La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti per la scomparsa di Nicola Menetti, il pensionato 62enne di Monghidoro, sull’Appennino bolognese, che non dà notizie di sè dal 20 febbraio scorso.
I primi rilievi del Racis non hanno dato esito positivi e per questo nei prossimi giorni verranno eseguiti altri accertamenti. In particolare verranno passati al setaccio con il luminol sia la Fiat Multipla dell’uomo che il casolare di famiglia dove si era recato quel pomeriggio prima di scomparire.
Quella di Menetti, per gli inquirenti è una scomparsa anomala: quel venerdì pomeriggio l’uomo, ex dipendente Telecom residente a Dozza, nell’Imolese, si era recato a Monghidoro per a trovare l’anziana madre e il fratello. La sua Fiat Multipla arancione è stata trovata aperta con le chiavi infilate nel quadro nei pressi di un casolare di proprietà della famiglia situato in località Frassineta,frazione di Monghidoro. Da allora dell’uomo si sono perse le tracce.
A far sorgere dubbi agli investigatori dell’Arma, sono alcuni elementi ora al vaglio. Per esempio il fatto che l’auto dello scomparso sia stata trovata completamente linda. Come se qualcuno l’avesse lavata poco prima di parcheggiarla in via Frassineta. I vicini hanno poi detto di non aver visto la vettura venerdì pomeriggio e per gli investigatori è strano perchè un’auto di quel colore difficilmente sarebbe passata inosservata.
Inoltre, secondo un testimone, era parcheggiata in maniera diversa rispetto al solito. Pare infatti che Menetti fosse un abitudinario. L’uomo non aveva con sè il cellulare perchè lo aveva lasciato a casa della madre prima di recarsi al casolare. Secondo quanto ha raccontato il fratello, i due avrebbero trascorso insieme la mattinata ma poi nel pomeriggio Menetti sarebbe andato via facendo perdere le proprie tracce. Le indagini proseguono a tutto campo e non escludono al momento neppure l’ambiente familiare.