Grande soddisfazione della Cgil di Modena per la riuscita degli scioperi odierni di scuola-università e dello sciopero provinciale dei settori privati contro i tagli all’istruzione pubblica e i licenziamenti dei precari, per far cambiare le politiche del Governo, per la difesa di salari e pensioni, per la libertà e i diritti di lavoratori e pensionati, contro l’accordo separato sul modello contrattuale.
Grande soddisfazione anche per l’alta partecipazione alla manifestazione di stamattina che ha visto circa 5.000 lavoratori e studenti, sfilare per il centro cittadino sino alla sede della Prefettura dove si è tenuto il comizio conclusivo.
Al corteo hanno partecipato folte delegazioni di metalmeccanici e lavoratori del pubblico impiego che avevano già scioperato il 13 febbraio e hanno oggi portato la loro solidarietà condividendo le ragioni della protesta.
Presenti molti lavoratori in cassintegrazione, lavoratori artigiani sospesi e disoccupati, oltre ai lavoratori dell’Emilceramica in lotta da diverse
settimane per la difesa del posto di lavoro e che anche domani daranno vita ad un nuovo presidio davanti al magazzino di Fiorano.
Al comizio sono intervenuti un rappresentante degli studenti medi, Cinzia Cornia segretario provinciale del sindacato scuola-università Flc/Cgil e il segretario generale della Cgil di Modena Donato Pivanti.
Al termine della manifestazione, la delegazione sindacale Cgil ha incontrato il vice Prefetto e il Presidente Provincia, a quali sono state
illustrate le motivazioni della protesta.
Il vice prefetto si è impegnato a riferire alle istanze nazionali i contenuti dell’incontro e il presidente della Provincia ha confermato
l’impegno a sostenere tutte le iniziative utili ad attenuare l’impatto delle crisi aziendali che stanno interessando la nostra provincia.
Lo sciopero provinciale di oggi e le numerose iniziative della Cgil di Modena programmate per il mese di marzo (consultabili sul sito
Cgil Modena), sostengono le motivazioni della manifestazione nazionale Cgil del 4 aprile al Circo Massimo a Roma: contro la politica economica del Governo, per il rilancio dell’economia, contro l’accordo separato, per l’estensione degli ammortizzatori sociali e la difesa del reddito, contro i licenziamenti, per la difesa del diritto di sciopero.