Insulti di ogni genere, strappi, croci uncinate e l’epiteto di fascista: con un raid in diversi punti della città, i soliti comunisti hanno deturpato i manifesti di Fabio Filippi, candidato sindaco del Pdl, in via Eritrea, in viale dei Mille ed in altri punti della città. Un attacco non genericamente qualunquista bensì mirato alla persona, visto che i vandali non hanno toccato i manifesti degli altri candidati.
Filippi ha già segnalato il fatto agli organi competenti.
Il candidato del Pdl da sempre punta il dito contro l’affarismo della sinistra e contro il vergognoso silenzio sulle stragi compiute dai partigiani comunisti, e per questo viene preso di mira dalla sinistra e anche direttamente minacciato, come è già avvenuto con le scritte “Filippi fascista” e “Filippi morto” (firmate Br) apparse sulla strada provinciale San Polo-Canossa – si legge in un comunicato -.
“I giovani di estrema sinistra hanno dato l’ennesima dimostrazione della loro intolleranza – dichiara Fabio Filippi – vorrebbero chiudere la bocca a quelli che non la pensano come loro e che soprattutto non sono disposti a accettare passivamente la loro arroganza ideologica.
Pochi giorni fa l’ennesima dissacrazione della croce che ricorda la strage di Cernaieto, e ora gli insulti sui manifesti: episodi avvenuti dopo le mie dichiarazioni sul taglio dei finanziamenti ai partigiani ed ai centri di accoglienza. Il legame è evidente, com’è evidente chi sono gli autori di questi imbrattamenti: i soliti estremisti che odiano la democrazia e non tollerano gli avversari politici”.
Oltre alle croci uncinate e i baffetti alla Hitler, sui manifesti è stato scritto: “Fascista carogna, ritorna nella fogna”, “Fascista stronzo”, “Pezzo di merda”, “Che dio ti maledica”, “Fascista porco”.
“Hanno intuito che l’aria è cambiata anche a Reggio e che a giugno dovranno rassegnarsi a una sconfitta storica. Intanto – conclude Filippi – invito i cittadini a segnalare alla mia sede elettorale di via tavolata 6 o sul mio sito internet www.filippisindaco.it altri atti di vandalismo e scritte contro il candidato sindaco del Pdl e gli altri candidati del Popolo della Libertà”.