Nell’ambito del progetto BiH Arte, visioni, messaggi da Sarejvo prosegue la rassegna Incontri e Parole che offre la possibilità di conoscere e approfondire la storia dei Balcani grazie alla partecipazione di importanti personaggi pubblici italiani e bosniaci.
Venerdì 13 marzo, alle ore 18, allo Spazio Gerra (Piazza XXV aprile 2, Reggio Emilia) si terrà un incontro dal titolo “Gli accordi di Dayton 14 anni dopo”: Nicola Fangareggi, direttore di ‘Reggio 24or’e incontra l’ex comandante della missione Nato in Kosovo, Fabio Mini.
A quasi quattordici anni dagli accordi di pace firmati a Dayton (Ohio, USA) che sancirono la fine alla guerra civile jugoslava, la situazione politica in Bosnia Erzegovina rimane ancora un punto interrogativo. La Bosnia Erzegovina, “un giocattolo privo di pile” nelle parole di Fabio Mini, l’ex comandante della missione Nato Kfor in Kosovo, rimane comunque una pedina importante da muovere per garantire la pace e la convivenza all’interno dell’area balcanica.
Durante l’incontro verrà trattata non solo la storia degli ultimi anni nei Balcani, caratterizzata da una pluralità di etnie, religioni, ideologie politiche, ma anche la prospettiva di un territorio che rimane parte fondamentale per la costruzione di un Europa, forte, solida aperta e multietnica. L’ex comandante Mini è da sempre attento ai cambiamenti sociali e politici della Bosnia Erzegovina.
L’incontro è realizzato con il sostegno di Boorea e promosso all’interno del calendario di BiH – Arte, visioni, messagi da Sarajevo, progetto realizzato dal Comune di Reggio Emilia (assessorato Cultura – Musei civici), associazione culturale Telecitofono, agenzia Reggio nel Mondo e Centro di arte contemporanea Ars Aevi di Sarajevo. La manifestazione vede inoltre la collaborazione di Coop Consumatori Nordest, Gabella “Associazioni di idee” e di Alda “Associations of the Local Democracy Agencies” e il sostegno di Osservatorio Balcani e Caucaso che opera da sempre per la pace e la convivenza nei Balcani, Fondazione Alex Langer Stiftung di Bolzano e Scuola di Pace di Reggio Emilia. Sponsor tecnico è Promusic.
Biografia
Fabio Mini è generale di Corpo d’Armata dell’Esercito italiano in ausiliaria. Le sue specializzazioni militari includono quelle in missili anti-carro e difesa NBC, Ufficiale addetto alla Pubblica informazione della Nati, Ispettore CBM per gli Accordi di Stoccolma e in operazioni psicologiche. Ha comandato tutti i livelli di unità meccanizzate, dal plotone alla brigata. Dal 1993 al 1996 ha svolto l’incarico di Addetto Militare a Pechino, Repubblica Popolare Cinese. Con il grado di Generale di Divisione, ha diretto l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI). Nel 2000 è stato nominato Capo di Stato Maggiore del Comando Nato del Sud Europa che a partire dal gennaio 2001 ha assunto la funzione di Comando Interforze delle Operazioni nei Balcani. Nel 2002 ha assunto il comando delle operazioni di pace in Kosovo a guida Nato (Kfor). Numerose sono state le sue decorazioni che comprendono: l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), la Medaglia di Lungo Comando, la “U.S. Army Commendation Medal” e la Medaglia “Ba Yi” della Repubblica Popolare Cinese, la Legion of Merit degli Usa e l’Ordine Militare d’Italia. E’ autore di oltre trenta saggi e di molti articoli pubblicati su varie riviste militari e civili, tra le quali Limes, l’Espresso, Repubblica e di interventi su Peacereporter su diversi conflitti internazionali. Svolge regolarmente seminari informativi presso le scuole ed i centri di addestramento nazionali dei Servizi di intelligence su questioni strategiche, l’Estremo Oriente e sul terrorismo e crimine organizzato. Tiene il corso di Peacekeeping all’Università di Pisa.
Oltre agli incontri in programma è possibile visitare le mostre di BiH: allo Spazio Gerra si trovano i lavori di rielaborazione dell’immagine di Anur, Made in Bosnia (Human Condition 1) e Fake Art del fotografo Nebojša Šeric-Shoba, Sarajevo Montecarlo, Battlefields, Serious kids e cinque lavori di video arte. In Sinagoga sono esposte le opere di Enver Hadžiomerspahic, Manifesto Sarajevo, i lavori di immagini e parole di Fabrizio Cicconi e Massimo Zamboni e l’installazione al terzo piano Countdown di Pietro Mussini. Alla Coop Reggio Est e sotto il portico della galleria Parmeggiani sono esposti i lavori di Anur, Artvertising (Human Condition 2). Mentre nelle varie circoscrizioni della città i RE-BOX espongono il lavoro Identify.
Il progetto prevede inoltre un percorso dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, offrendo agli istituti la possibilità di partecipare a visite guidate alle mostre e invitare voci dai Balcani ad incontrare i ragazzi nelle scuole (per informazioni: Reggio nel Mondo 0522 541739).
Ingresso gratuito.