E’ un marzo terribile per i dipendenti diretti delle agenzie per il lavoro, che si occupano di lavoro in somministrazione (interinale). La  crisi profonda del sistema industriale, i pessimi segnali nel terziario e nei servizi hanno determinato contrazioni nell’attività delle agenzie dal
30% al 60%. Dei 12.000 lavoratori e lavoratrici  occupati nel settore a livello nazionale, circa  300  operano a Modena, distribuiti in 28 agenzie e 68
filiali.
Nel  giornaliero bollettino di guerra, assistiamo all’apertura di procedure di  licenziamento collettive, o peggio a modalità brutali di espulsione dal lavoro.
L’agenzia Metis, ad  esempio, ha prodotto  68  licenziamenti  a livello nazionale, senza alcun confronto sindacale.
Nella giornata di oggi l’agenzia Umana ha aperto una procedura di mobilità per 171  licenziamenti, 4 dei quali a Modena, prevedendo la chiusura della
filiale di Vignola.
Nei  giorni  scorsi  Synergie  ha  aperto  una procedura di mobilità per 28 licenziamenti, 4 dei quali a Modena.
Manpower  ha  annunciato  una  procedura  che  dovrebbe  coinvolgere  200 lavoratori, non è noto quanti nel modenese.
Addecco  ha  operato  tagli con modalità legittime (incentivi all’esodo) ma discutibili, prima di dare disponibilità ad accordi di solidarietà.
In un settore privo dei principali  ammortizzatori  sociali è proprio sull’avvio di accordi di  solidarietà  che  si incentra l’iniziativa del
sindacato, per evitare tutti i licenziamenti.
In questo senso assume  particolare rilievo l’accordo sottoscritto tra i Sindacati e Assolavoro, l’associazione di rappresentanza delle agenzie per il  lavoro, che individua nei contratti di solidarietà la risposta primaria alla crisi che attraversa il settore.
Confronti in questo senso sono avviati a livello nazionale con le già citate Manpower ed Adecco, con Quanta, Obiettivo Lavoro, Randstad, Tempor e altre agenzie.
Filcams/Cgil Modena
 
            




