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Carpi: laboratori cinesi nel Consiglio Comunale


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Sono state due le interrogazioni discusse nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 26 febbraio a Carpi. Il consigliere dei Popolari-Liberali verso il Popolo della Libertà Luca Ghelfi. Ghelfi ha presentato in primis una propria interrogazione alla Giunta riguardante i laboratori abusivi di cittadini extracomunitari, in particolare di origine cinese.

Il consigliere ha chiesto alla Giunta cosa questa intenda fare per contrastare il fenomeno, se la Polizia municipale è utilizzata per prevenirlo e reprimerlo e se l’amministrazione intenda creare una sezione specializzata per meglio combatterlo. L’assessore alla Polizia Municipale Carmelo Alberto D’Addese ha replicato a Ghelfi che nel 2008 sono stati una quindicina i controlli effettuati presso laboratori e in alcuni casi sono state applicate sanzioni avendo accertato violazioni per presenza di clandestini e sfruttamento di manodopera. “I controlli sono stati effettuati dalla Polizia Municipale in collaborazione con la Polizia di Stato, a cui compete l’intervento e il coordinamento delle azioni, e il personale dell’Inps. Analoghi controlli sono stati eseguiti anche dalla Guardia di Finanza”.

Il capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli ha poi interrogato l’amministrazione per chiedere conto del fatto che alcuni operatori del Sad (Servizio assistenza domiciliare) siano stati multati per aver lasciato i loro mezzi con il disco orario o il parchimetro scaduto.
“Appare strano che i mezzi in questione non possano avere una sorta di esenzione – si è chiesto Andreoli – e che siano gli stessi operatori a pagare la multa, visto che i loro interventi a domicilio dell’assistito non hanno una durata temporale definita”. L’assessore D’Addese ha risposto che i veicoli adibiti a servizio di pubblico interesse possono circolare e sostare in area pedonale e nella Ztl, ma non sono previste deroghe nelle zone con limitazione alla sosta. “Nel 2008 i veicoli della cooperativa Domus Assistenza adibiti al Sad sono stati multati due volte per violazioni del Codice della Strada, sanzioni regolarmente saldate”. Andreoli in sede di controreplica ha ribadito che sarebbe utile ragionare su una deroga alle norme vigenti a favore di chi garantisce questo importante servizio.