«Insediare subito e rendere operativa la task force provinciale sulla crisi per individuare rapidamente le migliori soluzioni». Lo ha chiesto il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone nella relazione con cui ha aperto il 16esimo congresso provinciale della Cisl di Modena.
Nell’auditorium della Fondazione Marco Biagi, affollato di delegati sindacali, rappresentanti delle istituzioni e associazioni di categoria, Falcone ha criticato Confindustria Modena, accusandola di “silenzio assordante”.
«Dopo la boutade sull’osservatorio di alcune settimane fa, Confindustria si è eclissata quando invece serve un’azione forte e continua a sostegno del lavoro e delle imprese. Anzi, – ha aggiunto il segretario Cisl – abbiamo la netta impressione che gli industriali modenesi vogliano definire nuove relazioni sindacali, speculando sulla crisi». Al contrario la Cisl invoca un grande gioco di squadra per individuare adeguate risposte ai numerosi problemi di cui soffre la nostra provincia.
«Se saprà essere un “riformatore vero”, il nostro territorio uscirà dalla crisi più forte e competitivo – ha detto Falcone – Affinché ciò avvenga, però, dobbiamo decidere e assumerci le responsabilità con trasparenza. Purtroppo negli ultimi tempi abbiamo rilevato un certo “surplace”, mentre altri territori anche vicini sono stati in grado di prendere decisioni più innovative e di fare maggiormente sistema. Le lobby unilaterali ormai hanno poco respiro, il nostro contesto istituzionale e politico richiede una lobby di comunità che individua cause e soluzioni, decide e sostiene senza indugi. Per noi della Cisl modenese – ha continuato Falcone – è possibile fare questo ridefinendo la governance territoriale. Tutti chiediamo tavoli, incontri, task force, ma purtroppo non si trova mai chi fa sintesi. In più, spesso si negano le evidenze per non cambiare nulla. Modena, che si vanta di amare la filosofia, deve abbandonare il negazionismo e iscriversi al realismo. Prima lo fa meglio è!».
Per quanto riguarda gli interventi anti-crisi che si possono adottare nel nostro territorio, il segretario della Cisl ha citato le politiche di sostegno al reddito delle famiglie, gli investimenti infrastrutturali, l’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Falcone ha ricordato che per alleggerire il peso della congiuntura negativa, le parti sociali hanno definito con la Provincia, con il Comune di Modena e i Comuni capidistretto azioni che aiutano le famiglie colpite da cassa integrazione, sospensione o addirittura licenziamenti. «Tali interventi – ha ricordato – permettono esoneri di partecipazione economiche o riduzioni sostanziose sul pagamento sulle rette dei servizi a domanda individuale (infanzia, servizi scolastici, anziani), ma anche sostegno alle famiglie e alle giovani coppie sull’affitto, sui mutui per la prima casa, sulle utenze gas, luce e acqua. La crisi sia occasione per definire un nuovo patto sociale che guarda al futuro con fiducia. Dai problemi di oggi – ha concluso il segretario provinciale della Cisl – possiamo e dobbiamo uscire come donne e uomini nuovi capaci di costruire una società diversa, più equa e solidale».
Il congresso si conclude domani.
La seconda giornata si svolge nella sala Gorrieri (primo piano del Palazzo Europa) a partire dalle 9; alle 12 è previsto l’intervento di Anna Maria Furlan, della segreteria nazionale Cisl. Nel pomeriggio il dibattito continua fino alle 17, quando è in programma la replica di Falcone. A seguire la proclamazione degli eletti, la convocazione del consiglio generale (il “parlamentino interno” della Cisl), l’elezione del segretario, della segreteria provinciale e del comitato esecutivo dell’Ust (Unione sindacale territoriale) Cisl di Modena.