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A Poviglio un concerto omaggio alla Duchessa Maria Luigia


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Prosegue con la seconda ed ultima serata la rassegna povigliese “Musica e Territorio” promossa dall’Assessorato alla Cultura del comune in collaborazione con il Centro del Volontariato Kaleidos per riscoprire il sottile e profondo legame che lega la terra emiliana alla musica classica ed operistica.


Il primo appuntamento ha visto protagonisti i violini del maestro liutaio di Lentigione Raffaele Vaccari, divinamente padroneggiati dal Quintetto d’Archi Gulli.
Giovedì 26 febbraio si svolgerà invece il Concerto per Soprano e Arpa “Omaggio a Maria Luigia, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla”. All’Arpa si esibirà Carla They, il Soprano sarà invece Gabriella Corsaro.
Il concerto partirà con le musiche risalenti all’epoca della regnante Maria Luigia, melodie che ricostruiranno le suggestioni musicali di quegli anni, per andare poi a concludersi con le popolari musiche di Puccini.
Se si escludono Donizzetti e Puccini, si tratta di pezzi inediti, spartiti scritti per arpa e piano o arpa e fortepiano, esito di una ricerca che la stessa Carla They – ispirata dalla lettura di “Maria Luigia e la musica” di Paola Cirani – ha svolto nel Fondo Musicale Maria Luigia presso la Biblioteca Palatina di Parma.
Ai tempi della sposa di Napoleone, l’arpa era uno strumento fortemente alla moda soprattutto in Francia, strumento di grande fascino, che signore e signorine di buona famiglia non mancavano di mostrare nel proprio salotto. “Ma l’interesse di Maria Luigia per l’arpa – ci spiega Carla They – non era solo l’espressione di una moda, ma una passione che la duchessa mostrò nel corso degli anni. Esiste una lettera – tanto per dirne una – in cui Maria Luigia chiede a Napoleone di avere un maestro d’arpa”.

Durante la serata saranno eseguiti i seguenti brani:
– Ferdinando Simonis (1720-1754) – Due cavatine
– Alessio Prati (1750-1788) – Tre arie su testo di Metastasio
– Filippo Rolla (seconda metà ‘700) – Fedel arpa (arietta per arpa)
– Matilde Juva Branca (prima metà ‘800) – Vaga luna che inargenti
– Vincenzo Bellini (1801-1835) – Il zeffiro
– Gioacchino Rossini (1792-1868) – La partenza
– Vincenzo Bellini (1801-1835) – da “I Capuleti e i Montecchi” , Oh quante volte, oh quante
– Muzio Clementi (1752-1832) – Andante con variazioni (arpa sola)
– Gaetano Donizetti (1797-1848) – La conocchia
– Gaetano Donizetti (1797-1848) – Lu trademiento
– Giacomo Puccini (1858-1924) – da “ La Boheme”, Quando me’n vò
– Giacomo Puccini (1858-1924) – da “La rondine”, Il sogno di Doretta

L’ingresso alle iniziative sarà ad offerta libera.
Per info: Kaleidos, tel. 0522.969386 o Biblioteca tel. 0522.960426.