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Il nuovo Pronto Soccorso e la nuova Rianimazione del Policlinico di Modena

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Un giorno importante per Modena, perché alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è svolta la cerimonia di inaugurazione del Nuovo Blocco Tecnologico per le urgenze e le emergenze dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.

Complessivamente il Nuovo Blocco Tecnologico realizzato tra la fine del dicembre 2005 e l’ottobre 2008 occupa una superficie interna pari a 5.400 mq: 2.310 mq per il Pronto Soccorso Generale, 410 mq per quello pediatrico, 1.250 mq per l’Area di Terapia intensiva e 1.430 mq di area assistenziale di supporto.

Queste sono le cifre che rappresentano le dimensioni di una realizzazione ad alta tecnologia, dotata delle attrezzature e di una disposizione per quanto riguarda l’occupazione degli spazi necessarie ad offrire alla città un servizio di assoluta eccellenza ed in grado di rispondere a qualsiasi tipo di emergenza, fornita in ambienti che rispondono ai più moderni standard di comfort e umanizzazione.
L’investimento è stato pari a quasi sedici milioni e mezzo di euro, dei quali 14 milioni e 400mila per le strutture e gli impianti, 965mila per le attrezzature, 880mila per gli arredi e 250mila per le reti informatiche.

Il Policlinico che garantisce, annualmente, circa 46.000 ricoveri, 3.500 parti, 20.000 interventi chirurgici, 60 trapianti di midollo, 60 di fegato, 35 di rene, 3 milioni di prestazioni ambulatoriali, oltre 50.000 accessi per la distribuzione diretta di farmaci, con questa opera qualifica ulteriormente la sua vocazione di ospedale ad alta specializzazione e tecnologia, per attività di secondo e terzo livello, con particolare riferimento all’ambito oncologico – internistico, trapiantologico, chirurgico, specialistico e materno infantile. Per queste sue caratteristiche è punto di riferimento per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per le attività didattiche e di ricerca svolte dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Questa summa di attività diverse ma complementari, rendono il Policlinico luogo privilegiato per la realizzazione e sviluppo di procedure diagnostiche e terapeutiche innovative e per favorire il rapido trasferimento applicativo delle più avanzate acquisizioni sperimentali.

“Il Nuovo Blocco Tecnologico, visitato dal Presidente della Repubblica, che sarà pienamente funzionante prima della prossima estate – commenta il dottor Stefano Cencetti, Direttore Generale del Policlinico di Modena – è una struttura coerente con la mission aziendale, destinata a riorganizzare il settore delle emergenze e urgenze gestito dal Policlinico. Esso, infatti, permette, finalmente, di trasferire la Rianimazione dalla attuale collocazione accanto all’atrio centrale, e di adeguare il Pronto Soccorso generale al flusso di utenti che giornalmente si rivolgono al più importante nosocomio provinciale.

Inoltre, è stata potenziata l’Osservazione Breve Intensiva che ha lo scopo di risolvere molte patologie acute, ottimizzando la permanenza in ospedale e l’appropriatezza dei ricoveri. Uno dei punti qualificanti del progetto è il Pronto Soccorso Pediatrico che unisce ad una dotazione tecnologica d’avanguardia, un ambiente consono ai piccoli pazienti che dovrà accogliere”.
L’integrazione tra le competenze dei progettisti con l’esperienza clinica dei medici e dei vari professionisti ha prodotto, quale risultato finale, un modello di ambiente sanitario che consente di porre il paziente al centro del sistema. “La disposizione strutturale e funzionale delle attività di Pronto Soccorso – spiega il Dottor Daniele Giovanardi, Direttore della Struttura Complessa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza – nasce dall’esperienza maturata attraverso meeting internazionali e dalla comparazione col sistema d’emergenza adottato in Israele e negli USA. Il risultato è un complesso all’avanguardia a livello internazionale dove i cittadini hanno a disposizione risposte modulate che vanno dall’ambulatorio gratuito di continuità assistenziale (i codici bianchi), gestito dai medici del territorio, sino ai più sofisticati interventi di rianimazione eseguiti nella shock unit”.

Nel nuovo Pronto Soccorso troverà anche posto, in locali ulteriormente ampliati e potenziati, anche la Struttura Semplice di Osservazione Breve Intensiva, dotata di 16 posti letto e diretta dal dottor Antonio Luciani, che costituisce un importante strumento di filtro per scongiurare ricoveri impropri.
L’intervento permetterà di adeguare le prestazioni rese dal Policlinico alle reali esigenze della cittadinanza. Il Pronto Soccorso Generale del Policlinico registra, in media, 62.000 accessi all’anno, cui vanno aggiunti 2.500 ricoveri in Osservazione Breve Intensiva, circa 1.100 in Terapia Intensiva e 20.000 al Pronto Soccorso Pediatrico, con 2.100 ricoveri in Osservazione Breve Pediatrica.
Uno degli aspetti più innovativi e caratterizzanti di questa nuova struttura riguarda la scelta di porre all’interno del Pronto Soccorso Generale una specifica area dedicata al Pronto Soccorso Pediatrico, che replica sostanzialmente l’organizzazione del primo: una zona di attesa, una di triage, un’area urgenze con tre box visita e una zona di osservazione breve intensiva con quattro posti letto.

“Il Pronto Soccorso Pediatrico – aggiunge la professoressa Fiorella Balli, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria – ha visto adattare l’impostazione di quello generale alla specificità dei pazienti che è destinato ad accogliere. Nell’ottica dell’ ‘Ospedale a misura di bambino’ che ha guidato in questi anni tutte le innovazioni introdotte nell’ambito materno-infantile, grazie ad arredi su misura e alle decorazioni realizzate dagli studenti dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena, i piccoli pazienti troveranno al Pronto Soccorso pediatrico un ambiente confortevole, colori e materiali adeguati per finiture e arredi proposti ed organizzati in maniera tale da far superare il senso di ostilità e paura che l’ospedale può generare in loro”.

Il Nuovo Blocco Tecnologico si avvale dell’ultima frontiera in campo informatico e tecnologico. Il percorso del paziente dall’ingresso alla dimissione verrà monitorato e ogni nodo chiave del percorso sarà servito da funzioni software che consentono la registrazione di tutte le informazioni cliniche e gestionali utili a documentare le prestazioni erogate. Il Blocco è, inoltre, dotato di una TAC, un ecografo e due diagnostiche digitali dirette multifunzionali. “Si tratta, quindi, di una struttura perfettamente autosufficiente che permetterà di non far peregrinare il paziente da un reparto ad un altro, ma di eseguire sul posto anche accertamenti diagnostici complessi, allentando il disagio ed abbreviando i tempi di permanenza e attesa” conclude Stefano Cencetti.
Nel Blocco troveranno posto altre strutture fondamentali per l’emergenza. L’area di Traumatologia dell’apparato locomotore, dotata di ambulatori e sala gessi, che verrà completata successivamente con l’area per le urgenze del Centro di riferimento regionale per la Chirurgia della Mano. “La nostra struttura è presente 24 ore al giorno nell’ambito del Pronto Soccorso per trattare tutte le patologie traumatologiche che coinvolgono l’apparato locomotore, ed esegue circa 15.000 prestazioni all’anno” spiega il professor Luigi Celli, Direttore Struttura Complessa Ortopedia e Traumatologia.
La Terapia Intensiva Post-Operatoria, che fa parte della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione 1, diretta dal professor Alberto Pasetto, si occuperà della terapia intensiva post-operatoria e pediatrica. Sarà dotata di 8 posti letto intensivi polivalenti per adulti, 2 posti letto intensivi polivalenti per minori. Nei locali liberati dalla TIPO, attualmente sistemati al primo piano del Blocco centrale troverà, infine, posto la Struttura Semplice di Rianimazione, diretta dal professor Alberto Barbieri che, così, sarà ancora più vicina al Pronto Soccorso è lontana dal passaggio dell’atrio, potendo offrire ai pazienti ed ai loro famigliari percorsi preferenziali.

Il Policlinico attraverso questo Nuovo Blocco Tecnologico, che si caratterizza come una vera, grande piattaforma di smistamento per gli accessi ai reparti di degenza, si conferma sempre più come punto di riferimento per l’assistenza e la cura dei modenesi, e non solo. Per le innovative caratteristiche e per la mole delle prestazioni offerte, poi, anche come uno snodo fondamentale per la crescita urbana della città, uno snodo nevralgico di tutta la mobilità interna alla città e di quella che gravita su di essa. L’apertura del Pronto Soccorso su via Campi, quindi, risponde fondamentalmente ad esigenze di viabilità. Il dirottamento del traffico legato alle emergenze permetterà, infatti, di risolvere numerosi problemi logistici, decongestionando l’ingresso su via del Pozzo e consentendo agli utenti del Pronto Soccorso un’area di parcheggio dedicata.
“L’apertura del Nuovo Pronto Soccorso presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria rappresenta una ulteriore opportunità per gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università – commentano il Rettore prof. Aldo Tomasi e la prof. ssa Gabriella Aggazzotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia – Un aspetto fondamentale della formazione nelle professioni sanitarie è rappresentato, infatti, dalla possibilità di svolgere attività di tirocinio durante il percorso formativo: la Facoltà modenese in questo si è sempre distinta, grazie al numero ben calibrato di studenti e ai rapporti con le strutture assistenziali, in particolare con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, tanto da meritare giudizi molto positivi da parte di valutatori esterni sulla adeguatezza e sulla potenzialità formativa dei corsi di laurea della nostra Facoltà. La disponibilità di una nuova struttura aumenta e completa le opportunità di apprendimento per gli studenti e anche per i medici in formazione delle Scuole di specializzazione; una preparazione a tutto campo anche sotto l’aspetto pratico, quello che si definisce il “saper fare”, è a monte del processo di miglioramento in continuo della qualità dell’assistenza sanitaria, che potrà contare su professionisti sempre più preparati ed idonei rispetto ai bisogni della popolazione di riferimento”.