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Reggio: domani la Giornata internazionale contro le discriminazioni’


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Domani, sabato 21 marzo, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1966. La ricorrenza sarà l’occasione per le scuole reggiane che da gennaio partecipano al progetto “Primavera senza razzismo” per restituire le loro riflessioni alla cittadinanza domani, a partire dalle ore 9, nell’auditorium Anna Maria e Marco Gerra del Centro internazionale Loris Malaguzzi, in via Bligny 1.


L’appuntamento è stato presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa tenuta dall’assessore comunale alla Sicurezza e Coesione sociale Franco Corradini e dai rappresentanti del centro interculturale Mondinsieme, dell’associazione Ga3 (Generazione Articolo 3), della rete regionale TogethER e degli istituti che hanno partecipato al progetto (liceo Aldo Moro, Filippo Re, Scaruffi, Levi Tricolore, Chierici e Ipsia Lombardini).

“Si tratta di un’esperienza culturale molto importante – ha detto l’assessore Corradini – con il materiale prodotto dagli studenti, saranno le scuole stesse a poter aiutare la città ad affrontare il cambiamento culturale e sociale che la sta investendo”.
Sarà il saluto del sindaco Graziano Delrio ad aprire i lavori della mattinata di domani, nel centro Malaguzzi, seguito dall’intervento di Adil El Marouakhi responsabile del centro interculturale Mondinsieme e dalle riflessioni degli studenti coinvolti nel progetto “Primavera senza razzismo”, per terminare con l’intervento dell’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale, Franco Corradini.
L’evento è organizzato dal Centro interculturale Mondinsieme, dall’assessorato Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia, dall’associazione Generazione Articolo 3 e dalla Rete regionale TogethER, con il sostegno di Regione Emilia Romagna-Accordo di Programma Quadro Geco (Giovani evoluti e consapevoli), Centro regionale anti- discriminazioni, Intercultural cities program del Consiglio d’Europa, Ecri (european commission against racism and Intollerance) e Centro internazionale Loris Malaguzzi.

La ricorrenza
Dal 1966 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propone la giornata del 21 marzo come Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. La data ricorda il 21 marzo di 40 anni fa, quando a Sharpeville, in Sud Africa, furono uccise 69 persone e 180 ferite, mentre dimostravano contro una legge che suggellava l’apartheid restringendo la libertà di movimento delle persone perché neri. Da 25 anni l’Italia è uno dei 155 stati del mondo che hanno sottoscritto e ratificato la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale.
La Convenzione stabilisce tre impegni vincolanti per ogni Stato contraente:
– l’adozione di misure concrete, in campo sociale, economico e culturale, per garantire ai gruppi razziali e agli individui appartenenti a tali gruppi l’esercizio dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali
– l’impegno a dichiarare crimini punibili dalla legge ogni diffusione di idee basate sulla superiorità o sull’odio razziale e a dichiarare illegali le organizzazioni che incitano alla discriminazione
– l’adozione di efficaci misure, in particolare nei campi dell’educazione e dell’informazione, per lottare contro i pregiudizi che portano alla discriminazione razziale e a favorire invece la comprensione, la tolleranza tra le Nazioni ed i gruppi razziali ed etnici.
Il progetto
Manifestazioni di razzismo hanno accompagnato l’evolversi della storia e si sono concretizzate in forme esecrabili, sottili e violente, sempre diverse. Il razzismo riprende oggi vigore innestandosi sulle profonde e complesse trasformazioni delle nostre città. Il nostro paese è stato recentemente toccato da insistenti manifestazioni di xenofobia contro gli immigrati e perfino di antisemitismo. Il razzismo nasce da una matrice di irrazionalità e ignoranza, prima ancora che di paura o di disagio individuale e collettivo. Oggi il razzismo contro il “diverso” trae pretesto da una o più evidenti differenze, di colore di pelle, di lingua, di abitudini, per definire l’altro uno “straniero”, anche se l’altro è il proprio compagno di scuola, amico o tifoso della stessa squadra.
E’ apparso dunque opportuno coinvolgere la scuole superiori della città per riflettere sulle situazioni e ripercorrere le vicende dei rapporti fra culture diverse, studiandone le faticose convivenze, al di là delle barriere poste dall’intolleranza ideologica e religiosa. Sono 5 gli Istituti che hanno aderito al progetto “Primavera senza razzismo” che a partire dalla seconda metà di gennaio 2009 ha coinvolto più di 200 studenti impegnati con le loro insegnati e gli educatori interculturali di Mondinsieme a produrre una riflessione in occasione della Giornata Internazionale contro le Discriminazioni.
L’idea, che il Centro Interculturale Mondinsieme, vuole portare avanti, è semplice: costruire progetti pedagogici interculturali con le scuole, come offerta educativa per permettere agli studenti di confrontarsi sui temi di grande attualità culturale e sociale. In prospettiva, Primavera senza razzismo vuole essere un appuntamento annuo, che si allarga, già dal prossimo anno tutte le scuole superiori cittadine. Una classe per ogni scuola per offrire con il contributo degli studenti spunti di riflessione alla città.
Queste le scuole con i rispettivi temi approfonditi:
– Ipsia Lombardini, I Razzismi Sottili – gli studenti hanno realizzato un sondaggio tra gli studenti della loro scuola sul luogo come “Gli stranieri rubano il lavoro agli italiani”

– Liceo Aldo Moro, Al di là e al di qua delle frontiere – i ragazzi si sono impegnati in un approfondimento storico letterario sul razzismo mettendo in relazione il discorso di Martin Luther King ed il discorso di insediamento di Barak Obama
– Istituto d’arte Chierici, Il razzismo non è un’opinione – gli studenti hanno svolto un lavoro sulle principali normative internazionali e nazionali di contrasto al razzismo, a partire dall’articolo 3 della Costituzione
– Filippo Re, Fare notizia senza pregiudizio – gli alunni hanno realizzato un lavoro di analisi sul modo in cui i media trattano le notizie di cronaca quando i protagonisti sono stranieri
– Scaruffi-Levi-Tricolore, Dallo stereotipo al riscatto – gli studenti hanno realizzato un video dove gli studenti di origine straniera raccontano le loro esperienze di vita e di integrazione con una nuova cultura.
La convivenza e l’integrazione fra persone e culture basate sul riconoscimento dei diritti umani e sui diritti di tutti alla vita e allo sviluppo, sono nuovi campi di ricerca e nuovi valori che la scuola propone con più convinto impegno per consolidare le basi di una effettiva integrazione, che valorizzi la dignità e la ricchezza di ogni persona e di ogni cultura.