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Ici a Reggio Emilia, aliquote 2009: Comune approva alcune modifiche

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Il Consiglio comunale ha approvato oggi alcune modifiche alla deliberazione del febbraio scorso sull’Imposta comunale sugli immobili (Ici) – aliquote per il 2009, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio, Franco Ferretti. La votazione ha avuto il seguente esito: 20 favorevoli (Pd, Italia popolare, Comunisti italiani, Idv, La Sinistra); nessun contrario; otto astenuti (Forza Italia-Pdl, An-Pdl, Udc, Lab Reggio e Gente di Reggio).

“La delibera odierna – ha sottolineato Ferretti – è conseguenza diretta e necessaria della nuova normativa emessa il 4 marzo scorso dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha stabilito in via definitiva quale sia l’interpretazione ufficiale del concetto di ‘casa assimilabile’ alla prima casa e pertanto esentata dal pagamento dell’Ici.
Questa disposizione limita il concetto di assimilabilità soltanto a due precise situazioni di fatto: quella dei cittadini anziani o disabili, ricoverati in casa di riposo e quella del comodato gratuito a parenti. Questa definizione ci costringe a modificare il regolamento del Comune di Reggio, che prevedeva l’esenzione Ici per i cittadini residenti all’estero ma proprietari a titolo di proprietà o usufrutto, di abitazione non locata a titolo oneroso”.

“La motivazione di tale decisione assunta a suo tempo dal Consiglio comunale – ha proseguito Ferretti – consisteva nel tener conto del fatto che cittadini costretti all’emigrazione per motivi di lavoro non fossero penalizzati dal punto di vista della fiscalità locale. Dunque, la situazione che deriva dal dover applicare questa nuova forma fa sì che i cittadini (156 su 200 iscritti all’Aire) a partire dal 2008 e per il 2009 dovranno pagare l’Ici con l’aliquota del 5,8 per mille e con la detrazione di 129 euro”.

“Fin qui la disamina tecnica della proposta di deliberazione, rispetto alla quale – ha concluso Ferretti – non posso esimersi dall’effettuale un’annotazione politica. La considerazione politica è relativa al fatto che le problematiche oggetto di queste nuove disposizioni erano state fatte presenti al governo dall’Anci per tempo ed in concomitanza con le perplessità e le fondate preoccupazioni concernenti la decisione dell’abolizione Ici senza ponderate riflessioni sulla situazione della finanza locale”.