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Prestazioni sanitarie immigrati irregolari:Provincia sollecita revisione decreto

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E’ stato votato nella seduta di martedì con 19 voti favorevoli (Pd, Sd, Verdi, Rc) e 6 contrari (Fi-Pdl, An-Pdl), un ordine del giorno presentato
dai consiglieri Pd Anna Pariani, Nadia Musolesi e Gabriele Zaniboni che chiede interventi alla Camera dei deputati, al ministero del Welfare e alla Regione Emilia-Romagna in merito al decreto 733 recentemente approvato in
Senato: “Disposizioni in materiale di sicurezza pubblica” le cui norme “lontane dal fornire nuovi strumenti ad affrontare in modo efficace il tema
dell’immigrazione irregolare, intervengono con misure propagandistiche ed inutilmente vessatorie”.


L’odg si riferisce in particolare all’obbligo per il personale delle strutture sanitarie di segnalare alle autorità gli immigrati irregolari che
ad esse si rivolgono.
Il documento sottolinea come l’accesso alle cure mediche sia un diritto riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani mentre le nuove regole possono favorire le pratiche sanitarie clandestine e la diffusione incontrollata di malattie infettive, con maggiori rischi, specie per i bambini.
Il Consiglio provinciale invita pertanto la Camera a rivedere il decreto, con particolare riferimento “all’articolo 39, a tutela dei diritti
fondamentali delle persone e a protezione della salute pubblica”; il Ministero a valutare l’impatto che le misure previste potrebbero avere sulla sanità pubblica, e la Regione a individuare strade utili a tutelare la libertà del personale sanitario di rispettare i principi deontologici prestando cure mediche senza distinzione.