In vista delle prossime amministrative fissate per giugno abbiamo realizzato una intervista doppia con Graziano Pattuzzi (sindaco uscente) e Luca Caselli candidati alla poltrona di Sindaco a Sassuolo.
Nome?
Graziano Pattuzzi
Età?
53 anni
Titolo di studio?
Diploma scuola superiore
Stato civile?
Coniugato
Ha figli?
Ne ho 5: il più piccolo ha 5 anni e mezzo, il più grande 21
Occupazione attuale?
Sindaco di Sassuolo
Si definisca con un solo aggettivo
Caparbio: quando mi metto in testa qualcosa faccio di tutto per portarla a termine
Quale il suo pregio più grande?
Sono concreto: preferisco i fatti alle belle parole
Qual è il suo difetto più grande?
Non porto rancore: per me non è un difetto ma in politica rischia di esserlo
Perché vuole fare il sindaco?
Per proseguire nel lavoro intrapreso: riqualificare la città dal punto di vista urbanistico e nella sicurezza è un lavoro lungo, non bastano cinque anni anche se abbiamo fatto molto
Motto della campagna elettorale?
“Sassuolo prima di tutto”, prima dei personalismi, prima delle “cassandre”, prima di chi ci dipinge in declino non rendendosi conto delle nostre capacità
Quali sono i punti principali del suo programma
Sicurezza, economia, riqualificazione della città, nessuna famiglia deve rimanere sola ad affrontare la crisi economica, rilancio culturale
Chi sono i suoi alleati?
Il centro sinistra e la Città: quella larga fetta di società civile che vuole contribuire a riportare Sassuolo nel ruolo che le spetta nel panorama provinciale e regionale
Qual è l’avversario che teme di più alle urne?
L’astensionismo
Cosa le piace e cosa no del suo avversario?
In questi cinque anni è cresciuto, negli uomini di destra è un idoneo interlocutore. Non mi piace una politica fatta di slogan e “no a prescindere” irrealizzabile per chi si trova a governare una città
Quanti assessori vorrebbe nella sua squadra?
Lo statuto ne prevede 8, noi in questa legislatura ne abbiamo avuti 7 e 6: credo che quest’ultima sia la squadra migliore per governare la città
Ci dica almeno un nome di un futuro assessore
Graziano Pattuzzi: assessore alla sicurezza
Ci dica il nome di un sassolese noto, non un politico, che vorrebbe nella sua squadra e perché lo vorrebbe
Filippo Marazzi. Credo che in lui siano rappresentate al meglio le capacità, il coraggio, l’intraprendenza, la volontà che caratterizzano la società civile sassolese
La prima cosa che vorrebbe fare per i sassolesi una volta eletto
Continuare nel lavoro intrapreso nel 2004 e portato avanti in questi cinque anni senza perdere nemmeno un’ora
La promessa che vorrebbe fare ma sa di non poter fare
Una rapida ripresa economica e la conseguente fine della cassa integrazione; purtroppo non dipende da me e nemmeno da Sassuolo
Quello che non farà mai da sindaco
Anteporre interessi di altri a quello della città: Sassuolo viene prima di tutto
In caso di elezione come cambierebbe la sua vita?
Continuerebbe uguale a questi ultimi 5 anni: in prima linea
Se le dico ceramica cosa Le viene in mente?
Sassuolo
Calcio: è tifoso del Sassuolo?
Assolutamente si: dal maggio 1998 quando a Varese fummo sconfitti dal Trento nello spareggio per la promozione in C2; perdemmo ai rigori 5-4 ma il risultato era nell’aria già dopo pochi minuti del primo tempo, quando sostituimmo Didonè per infortunio.
Quante bugie ha detto in questa intervista
Nessuna: lei conosce la città e quanto abbiamo fatto, è buona testimone
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Nome?
Luca Caselli
Età?
36 anni
Titolo di studio?
Laurea in giurisprudenza
Stato civile?
Coniugato (separato)
Ha figli?
Sì, tre. Claudia, Valerio e Flavia
Occupazione attuale?
Avvocato libero professionista, aspirante sindaco
Si definisca con un solo aggettivo
Leale
Quale il suo pregio più grande?
La sincerità.
Qual è il suo difetto più grande?
La sincerità.
Perché vuole fare il sindaco?
Perché ho la passione della politica da quando ero ragazzino e voglio coronare il sogno di una vita, dopo 14 anni di consiglio comunale all’opposizione. Perché sono di Sassuolo e penso di poter dare molto alla mia città. Credo che a Sassuolo serva un cambiamento.
Motto della campagna elettorale?
Per ora non ho motti. Mi interessano i fatti e non gli slogan. Io sono questo qui: se vi ispiro fiducia votatemi. Gli slogan spesso servono per far credere di essere quello che non sei.
Quali sono i punti principali del suo programma
La sicurezza, con controlli capillari del territorio, telecamere e illuminazione, ma anche con iniziative che riempiano gli spazi di aggregazione e le vie del centro storico, per non lasciarli abbandonati ai balordi.
Una politica urbanistica che rilanci un’edilizia di qualità: oggi a Sassuolo ci sono i ghetti perché qualcuno li ha lasciati costruire.
Politiche sociali in favore degli italiani in difficoltà e dei soli stranieri realmente integrati.
Un patto con le banche del territorio per l’accesso al credito alle imprese, sburocratizzazione e incentivi fiscali per i commercianti e gli imprenditori che lavoreranno anche in favore del rilancio della città.
Riapertura di Via Cavallotti e riassetto della viabilità del centro.
Rilancio del centro storico e la valorizzazione delle bellezze monumentali e paesaggistiche della città, come il Palazzo Ducale, il Secchia e le Terme della Salvarola.
Partecipazione e condivisione nelle scelte con le associazioni e anche con l’opposizione politica: il tempo delle spaccature aprioristiche deve finire, qui ci si deve tirare tutti su le maniche.
Luoghi di aggregazione per i giovani e connessione a internet wi-fi gratuita su tutto il territorio.
Disponibilità e dialogo costante con la gente: il mio ufficio sarà sempre aperto a tutti e senza appuntamenti.
Credo che si debba partire dalle piccole cose per arrivare alle grandi. E per fare questo bisogna lavorare tanto e non promettere la luna.
Chi sono i suoi alleati?
Per ora mi sostengono le liste del Popolo della Libertà, della Lega Nord e la Lista Civica “Per Sassuolo” ma avremo certamente altre liste in appoggio.
Qual è l’avversario che teme di più alle urne?
Graziano Pattuzzi,un politico esperto e di lungo corso, ma anche l’astensionismo.
Cosa le piace e cosa no del suo avversario?
Mi piace la sua ironia. Non mi piace quando si atteggia ad essere quello che non è. Non serve vedere tutto il campionato del Sassuolo per diventare un sassolese.
Quanti assessori vorrebbe nella sua squadra?
Almeno sette.
Ci dica almeno un nome di un futuro assessore
Gian Francesco Menani, alla Sicurezza, un nuovo assessorato che intendiamo istituire, di cui Sassuolo ha bisogno vitale.
Poi Claudia Severi, Luca Cuoghi e altri, che presenterò comunque prima del voto.
Ci dica il nome di un sassolese noto, non un politico, che vorrebbe nella sua squadra e perché lo vorrebbe
Vorrei Filippo Neviani ( Nek) perché è una persona sincera, alla mano e competente. Lo vedrei bene come assessore alle politiche giovanili.
La prima cosa che vorrebbe fare per i sassolesi una volta eletto
Ridare vita al centro storico e ripulire i parchi della città.
La promessa che vorrebbe fare ma sa di non poter fare
Garantire a tutti un lavoro.
Quello che non farà mai da sindaco
Giudicare una persona sulla base di quello che vota, rubare, spendere soldi pubblici con leggerezza.
In caso di elezione come cambierebbe la sua vita?
Cambierebbe molto: dovrei smettere di esercitare e il mio reddito ne risentirebbe. Ma lo farei volentieri.
Se le dico ceramica cosa Le viene in mente?
La tradizione e il coraggio della gente della mia città.
Calcio: è tifoso del Sassuolo?
Ero abbonato al Sassuolo da bambino: sono nato davanti allo stadio. Il Sassuolo è una squadra simpatica, ma la mia squadra del cuore è il Modena. Non ho nulla da dover dimostrare: rimango comunque un sassolese vero.
Quante bugie ha detto in questa intervista
Nemmeno una, io.