Home Modena Tia: il Consiglio comunale modenese approva aumento dell’1,98%

Tia: il Consiglio comunale modenese approva aumento dell’1,98%

# ora in onda #
...............




E’ stato approvato in Consiglio comunale a Modena il Piano Finanziario e delle Tariffe per il servizio di gestione dei rifiuto urbani e assimilati per l’anno 2009, con il voto favorevole della maggioranza e contrario di Verdi, Rc e minoranza. Con la delibera viene aumentata dell’1,98% la Tariffa di Igiene Ambientale rispetto al 2008, è stato approvato il Piano Finanziario e il Piano annuale delle attività di Hera per l’importo di 25 milioni 366 mila 806 euro più Iva, e si decide di adottare forme di tutela e di minimizzazione dell’impatto della manovra tariffaria nei confronti delle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale (sulla base di valutazioni dell’assessorato alle Politiche sociali) prevedendo nel Bilancio comunale una cifra fino a 150 mila euro per il pagamento della Tia.


Insieme alla delibera sono anche stati discussi 4 ordini del giorno: “Bloccare la tariffa di igiene ambientale per l’anno 2009 ed estendere la modalità di raccolta rifiuti porta a porta” presentato da Verdi e Rc, “Proposta di ordine del giorno sul blocco delle tariffe per i rifiuti urbani, a carico delle famiglie e delle imprese per il 2009” presentato da Modena a Colori, “Blocco aumenti Tia per il 2009” e “Riduzione emolumenti componenti cda di Hera”, entrambi di Forza Italia. Tutti gli odg sono stati respinti, i primi tre con il voto contrario della maggioranza e favorevole della minoranza, di Verdi e Rc e l’ultimo con il voto contrario della maggioranza, favorevole della minoranza e con l’astensione di Idv, Verdi e Rc.
“Sia nel confronto con il gestore sull’importo, sia nella definizione del fondo di 150 mila euro si è posta attenzione alle famiglie in difficoltà, tenendo conto allo stesso tempo di quelli che sono gli obiettivi prioritari, tra i quali la raccolta differenziata, che ha segnato un trend di crescita significativo dal 2007 al 2008, con un +6%” ha commentato l’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando durante la presentazione della delibera. “L’aumento della Tia previsto è inferiore al 2%, e consentirà di rispondere a esigenze di pulizia della città e di raccolta differenziata. A un contenuto aumento corrisponderà un miglioramento del servizio. Rinunciare a portare avanti la tutela dell’ambiente vuol dire crearsi problemi che nel tempo diventano molto pesanti”. L’assessore ha aggiunto “accanto a questo elemento qualitativo, procediamo verso il riallineamento nei confronti dei capannoni industriali di produzione, e vengono inserite ulteriori categorie, come i gommisti, per rispondere a esigenze di alcune associazioni economiche”.
Con il loro odg Mauro Tesauro dei Verdi e Angela Bellei di Rc hanno fatto “una richiesta politica, quella di tenere ferme le tariffe di igiene ambientale per il 2009, per quelle sociali siamo riusciti a farlo” ha dichiarato Tesauro. “Il lavoro fatto da Orlando non è facile, ma non è stato sufficiente”. Inoltre si voleva impegnare la Giunta a concludere rapidamente lo studio di fattibilità per l’estensione del sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta e per la tariffazione puntuale del servizio, e a mantenere invariata, per l’anno 2009, la tariffa di igiene ambientale.
L’odg di Modena a Colori chiedeva alla Giunta di assumersi l’impegno a non aumentare le attuali tariffe per i rifiuti urbani “in un momento in cui le famiglie sono in difficoltà” ha affermato Baldo Flori. “Il rapporto per noi è politico ed è con il Comune, non con il gestore, perché le tariffe sono di competenza del Comune. Riteniamo che l’aumento sia sbagliato, andava fatto su altri settori che avevano un’incidenza diversa, questo tocca tutti in maniera uguale”. Il documento sollecitava, inoltre, l’Amministrazione a chiedere anche agli altri Enti di non aumentare il carico su famiglie e imprese per aumenti delle tariffe energetiche: gas, energia elettrica, acqua.
Andrea Leoni di Fi – Pdl con il primo odg chiedeva di rinegoziare il Piano Finanziario proposto da Hera, di bloccare gli importi della Tia sui livelli fissati per il 2008, di elaborare e introdurre sconti e premi per incentivare famiglie e imprese ad effettuare la raccolta differenziata, e di prevedere sconti ed agevolazioni per i nuclei familiari con più di 4 persone. “Riteniamo che in un momento così difficile dall’Amministrazione comunale non ci debba essere un nuovo aumento di tariffe o tasse” ha affermato il consigliere. Con il secondo odg Fi – Pdl voleva impegnare sindaco e giunta a sollecitare i propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione di Hera a farsi promotori di una riduzione dei compensi pari al 10% come “segnale di sobrietà verso i cittadini: non si può chiedere loro di pagare tasse sempre più alte, mentre gli amministratori di Hera si danno stipendi esagerati”.
L’odg invitava, inoltre, a destinare le somme risparmiate ad agevolazioni per i nuclei familiari costituiti da più di 4 persone.

Ad aprire il dibattito il consigliere del Pd Alberto Caldana: “Faccio i miei complimenti all’assessore Orlando per il risultato ottenuto in questa occasione. Su un settore particolare stiamo parlando di un aumento molto basso, soprattutto considerando che la tariffa di raccolta dei rifiuti deve coprire tutto il costo, a differenza, ad esempio, di quella dei servizi sociali. Credo che sia un ottimo lavoro e vada presentato per quello che è: un sacrificio piccolissimo per quella che è la capacità di raggiungere grossi risultati”.
Per Dante Mazzi di Fi “bisogna discutere del Piano finanziario che è il punto di partenza per il calcolo delle tariffe. L’1,98% è solo uno specchietto per le allodole, quelle da considerare sono le voci: l’assessore si sostituisce ai dirigenti di Hera per esporre un piano finanziario che dovrebbe tentare di limare. Quest’anno, rispetto a quello passato, Hera ci chiede un aumento di circa 1 milione di euro, bisognerebbe capire quali sono questi costi: non possono essere quelli di spazzamento e lavaggio delle strade. Faccio appello ai cittadini perché controllino che viene davvero fatta la pulizia anche nelle aree di periferia”.

Secondo Mauro Manfredini della Lega Nord “c’è qualcosa che non torna: si fa la differenziata per produrre meno rifiuti e poi si raddoppia l’inceneritore. In Commissione si era parlato di un aumento di quasi il 4%, noi l’abbiamo contenuto a circa il 2%. L’igiene ambientale è peggiorata rispetto a quando c’era Meta, mentre dovevamo avere più servizi con un costo inferiore nel passaggio ad Hera. Per questo aumento esprimiamo preoccupazione, perché in un momento di crisi come questo ognuno deve fare la sua parte, anche Hera. Voteremo a favore dell’odg di Verdi e Rc che chiedono il blocco della tariffa”.
Ubaldo Fraulini dell’Italia dei Valori ha commentato che “rispetto a un anno fa i risultati sono diversi, si è fatto un lavoro positivo. L’aumento è contenuto e lo accettiamo. Non si può negare che il passaggio da Meta ad Hera sia stato un peggioramento per i servizi nel nostro territorio, ma c’è stato negli ultimi tempi un recupero nella qualità. Ci sono però ancora problemi, come quello del call center e delle bollette illeggibili, e bisogna che su questi temi si facciano verifiche e approfondimenti. Sulla raccolta differenziata, poi, io sono d’accordo sull’andare avanti, va fatta con costi minori possibili e deve dare risultati. Ma il porta a porta non va bene dappertutto”.
Achille Caropreso del Pd ha affermato: “Credo che se questo nostro dibattito fosse ascoltato da cittadini di altre città, darebbe luogo a stupore. Penso che a Modena ci sia un buon servizio di igiene ambientale, andando in bicicletta spesso giro per zone limitrofe e vedo che alle 7.40 del mattino i cassonetti sono già tutti svuotati. Su certi rifiuti ingombranti, è vero, ci potrebbe essere da parte degli operatori una maggiore attenzione per segnalare a coloro che sono competenti al recupero degli stessi la presenza nelle zone dei cassonetti di certi tipi di rifiuti. Con un 1,98% di aumento riusciamo ad avere una città pulita”.
Per Sergio Celloni dei Popolari Liberali “non solo bisognerebbe bloccare l’aumento delle tariffe, ma andrebbero ritrattate al ribasso. Ci sono continui allarmi sui rincari tariffari, oggi le imprese si trovano di fronte a momenti di difficoltà e allo stesso tempo ricevono delle stangate a livello tariffario. Le spese e i problemi di queste realtà sono vari: dai costi della burocrazia del sistema, al servizio di assistenza di call center, che è una presa in giro del cittadino. Questa attenzione da parte degli amministratori nei confronti delle famiglie c’è davvero o la commistione tra pubblico e privato fa rendere gli amministratori parte interessata e partecipe degli utili di Hera?”
Secondo Angela Bellei “la soluzione dell’inceneritore è vetusta, dannosa e un regalo al sistema degli imprenditori. Va incentivata la raccolta del porta a porta e lo sviluppo del compostaggio, è l’unico modo per arrivare a ridurre la produzione dei rifiuti. Non si può da un lato puntare sull’inceneritore e allo stesso tempo sul porta a porta. Hera Modena nel 2008 non è riuscita ad incrementare in modo significativo la raccolta differenziata: solo di 2 punti percentuali, di questo passo l’obiettivo del 55% di raccolta differenziata posto dalla Provincia si raggiungerà solo nel 2013. Hera, poi, aumenta la tariffa quando sul suo sito si leggono dati differenti: i ricavi dell’area ambientale aumentano del 2,7%, mentre l’utile netto è stato del 23,5%”.
Per Andrea Leoni di Fi – Pdl “si dovevano sostenere chi era in disagio, mentre si è deciso di impoverire famiglie e imprese da anni sotto pressione. Il peso grava anche quest’anno sulle singole famiglie senza un reale miglioramento. Dal 1999 al 2007 l’incremento della vecchia tassa sui rifiuti è stata del 64%. Non esiste poi, lo ricordiamo, solo questo modo di spremere i modenesi. Sarebbe stato necessario, da parte dell’Amministrazione comunale, fare uno sforzo che anche altri enti pubblici hanno fatto, ma che evidentemente a Modena non vogliono fare: chiediamo che ci si blocchi quantomeno alla tariffa dell’anno scorso e che i dirigenti della società si riducano del 10% gli stipendi”.
Michele Andreana del Pd ha affermato che “il fatto che discutiamo a metà febbraio della Tia dimostra che c’è stata una discussione vera, se ci fosse stata una discussione frettolosa come alcuni dicono si sarebbe portata in Consiglio tempo fa. Anche gli aggiustamenti che ci sono stati lo dimostrano. Con queste cifre non si impoverisce nessuno. Sul piano morale registro che c’è uno strabismo politico che ci fa dire tutto e il contrario di tutto, capisco che siamo in campagna elettorale ma non raccontiamoci delle bugie. Sulla riduzione dei compensi degli amministratori introdotta da Prodi, siamo disposti a ragionare, se si confrontano i compensi tra amministratori delegati di Hera e quelli di imprese simili”.
Sergio Rusticali del Ps ha commentato: “Possiamo dire che Hera non eroga i servizi che dovrebbe o che Modena non è pulita, ma forse potremmo fare i paragoni con altre città, ad esempio Milano. Era possibile bloccare la tariffa? Perché secondo voi non è già stato fatto tempo fa se si poteva? Così come bloccare il raddoppio dell’inceneritore? È un elemento di garanzia, da usare solo in caso di necessità. Dobbiamo puntare fortemente su una raccolta differenziata e sul numero dei cassonetti. E’ vero che non abbiamo raggiunto l’obiettivo del 55%, ma negli ultimi tre anni abbiamo fatto un salto qualitativo notevole. Quell’obiettivo nel 2010 non è impossibile, dobbiamo fare una scommessa politica che per quella data lo raggiungeremo”.
L’assessore Orlando ha concluso il dibattito replicando che “c’è un percorso previsto dalla normativa per la definizione della tariffa, con una proposta dell’ente gestore sulla base degli obiettivi da raggiungere richiesti dall’Amministrazione comunale. Noi abbiamo preteso dal gestore che venissero garantiti determinati standard di qualità. Quest’anno abbiamo voluto avere lo stesso tipo di aumento per aziende e famiglie proprio in ragione delle difficoltà economiche. Il fatto che il call center non dia risposte adeguate ai cittadini è un problema politico che va affrontato, non solo per Hera ma anche per altre aziende in Italia. Con il passaggio da Meta ad Hera c’è stato un primo momento di difficoltà, ma nell’ultimo anno si è registrato un miglioramento. La scelta dell’inceneritore, infine, sarà vetusta e non valida ma ricordo che questa Amministrazione comunale ha anche portato a casa il superamento di una discarica”.
Per la dichiarazione di voto è intervenuta Isabella Massamba dell’Italia dei Valori.