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Caserme Rosse Bologna: venerdì la commemorazione

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Venerdì 27 febbraio, dalle ore 10, alle Caserme Rosse di Bologna, in via di Corticella 145 avrà luogo la cerimonia di commemorazione dei Carabinieri, dei militari e dei civili rastrellati dai nazifascisti ed imprigionati in Caserme Rosse, prima della deportazione nei lager nazisti o della destinazione al lavoro coatto in Italia. Come ultimo atto della cerimonia, davanti al “muro dei fucilati” recentemente scoperto, verrà reso omaggio ai Carabinieri ed ai militari ignoti passati per le armi dai nazisti.


La cerimonia patrocinata dal Quartiere Navile è promossa da ANPI Bolognina, dal Comitato Unitario Democratico ed Antifascista della Bolognina e del Navile.
Parteciperanno l’assessora regionale Anna Maria Dapporto, l’assessore provinciale Aleardo Benuzzi e la consigliera comunale Lina Delli Quadri.
Saranno presenti i Gonfaloni di Regione, Provincia, Comune di Bologna e di numerosi comuni della provincia fra cui quello insignito di medaglia d’oro della Resistenza di Marzabotto, accompagnati da numerosi sindaci ed
amministratori. Alla cerimonia sono invitate le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma con i loro labari e medaglieri.
Sono attese numerose classi con i loro dirigenti ed insegnanti dalle scuole, licei ed istituti del territorio del quartiere Navile.
Il Presidente del Parlamento Europeo Hans-Gert Poettering impossibilitato a partecipare per concomitanti impegni istituzionali che lo trattengono a Parigi in occasione della conferenza dei Presidenti dei parlamenti dell’UE, ha inviato una lettera con gli auguri di successo per la cerimonia.

La cerimonia si aprirà con l’esibizione della Accademia Corale Reno che eseguirà canti patriottici e della Resistenza. Alle 10,40 porterà il saluto Claudio Mazzanti, presidente del quartiere Navile. La cerimonia proseguirà con le testimonianze di Bruno Sarti, rastrellato a 17 anni che da Caserme Rosse riuscì a fuggire e di Remo Zanna, rastrellato a 16 anni il 7 ottobre 1944. Zanna con altri 1134 prigionieri rastrellati a Monte S. Pietro ed a Casalecchio venne condotto in Caserme Rosse, poi deportato in Germania, passando per il campo di Fossoli. Dopo le testimonianze prenderà la parola
il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici. La Comunità Ebraica di Roma subì il rastrellamento tedesco il 16 ottobre 1943, nove giorni dopo il disarmo e la deportazione dei Carabinieri romani, colpevoli di un solo giuramento e di non aver voluto compiere il rastrellamento degli ebrei della capitale.
La cerimonia proseguirà alle ore 11,30 nel parco di Caserme Rosse, con una preghiera di Monsignor Antonio Allori davanti all’Immagine della Madonna, dono dei rastrellati toscani al “prete del lager” don Giulio Salmi.
Terminata la preghiera don Salmi verrà ricordato per l’opera svolta a Caserme Rosse. Alle ore 11,45 davanti al portale di ingresso al campo, in prossimità della lapide che ricorda la deportazione dei Carabinieri ed il rastrellamento degli ebrei romani, il Rabbino Capo di Bologna Alberto Sermoneta reciterà un Salmo.
Successivamente Alberto Sermoneta e Riccardo
Pacifici ricorderanno il rastrellamento dell’antico ghetto ebraico della città di Roma, che trovò i Carabinieri, che anche per questo vennero a loro volta deportati e la polizia consegnata in caserma, perché i nazisti non si fidavano di loro.
La cerimonia si concluderà alle 12 con la deposizione di corone alle lapidi sul portale di Caserme Rosse. Infine si formerà un corteo che, percorrendo i viali interni del campo di prigionia, raggiungerà il muro dei fucilati,
dove verranno deposte le ultime corone di alloro della cerimonia: quelle dedicate alle ignote vittime.