Home Reggio Emilia Unità anticrisi, in arrivo i primi aiuti alle famiglie reggiane

Unità anticrisi, in arrivo i primi aiuti alle famiglie reggiane


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Accordi con le banche in merito all’anticipazione sociale della cassa integrazione guadagni straordinaria; prime proposte operative per gli aiuti alle famiglie e per il comparto del commercio; formazione professionale. Questi i temi affrontati ieri a Palazzo Allende nel corso della nuova riunione dell’Unità anticrisi coordinata dalla Provincia di cui fanno parte Camera di commercio, Comuni, associazioni di categoria e sindacati.


Per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie, l’assessore provinciale alla Solidarietà, Marcello Stecco, ha illustrato i primi risultati dell’apposito gruppo di lavoro impegnato su questo fronte, a partire dalla sistemazione di circa 300 alloggi pubblici per l’affitto, con spese a carico per l’80% della Regione e per il 20% del Comune coinvolto (28 quelli finora interessati). Entro marzo la Regione emanerà l’apposita delibera che consentirà poi ad Acer di essere operativa. Inoltre sarà presto applicato in molti altri comuni reggiani il progetto attivato due anni fa a Reggio da Comune, Provincia, Ausl, Enìa e supermercati per la distribuzione di derrate alimentari ad associazioni di solidarietà. La Cgil, attraverso Matteo Alberini, ha inoltre proposto che si definiscano misure per la rateizzazione del pagamento delle bollette, in accordo con Enìa ed Enel.

A breve sarà invece essere sottoscritto il protocollo con le banche perché – così come avvenuto con i lavoratori della Tecnogas – anticipino ai lavoratori le indennità di cassa integrazione guadagni straordinaria che solitamente l’Inps riconosce dopo circa cinque, sei mesi. Già cinque istituti cittadini hanno finora aderito e, come ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari, mancano solo alcuni dettagli tecnici, ma entro la settimana il protocollo dovrebbe essere approvato.

Per quanto riguarda il bando da 2,2 milioni di euro per il finanziamento di corsi di formazione rivolti a giovani e adulti disoccupati o precari, lavoratori in cassa integrazione straordinaria o mobilità pubblicato a fine gennaio dalla Provincia, si è deciso di prorogare la scadenza di dieci giorni: per il pomeriggio di oggi, inoltre, sono stati convocati gli enti di formazione per dar loro alcune linee guida e focalizzare al meglio le necessità in termini formativi a cui i progetti finanziati dovranno dare risposta. Saranno poi accorciati i tempi di istruttoria dei progetti perché possano partire il più rapidamente possibile, probabilmente già da maggio.

Sulla delicata situazione del commercio si sono infine soffermati il direttore della Confcommercio, Paolo Occhiali, e Christian Sesena della Cgil, che hanno sottolineato in particolare come gli operatori del comparto commercio siano di fatto esclusi dalle varie misure anticrisi, specie per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, messe in campo a vari livelli, compreso l’accordo Stato-Regioni siglato pochi giorni fa. A tale proposito il vicepresidente della Provincia, Pierluigi Saccardi, ha spiegato che “si sta cercando di integrare i diversi interventi e che, dunque, le risorse provinciali potranno essere destinate a coprire proprio quelle categorie che, come i precari o gli operatori del commercio, attualmente non hanno nessuna forma di aiuto o garanzia”.

Il sindaco di Montecchio, Iris Giglioli, ha quindi rimarcato la necessità di rivedere alcuni parametri sulla gestione dei servizi al fine di allargare l’accesso, tenendo insieme equità e qualità.

Nel chiudere i lavori la presidente della Provincia, Sonia Masini, ha ribadito come “il rischio principale, per la nostra comunità, sia quello di mettere in discussione il sistema sociale di alto livello che negli anni abbiamo saputo creare, imparando a conciliare l’alta qualità con l’equità e assicurando servizi eccellenti a tutti”. “Il venir meno della coesione sociale e territoriale comporterebbe ingiustizie e ineguaglianze, dobbiamo quindi continuare a impegnarci insieme perché i nostri servizi siano realmente alla portata di tutti i cittadini”, ha aggiunto la presidente Masini, ponendo nuovamente al centro dei lavori dell’Unità anticrisi il sostegno alle lavoratrici ed ai lavoratori, l’incremento del fondo provinciale per sviluppare l’impresa tramite ulteriori accordi con il sistema bancario ed il finanziamento e la razionalizzazione dei servizi da assicurare a tutti.