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Dalla Magnani alla 500, sui francobolli la storia d’Italia

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Da Anna Magnani alla mitica 500, da Falcone e Borsellino a papa Wojtyla, i francobolli raccontano e rappresentano la storia, i grandi personaggi, la cultura e le tradizioni di un Paese. Tra 50 e 60 le emissioni annuali in Italia, ognuna con una tiratura di tre milioni e 500mila esemplari.

Le prime due uscite celebrative del 2009 sono state dedicate a Charles Darwin, di cui ricorre il bicentenario dalla nascita, e ai 50 anni della canzone ‘Tintarella di Luna’, mentre sono già in programma un francobollo commemorativo per Indro Montanelli, uno per San Gennaro e uno per Bulgari. Ai francobolli è dedicato un servizio che andrà in onda oggi sul ‘Rotocalco’ trasmesso via satellite alle oltre 100 emittenti collegate alla piattaforma multimediale Adnkronos e sul sito Ign, testata on line del gruppo Adnkronos.
”Chiunque può proporre la realizzazione di un francobollo – ha spiegato all’Adnkronos Marisa Giannini, responsabile della Divisione Filatelia di Poste italiane – Ogni anno arrivano tra le 4 e le 5mila richieste, indirizzate al ministro dello Sviluppo economico, che è anche presidente della Consulta, ovvero l’organismo deputato alla scelta delle realizzazioni filateliche”. E’ sempre la Consulta della filatelia, ha aggiunto Giannini, a stabilire il programma delle emissioni che normalmente comprende francobolli commemorativi, tra cui nel 2006 quello per le vittime della Strage di Bologna, francobolli celebrativi come quello del 2007 dedicato alla festività dei nonni, e le serie tematiche come il ‘Made in Italy’ che nel 2008 e’ stato un omaggio alla Sagra degli spaghetti all’Amatriciania, ‘Il Patrimonio artistico e culturale italiano’, ‘Lo sport italiano’, ‘Il Turismo’ o il ‘Natale’. La selezione dei bozzetti che si trasformeranno in francobolli è affidata invece alla Giunta d’Arte. ”Per quanto concerne la realizzazione di un’emissione filatelica – ha spiegato Giannini – esiste un altro organismo, la Giunta d’Arte che è presieduta da Catricalà. Si riunisce ogni 15 giorni e approva dei bozzetti curati dal Poligrafico. Per ogni emissione vengono fatti tre o quattro bozzetti, poi viene scelto il migliore”. Della produzione si occupa l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che cura la progettazione, il disegno e l’incisione a bulino per la stampa di tutti i francobolli italiani. I francobolli sono solitamente stampati su carta anche se ne esistono alcuni più ricercati come l’emissione celebrativa dell’arte del merletto del 2004, realizzata proprio in merletto color ecru completamente lavorato ad ago, quella del 2007 dedicata alla Basilica di San Vincenzo in Galliano stampata su fogli di legno, quella in lamina d’oro del 2008 dedicata al Natale e la Francobusta del 2001 realizzata in seta. Non è invece affidata al Poligrafico la produzione dei francobolli dello Stato Vaticano che predilige stamperie certificate sparse un po’ in tutta Europa. ”Abbiamo una gamma di stamperie certificate delle quali ci avvaliamo – ha detto all’Adnkronos Pier Paolo Francini, capo dell’Ufficio Filatelico Vaticano – per esempio una stamperia di Stato francese, una tedesca, una austriaca e una svedese ma ora stiamo anche lavorando con una stamperia privata della Repubblica di Malta”. Il programma delle emissioni filateliche viene preparato con un anno di anticipo e viene poi sottoposto all’approvazione del cardinale presidente del Governatorato Vaticano, Giovanni Lajolo. Dopo l’approvazione si comincia a lavorare al progetto di ogni singola serie di francobolli. ”Normalmente – ha aggiunto Francini – ci sono una decina di serie di francobolli l’anno, una serie e’ composta da uno o piu’ francobolli aventi lo stesso tema”. Per l’anniversario della fondazione dello stato vaticano è stata emessa una serie di francobolli che raffigurano i sette pontefici che si sono succeduti negli ultimi 80 anni mentre nel corso dell’anno sono previste emissioni per ricordare i viaggi che Benedetto XVI ha compiuto nel 2008.I disegni dei francobolli vengono messi a punto quasi tutti nell’ufficio filatelico vaticano che comprende una sezione di grafica. ”Può accadere che di fronte a particolari tematiche o a tematiche che hanno dei particolari argomenti o a difficoltà di ordine grafico e creativo ci si rivolga a un artista della grafica – ha sottolineato Francini – nel passato abbiamo avuto dei grandi artisti, come Emilio Greco, che non sono degli specialisti di francoboli ma dei veri e propri artisti”. I francobolli per l’uso postale sono ceduti alle Poste Vaticane mentre una parte notevole viene venduta ai collezionisti. ”Una serie di cui ho un ricordo particolarmente bello quella che abbiamo emesso per gli 80 anni del Santo Padre nel 2007 – ha raccontato – Benedetto XVI è venuto in visita ufficiale qui nella sede del governatorato. Pochi giorni prima della visita abbiamo avuto l’idea di far apporre al Papa una firma autografa su dei fogli interi di quei francobolli. Una cosa inusitata, a cui non avevamo mai pensato. Quando Benedetto XVI si è avvicinato al tavolino gli è stata porta una penna stilografica particolare perché i francobolli sono patinati. Facemmo molte prove per far sì che la firma risultasse indelebile e alla fine trovammo la penna adatta”.

”Mentre firmava Benedetto XVI ha guardato i tre francobolli che raffiguravano la cattedrale di Monaco di Baviera, la chiesa della città in cui è nato e San Giovanni in Laterano, e ha detto ‘ma questa è la cattedrale di Monaco ma che bella idea che avete avuto’ e ha messo la firma con una grande meticolosità – ha concluso Francini – Ora sia la penna che i francobolli sono esposti nel nostro museo”.

Fonte: Adnkronos