Home Bassa modenese Il T-Red protagonista in Consiglio comunale a Carpi

Il T-Red protagonista in Consiglio comunale a Carpi


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L’impianto di documentazione fotografica di infrazioni semaforiche T-Red e il suo ‘successore’ Red&Speed è stato l’argomento di due interrogazioni che il consigliere dei Popolari Liberali verso il Popolo della Libertà Luca Ghelfi ha rivolto all’amministrazione e alla quale l’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese ha risposto ieri, giovedì 5 marzo, nel corso della seduta del Consiglio comunale cittadino.

Ghelfi ha prima chiesto conto di quanto avvenuto in occasione della gara d’appalto che ha visto aggiudicare recentemente la fornitura dell’impianto di documentazione fotografica di infrazioni semaforiche alla ditta Velocar, “che è stata prima estromessa e poi riammessa alla gara stessa”. Ghelfi ha poi interrogato il Comune anche relativamente alla scelta fatta dall’amministrazione di installare nuovamente l’impianto all’incrocio con il piazzale delle Piscine e se questa scelta sia compatibile con il fatto che qui si trovavano già i cavi e la struttura di collegamento installata dalla Ci.Ti.Esse, fornitrice dell’impianto T-Red poi rimosso nell’autunno scorso.
D’Addese ha spiegato in primis quale sia stata la motivazione dell’estromissione dalla gara d’appalto della ditta Velocar, riammessa dopo che la stessa ha inviato documentazione integrativa alla Commissione giudicatrice nei tempi previsti, e che l’altra ditta ammessa alla gara, la Engine, aveva presentato una offerta di 58.300 euro (la Velocar si è aggiudicata la gara proponendo un prezzo di 49900 euro più Iva, ndr.). Ghelfi ha sottolineato come questa procedura a suo parere fosse insolita e si è posto alcuni interrogativi su quanto scritto nel verbale della Commissione e sul termine ‘ammissione’ qui indicato.

Rispondendo alla seconda domanda l’assessore D’Addese ha poi spiegato come il Red&Speed non sia stato montato all’incrocio via Guastalla/Tangenziale Losi perché qui servirebbe per la conformazione della strada un portale di dimensioni particolari in fase di realizzazione. “La struttura di collegamento e i cavi dell’apparecchio precedentemente in dotazione di proprietà della Ci.Ti.esse – ha detto – erano stati comunque completamente rimossi dalla ditta fornitrice”. Ghelfi ha ribadito in sede di replica che avrebbe preferito l’installazione di questo impianto in corrispondenza di una intersezione pericolosa come quella di via Guastalla/Tangenziale Losi.