Si è riunito questa mattina a palazzo Malvezzi il Tavolo di concertazione delle politiche abitative presieduto da Giacomo Venturi,vice presidente
della Provincia, che al termine ha rilasciato il seguente interevento.
Il Tavolo di concertazione delle politiche abitative della Provincia di Bologna nella riunione odierna ha approvato la rimodulazione dei fondi stanziati dal Programma Regionale “Nessun alloggio pubblico sfitto” che,
per i Comuni della Provincia di Bologna, prevede il ripristino di 581 alloggi di ERP attualmente non utilizzati con un finanziamento complessivo
di 9.392.635 euro.
La programmazione di questi interventi era stata approvata dal Tavolo
di concertazione il 15 ottobre 2007, e prevedeva in origine il concorso di finanziamenti Ministeriali veicolati attraverso il D. L. n. 159/2007 (poi convertito dal Parlamento nella Legge 222/2007 con uno stanziamento
complessivo a livello nazionale di 550 milioni di euro) ed in parte con fondi della Regione, per complessivi 11.829.000,40 di euro per i Comuni
della nostra Provincia.
Ma una serie di eventi accaduti lo scorso anno avevano impedito l’utilizzo delle risorse nazionali e, di conseguenza, anche di quelle
regionali:
l’allungamento dei tempi di attuazione del provvedimento governativo,
la caduta del Governo Prodi che aveva emanato il provvedimento,
l’approvazione da parte del Governo Berlusconi della legge 133/2008, al cui art. 11 viene prevista l’implementazione di un Piano Casa da
realizzare con i 550 milioni di euro già stanziati per il ripristino degli alloggi di ERP dei Comuni,
il contenzioso seguente al ricorso delle Regioni a tale provvedimento.
Il Vice Presidente della Provincia e Presidente del Tavolo di concertazione, Giacomo Venturi, sottolinea, in particolare, il fatto che “in meno di un mese abbiamo distribuito risorse ai Comuni della Provincia per complessivi 17 milioni di euro finalizzati ad attivare interventi che
permettono di rendere immediatamente disponibili alloggi da assegnare in tempi brevi alle famiglie che sono nelle graduatorie di ERP.
In questo caso, che è emblematico per il nostro paese, tutto si era bloccato perché il Governo Berlusconi aveva modificato l’utilizzo di
risorse già assegnare ai Comuni per usarli diversamente. Grazie alla Regione Emilia-Romagna, anche se con un ritardo di un anno e mezzo, i Comuni potranno rispondere in maniera più efficace ai cittadini che sono in
graduatoria per avere una casa pubblica”.