Home Politica Casa, Leoni (PDL): ora la Regione cambi la legge pro immigrati

Casa, Leoni (PDL): ora la Regione cambi la legge pro immigrati


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“Bisogna cambiare in fratta la legge regionale e le politiche delle amministrazioni di sinistra che fino ad ora hanno discriminato gli italiani e privilegiato gli immigrati dell’ultima ora nell’accesso agli alloggi pubblici. Vogliamo dire basta alla politica della regione rossa che da agli immigrati solo diritti e agli italiani solo doveri”.


Lo ha ribadito oggi il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni, commentando lo sblocco da parte del governo dei finanziamenti per le politiche abitative e firmatario di una proposta di legge regionale per dare la casa popolare solo a chi è residente solo da almeno 5 anni.

“Smentendo le cassandre della sinistra l’esecutivo ha destinato alla Regione Emilia Romagna milioni di euro per finanziare le politiche abitative tra cui anche il finanziamento del piano di ristrutturazione di migliaia di alloggi pubblici ora sfitti. Non vorremmo che alla fine questi soldi venissero utilizzati dalle giunte si sinistra per dare la casa solo ai nuovi immigrati a discapito di persone che ne avrebbero diritto e discriminati solo per il fatto di essere italiani. Purtroppo, nell’accesso agli alloggi pubblici, le amministrazioni di sinistra hanno sempre privilegiato gli immigrati dell’ultima ora discriminando gli italiani e chi è residente in quel luogo da anni e con il proprio lavoro ha contribuito anche alla crescita dell’edilizia pubblica. Il risultato è che oggi in Emilia Romagna e a Modena, a causa delle politiche abitative della sinistra, la gran parte degli alloggi pubblici sono concessi a stranieri. Noi vogliamo invertire questa tendenza. Vogliamo che il diritto alla casa sia garantito prima a coloro che da anni vivono e lavorano e pagano le tasse sul nostro territorio. La Regione fa melina con la mia proposta di modifica delle legge regionale con cui chiedevo che le case popolari fossero assegnate solo a chi lavora e vive sul territorio da almeno 5 anni. Continueremo a batterci perché questo criterio venga introdotto. Siamo convinti che questa sia l’unica via per ristabilire l’equilibrio dei diritti e dei doveri e ridare ai cittadini italiani diritti che la sinistra ha tolto”.