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A Reggio Emilia anche quest’anno quasi un migliaio di matricole (947) al 31/1


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Sono 947 gli immatricolati per la prima volta al sistema universitario che alla data del 31 gennaio hanno scelto corsi di laurea offerti a Reggio Emilia dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Rispetto ad un anno fa vi è stato un calo di 75 nuovi iscritti, pari al – 7,34%. Ma, se si considerano gli iscritti al primo anno nei 13 corsi di laurea triennali, magistrali e specialistiche a ciclo unico, ai corsi vecchio ordinamento e alle 2 triennali proposte in modalità FAD, la flessione risulta assai più contenuta, in quanto nel raffronto sui medesimi corsi di laurea si è passati da 1.355 iscritti al primo anno al 31 gennaio 2008 agli attuali 1.312. La contrazione reale è, dunque, di 43 studenti, ovvero del – 3,17%.

“Dopo anni di crescita – osserva il Rettore prof. Aldo Tomasi – credo che questa flessione sia pressoché fisiologica e che non vada enfatizzata, in quanto il dato reale dei frequentanti il primo anno di corso di laurea evidenzia un calo di appena qualche decina. Dopotutto ci si poteva attendere una frenata nelle immatricolazioni. Il costo dell’Università è una voce pesante per i bilanci familiari e in un momento di crisi economica c’era da aspettarsi che senza forti motivazioni tanti giovani e le loro famiglie preferissero guardarsi intorno per un lavoro”.

Il numero delle matricole risulta, invece, in crescita se si pongono a confronto i dati rilevati al 31 gennaio 2009 con quelli definitivi dello scorso anno accademico. Rispetto alle immatricolazioni rilevate dal MIUR al 31 luglio 2008 a Reggio Emilia quest’anno ci sono 119 nuovi iscritti in più (+ 14,37%). E anche per quanto riguarda il confronto con gli iscritti definitivi al primo anno il saldo è positivo: 8 iscritti in più (+ 0,61%).

“La lettura dei dati – spiega il prof. Aldo Tomasi – è più complessa di quella che appare a prima vista. Perché, se si assiste ad un calo delle immatricolazioni, in generale credo si possa correttamente parlare di tenuta, se non di miglioramento delle iscrizioni. Per esprimere giudizi obiettivi vale la pena attendere, comunque, i dati al 31 luglio, quando avremo a disposizione anche i dati delle specialistiche (2) e delle magistrali riformate in base al D.M. 270/04 . Solo allora sarà possibile capire l’evoluzione, ovvero se anche quest’anno dovremo scontare come negli anni passati il peso degli abbandoni. Nel 2007/2008 gli abbandoni al primo anno sono stati a Reggio Emilia 194, ovvero il 18,98%, ragazze e ragazzi che probabilmente nel corso dell’anno accademico hanno trovato altre strade, hanno preferito, facilitati dalla capacità di assorbimento del territorio, abbracciare il mondo del lavoro. Sarà così anche nel 2009?”

ANALISI PER FACOLTA’
La migliore performance in assoluto è quella ottenuta dalla facoltà di Agraria che ha visto incrementare in questo anno le immatricolazioni al 31 gennaio del + 121,05%, passando da 24 alle attuali 42. Soddisfacente anche il risultato conseguito da Scienze della Formazione con 11 matricole in più (+ 4,23%), mentre tengono sostanzialmente i 3 corsi di laurea di Medicina e Chirurgia ospitati a Reggio Emilia, tutti quanti proposti a numero chiuso: una sola matricola in meno (- 0,62%). In difficoltà, invece, Scienze della Comunicazione e dell’Economia con 91 immatricolati in meno (- 20,77%), anche se resta la facoltà più attrattiva con il maggior numero di immatricolati: 347. Se si sposta il confronto alla situazione immatricolazioni consolidata al 31 luglio 2008, abbiamo invece una crescita generalizzata per tutte le facoltà.
“I dati sulle immatricolazioni e sulle iscrizioni al primo anno – aggiunge il Pro Rettore prof. Luigi Grasselli – confermano la forte capacità di attrazione della nostra sede universitaria nei confronti dei neo diplomati provenienti dalla provincia di Reggio Emilia, anche se ci indicano con chiarezza che vanno rafforzate le iniziative di orientamento, cogliendo meglio interessi e attitudini degli studenti, al fine di diminuire ulteriormente abbandoni e trasferimenti, nonché di operare per aumentare in modo significativo le iscrizioni extra-regionali e di studenti stranieri. E a questo proposito sarà interessante analizzare a luglio i dati definitivi relativi alle lauree specialistiche e magistrali: se infatti appare naturale l’immatricolazione a lauree triennali negli Atenei territorialmente , l’iscrizione alle lauree di secondo livello tende a privilegiare la qualità dei percorsi universitari. Su queste occorrerà dunque puntare per aumentare la ricettività extraterritoriale”.

I CORSI PIU’ GETTONATI
A livello di singoli corsi di laurea quello che ha riscosso maggiore successo è quello di Scienze della Comunicazione, che anche quest’anno ha intercettato 155 matricole, molte di più dunque delle 95 risultanti alla fine del 2007/2008. Molto bene anche Scienze dell’Educazione con 124 matricole (102 alla fine dell’anno scorso) e Infermieristica con 109 (95 il definitivo dell’anno precedente). L’unico corso di laurea che non raggiunge le 20 matricole è Ingegneria dell’Integrazione d’impresa e-business che si ferma 16. Ma, per quanto riguarda l’area dell’Ingegneria quest’anno è andata molto bene Ingegneria della gestione industriale.
Nel complesso dell’offerta didattica dell’Ateneo, a oggi si registrano tra la sede di Modena e la sede di Reggio Emilia 768 matricole provenienti dalla provincia reggiana, che rappresentano il 20,34% dell’intero corpo delle matricole. Il dato è sostanzialmente stabile se si considera che al termine dell’anno scorso le matricole reggiane erano state 757, ovvero 21,43% del totale.
“Ogni anno a Reggio Emilia – ricorda il Rettore prof. Aldo Tomasi – si diplomano circa 2.500 studenti, poco più della metà dei quali preferisce avviarsi al lavoro. Questo vuole dire che oltre il 60% degli studenti che decidono di proseguire gli studi trovano una risposta soddisfacente nell’offerta didattica dell’Ateneo. Il nostro impegno sarà per quanto riguarda Reggio Emilia di comprendere meglio gli orientamenti di studio dei giovani reggiani per far sì che trovino una risposta ancora più coerente rispetto alle loro aspirazioni in sede locale”.