La croce di Cernaieto, che ricorda 22 morti (militi della Rsi, ma anche due ragazzi e due donne) trucidati dai partigiani comunisti dopo il 25 aprile, è stata abbattuta per la settima volta in due anni.
“Questo ennesimo sfregio conferma che l’intolleranza e l’ostinazione a occultare la verità ancora 64 anni dopo la fine della guerra sono ancora den presenti nella sinistra reggiana”, dichiara Fabio Filippi candidato sindaco di Reggio Emilia.
“Atti come questo offendono il più sacro dei simboli religiosi e la memoria dei morti – aggiunge Filippi – E sono un’offesa alla verità, ancora più grave perché nonostante i fatti incontestabili e i drammatici elementi venuti alla luce in questi anni, l’omertà e l’insabbiamento sono incoraggiati dall’assordante silenzio delle amministrazioni di centro-sinistra.
La croce di Cernaieto sarà nuovamente rimessa al suo posto, e continueremo a batterci perché i fatti vengano tutti alla luce e quella strage non sia dimenticata“.
E, a proposito di alcune polemiche sui finanziamenti ai partigiani, Filippi aggiunge: “Come candidato sindaco di Reggio, confermo la volontà di ridurre in modo significativo i finanziamenti agli ex partigiani e alla storia raccontata a senso unico, così come mi impegno a tagliare in modo robusto la selva di contributi e consulenze inutili che servono unicamente a perpetuare un sistema ideologico e di potere che non interessa alla maggioranza dei reggiani. Taglieremo anche i finanziamenti anche ai centri di accoglienza che sono solamente un ricettacolo di clandestini.
Un conto è il rispetto per la memoria e per chi si è sacrificato per la libertà, ma ben altro conto sono la memoria a senso unico, la falsificazione della storia, il disprezzo ostinato per la verità e il guadagno sulla pelle dei clandestini.
(Fabio Filippi, candidato Sindaco Reggio Emilia)