La Guardia di Finanza di Prato ha scoperto un traffico illecito di cuccioli dall’Est Europa verso l’Italia. Quattro allevatori o commercianti di cani di Prato, Pisa e Bologna, e un veterinario di Firenze sono indagati per frode in commercio e maltrattamento di cani.
Sequestrati 20 cuccioli di razza, tutti in precarie condizioni di salute. Due di essi non ce l’hanno fatta e sono morti lo scorso fine settimana. Ma si teme anche per le condizioni degli altri 18.
I piccoli animali venivano messi in commercio senza vaccinazione. L’ultimo caso è stato l’11 febbraio, quando da Bologna sono partiti alcuni cuccioli per Sicilia e Sardegna. I cani venivano venduti tra i 700 e i 900 euro a ignari acquirenti e con la falsa certificazione dell’avvenuta profilassi.
Sequestrati centinaia di microchips-trasponditori e libretti sanitari precompilati in bianco ma già riportanti estremi di vaccinazioni sottoscritte da veterinari compiacenti che, in realtà, non sono mai state eseguite e che sarebbero dovute servire a fornire una parvenza di regolarità alle future vendite di cuccioli.