Un incontro decisamente particolare quello in programma domani, mercoledì 25 febbraio: per l’argomento trattato, la prevenzione dei suicidi e la tutela della vita in carcere, e per il luogo in cui si svolgerà, la Casa Circondariale di Modena, in Via Sant’Anna. Un’iniziativa che evidenzia l’impegno del Ministero della Giustizia e la sensibilità della Direzione della Casa Circondariale, organizzata dall’Azienda Usl di Modena per favorire il confronto tra i detenuti, gli agenti di polizia penitenziaria, operatori sanitari e sociali, rappresentanti del volontariato.
Il carcere rappresenta un luogo in cui si concentrano una molteplicità di situazioni critiche; alla privazione della libertà, spesso, ad esempio, si aggiungono dipendenze, che rendono ancora più fragile e quindi vulnerabile l’individuo. Per questo è importante unire gli sforzi di tutti per arginare un fenomeno che ha dimensioni non marginali come dimostrano anche le statistiche. Oggi tra la popolazione detenuta, nel nostro paese, i suicidi avvengono con una frequenza circa 21 volte superiore rispetto a quanto si verifica fuori dalle carceri.
La giornata di sensibilizzazione sulla prevenzione dei suicidi e tutela della vita in carcere si svilupperà dalle 9.30 alle 12.30 e si aprirà con i saluti di Francesca Maletti, Assessore ai Servizi Sociali Comune di Modena e Kyriakoula Petropulacos, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena. Dopo l’introduzione di Paolo Madonna, Direttore della Casa Circondariale di Modena si proseguirà con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte, tra gli altri, rappresentanti dei detenuti, della polizia penitenziaria e del mondo del volontariato. Concluderà Giovanni Neri, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Modena.