Dopo le dimissioni del segretario comunale e le sue dichiarazioni al vetriolo di come è gestito il PD a Sassuolo, dopo l’uscita dell’Assessore Cardillo e l’arrivo dell’ennesimo forestiero come commissario politico, il PD ha anche il coraggio di parlare di “unità”.
Si tratta, evidentemente, di un comunicato di propaganda, stilato da un partito che continuamente “importa” dirigenti, sindaci, assessori e commissari politici da realtà lontane dalla nostra e che a livello locale non ha saputo creare alcuna classe dirigente.
La realtà è che il PD non è affidabile per governare Sassuolo per altri cinque anni: non ha né i numeri né gli uomini sul territorio per farlo, dilaniato come è da spaccature e contrapposizioni.
A meno che non si voglia affidare la città alla “triade” Pattuzzi, Bonaccini e Malavasi, rispettivamente di Pavullo, Modena e Carpi; gli unici che attualmente sostengono il sindaco uscente, il quale è evidentemente solo nell’affrontare questa sfida elettorale.
Questa volta, visti i tempi duri che ci aspettano, occorre che Sassuolo sia governata da una coalizione vera e non da partiti che tentano di perpetuare un potere politico che ormai appartiene al passato, con divisioni e lotte intestine che danneggiano solo la città.
Da questo PD può derivare solo ingovernabilità in un momento determinante per Sassuolo.
Noi siamo da più anni di loro in Comune e, al contrario di loro, siamo uniti e determinati; e, in più, siamo tutti di Sassuolo, pronti a lasciare le nostre professioni per metterci al servizio della città che amiamo e nella quale viviamo.
Luca Caselli PDL
(Candidato Sindaco Sassuolo)