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Aperto il tratto sud-est del parco del Rodano


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La zona sud-est di Reggio Emilia si arricchisce di una nuova area naturalistica, una larga striscia verde ricca di essenze arboree e specie animali che accompagna il torrente Rodano, uno degli ecosistemi fluviali più significativi della città. Un’area significativa anche sul piano storico-letterario, dato che poco distante si trovano il parco e la villa del Mauriziano, che fu residenza di campagna cinquecentesca di Ludovico Ariosto.

Il grande poeta autore dell’Orlando furioso dedica alcuni versi celebri a Reggio, al Mauriziano e appunto al Rodano in un altro suo capolavoro, la quarta delle Satire:
Già mi fur dolci inviti a empir le carte/ li luoghi ameni di che il nostro Reggio, / il natio nido mio, n’ha la sua parte. / Il tuo Mauricïan sempre vagheggio,/ la bella stanza, il Rodano vicino, /da le Naiade amato ombroso seggio, / il lucido vivaio onde il giardino / si cinge intorno, il fresco rio che corre, / rigando l’erbe, ove poi fa il molino; / non mi si può de la memoria tòrre / le vigne e i solchi del fecondo Iaco, / la valle e il colle e la ben posta tórre”.
Ludovico Ariosto
IV Satira

L’area naturalistica è composta dal corso d’acqua e dalla ricca vegetazione ripariale spontanea arricchita da recenti piantumazioni – parte dei 7.000 alberi autoctoni donati dalla Regione Emilia-Romagna per ogni bambino neonato – ed è stata presentata oggi dal sindaco Graziano Delrio, dall’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari e dal presidente della sesta Circoscrizione Graziano Vecchi. Sono intervenuti anche l’architetto e naturalista Giuliano Cervi, la naturalista Daniela Mordaci del servizio Ambiente del Comune, l’ingegner Alfredo Di Silvestro dirigente del Servizio Manutenzioni del Comune e Luisa Borettini, presidente delle Guardie giurate ecologiche volontarie che si prendono cura della sorveglianza del parco. Hanno partecipato e visitato l’area naturalistica i bambini della seconda e terza elementare di Gavassa.
“I reggiani – ha detto il sindaco Delrio – hanno imparato ad apprezzare e frequentare il parco lungo il Crostolo, che raggiunge ormai un’estensione di 20 chilometri. Ora hanno a disposizione anche questo nuovo tratto di area naturalistica lungo il Rodano, che si innesta al parco dell’Acqua (intorno alla torre dell’acquedotto di Bazzarola), al secondo tratto del parco Rodano-Acque chiare e al parco della villa del Mauriziano. Il sistema verde del Rodano prosegue poi seguendo il corso del torrente oltre la via Emilia, verso Nord, fino a Mancasale e alla nuova stazione ferroviaria Mediopadana. Un percorso naturalistico di grande pregio, tra città e campagna, per scoprire la bellezza della natura e del paesaggio vicini alle nostre case. Un luogo molto amato e raccontato anche dal nostro grande poeta Ludovico Ariosto”.

SITO DI INTERESSE COMUNITARIO
L’assessore Montanari ha poi illustrato le caratteristiche dell’area naturalistica, che si estende fra Due Maestà e Acque chiare (Bazzarola), si snoda per oltre un chilometro parallela a viale Piacentini (dal quale si apre l’accesso principale) al ponte sullo stesso torrente. Il percorso si incastona, nell’ultimo tratto, fra Rodano e rio Acque chiare.
Il parco costituisce anche la “porta” della nuova area qualificata a livello europeo come Sito di interesse comunitario (Sic) che si sta appunto realizzando nel comparto territoriale compreso tra il Rodano e l’Acquachiara, grazie ai finanziamenti europei per la Tutela dell’ambiente e a fondi regionali previsti per questo tipo di aree. I 30mila euro investiti per la rinaturalizzazione dell’area naturalistica oggi inaugurata provengono in parte dall’Unione europea.
PER LA DIDATTICA

L’area naturalistica ha un rilevante interesse didattico, è corredata da attrezzature che favoriscono la conoscenza dell’ambiente. Lungo il sentiero che attraversa l’area sono stati collocati cartelli che illustrano le principali specie animali e vegetali presenti. Inoltre, è stato realizzato un arboreto didattico, mettendo a dimora una notevole quantità di esemplari vegetali appartenenti a specie autoctone, corredati da pannelli che ne illustrano le caratteristiche.
Con questa opera, l’Amministrazione comunale crea le condizioni per la concreta valorizzazione ambientale dell’intera ‘asta’ del Rodano, che si prefigura come il nuovo asse escursionistico-pedonale per il settore est della città, in grado di collegare con una piacevole camminata di alcuni chilometri in piena campagna le zone di San Maurizio, Fogliano, aeroporto e Mancasale.
E’ UNA DELLE 7 AREE BOSCATE
Prende sempre più forma, così, una delle 7 ‘aree boscate’ previste dal Piano strutturale comunale (Psc) che, nel contesto di un contenimento della crescita della città e della salvaguardia del sistema ecologico e ambientale, intende tutelare la cintura verde e proteggere i corsi d’acqua, salvaguardare colture tradizionali, strade vicinali e carraie, evitare nuove edificazioni lungo la viabilità principale. Una diffusa opera di rinaturalizzazione, nel corso della quale saranno piantumati 300mila alberi che, oltre al Crostolo e al Rodano, riguarderà il torrente Modolena e la zona ovest della città.
Caratteristica innovativa dell’area è di essere realizzata in corrispondenza dei terreni divenuti di proprietà al Comune di Reggio Emilia in seguito della realizzazione di viale Piacentini, dal quale è in parte separata grazie a un sistema di dune.
VEGETAZIONE E ANIMALI

Il torrente Rodano, in questo tratto affiancato da un ampio sentiero sulla sponda destra, è caratterizzato da un alveo incassato per alcuni metri rispetto al piano di campagna ed è delimitato da sponde avvolte da folta vegetazione che annovera specie arboree e arbustive autoctone. Tra le specie più significative, sono presenti la Farnia, l’Olmo campestre, l’Acero campestre, il Pioppo nero e bianco e il Salice bianco. Gli arbusti sono rappresentati da Sambuco, Fusaggine, Prugnolo selvatico, Sanguinello e Biancospino.
Nel “sottobosco” sono presenti alcune rarità botaniche, tra le quali si segnala in particolare il vistoso Tulipano selvatico, che in primavera dà origine a vistose fioriture. Tra il percorso naturalistico e viale Piacentini sono stati realizzati dossi in terra con numerosi arbusti che hanno dato origine ad una densa cortina vegetale.
Le sponde boscose del torrente accolgono numerose specie di uccelli e piccoli mammiferi che, qui, trovano un provvidenziale rifugio; da pochi anni la zona è frequentata anche dal Capriolo.
Per queste caratteristiche, l’ambiente naturale è stato riconosciuto di particolare interesse ecologico e ha ottenuto il riconoscimento di Sito di Interesse Comunitario.
ESCURSIONI
Nell’estremità settentrionale del sentiero, imboccando un sottopasso stradale, si può raggiungere via Gattalupa, seguendo la quale si ha l’opportunità di risalire per alcuni chilometri il corso d’acqua.
Il primo tratto dell’itinerario conduce al ponte della strada provinciale per Arceto (via Frank), situato a breve distanza dalla stazione ferroviaria di Due Maestà, che può essere utilizzata per il rientro. Oltrepassato il ponte, si può proseguire in riva sinistra, sino a raggiungere gli argini del canale di Secchia e, di qui, tramite alcune passerelle, arrivare all’abitato di Fogliano.
ACCESSO

A metà del tracciato, su viale Piacentini, è presente l’accesso principale e una piazzola per la sosta degli automezzi.