Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Piano urbanistico attuativo del Policlinico di Modena, votando la delibera presentata in aula dall’assessore Sitta: a favore la maggioranza, astenuti Forza Italia, Lega e Ppl, contrari An, Modena a colori e Udc.
L’assessore Sitta ha ripercorso i dettagli della futura sistemazione dell’area sulla quale sorgono gli edifici e le strutture del Policlinico, ricordando che “non ci sono state osservazioni dopo l’adozione di questo atto a luglio 2008. Sono arrivati invece i pareri necessari degli enti competenti e si può passare all’approvazione. L’apertura dell’ospedale di Baggiovara – ha concluso Sitta – riducendo il numero di posti dell’ospedale Policlinico, ha creato le condizioni per l’intervento”.
Nel dibattito, Adolfo Morandi, Fi-Pdl, ha detto: “pensavo che prima della presentazione di questa delibera si potesse avere un incontro in commissione con chi ha deciso questo nuovo assetto. L’intervento è molto articolato, e da parte degli organi regionali appare evidente la volontà di investire ingenti risorse. L’ospedale di Baggiovara è costato moltissimo denaro e l’assetto dato al Policlinico sembra mettere in discussione quella scelta”.
Danilo Bassoli, Pd, si è detto “disorientato” dall’intervento del collega: “lei evidentemente – ha detto – non era in Consiglio comunale quando si ragionò e si discusse anche animatamente sull’ospedale di Baggiovara. La preoccupazione era che il nuovo ospedale comportasse la dequalificazione del Policlinico, e questo è proprio ciò che ora si cerca di evitare”.
Paolo Ballestrazzi, Modena a colori, ha ironizzato sulla “scarsa comunicazione in casa Giovanardi”, dicendo: “mi pare strano che il consigliere di Forza Italia si lamenti di quello che è uno dei gioielli di Daniele Giovanardi. Con i partiti di una volta, queste continue divergenze interne non erano ammesse”. Ha inoltre affermato, rivolto al collega del Pd, “che manca la possibilità di un controllo democratico dei cittadini sulla questione sanitaria. Il Consiglio dei Sindaci non è in grado di agire in questo ambito, dati i poteri assoluti dei direttori”. Ballestrazzi si è detto d’accordo con Morandi sulla scarsa collaborazione che esiste tra i due ospedali modenesi.
Achille Caropreso, Pd, ha ricordato che “le strutture sanitarie della nostra città sono all’avanguardia. Si è operato per il futuro, tanto che il nostro Policlinico ha un centro di eccellenza per lo studio sulle cellule staminali, ma anche il centro malattie infettive, il centro Angela Serra, il centro multitrapianti. Non ha senso fare credere che Modena abbia una struttura sanitaria da terzo mondo. Prima ci si lamentava perché Baggiovara non era finita, ora c’è ed è un gioiello”.
Sergio Celloni, Ppl, ha citato “la legge che dà maggiore autonomia sanitaria alle regioni”, ricordando che “da questa legge sono nate le perplessità sui ruoli di Baggiovara e del Policlinico, tra i quali è indispensabile che ci sia interazione. Non penso ci possano essere delle divergenze sulla scelta del Popolo delle libertà di appoggiare tutta la nuova struttura del Pronto soccorso e il rilancio del Policlinico in generale. Questa è una realtà importantissima della nostra città”.
Ivo Esposito, Fi-Pdl, ha detto: “si era scelto di orientare tutte le urgenze al Pronto soccorso di Baggiovara, tranne quelle pediatriche e ginecologiche. Noi non condividevamo questa scelta. Ora però qualcuno ha cambiato idea: non esiste più un centro unico di Pronto soccorso, ora si ritiene meglio che ce ne siano due. A mio avviso è meglio così, ma bisogna avere il coraggio delle affermazioni fatte in passato”.
Ubaldo Fraulini, Idv, ha ricordato che “il sistema sanitario è organizzato in modo gerarchico per funzioni e sul territorio è normale che Baggiovara e il Policlinico, pur integrandosi, debano avere funzioni diverse. Poi bisogna puntare sulla prevenzione, e in questo senso è fondamentale la ristrutturazione dei frequentatissimi poliambulatori del Policlinico, che rispondono bene alle esigenze di tanti cittadini”.
Daniele Sitta ha replicato affermando: “non si è parlato, in questo dibattito, del piano particolareggiato. E fortunatamente gli interventi del Popolo delle libertà sono stati solo 3, ognuno con un’opinione diversa. Che il Pronto soccorso del Policlinico sia una necessità lo dimostrano gli accessi, e anche la struttura dei laboratori di analisi di Baggiovara offre un fantastico servizio alla nostra collettività, come conferma l’altissima percentuale di ricoveri provenienti da altre province e regioni per farsi curare nei nostri ospedali”.
Andrea Galli, An, è intervenuto per annunciare il proprio voto negativo: “credo che la scelta sbagliata di questo disegno strategico sia sotto gli occhi di tutti. Oggi si lavora per rivitalizzare un ospedale di cui era stata annunciata la chiusura all’arrivo di Baggiovara. L’assessore Sitta comunque non è certo in grado di dare lezioni sulla concordia e sui disegni condivisi. La maggioranza – ha detto Galli – si è sbrindellata proprio su di lei, e nella prossima consigliatura lei sarà fuori oppure dovrà diventare un “Sittino” molto piccolo. Siamo orgogliosi del livello della nostra sanità – ha concluso, ma non dei costi. Ho fatto un accesso agli atti all’Azienda sanitaria locale che mi ha dato dati incomprensibili”.
Sergio Rusticali, Ps, ha definito “strana” la discussione, nella quale “si è utilizzato un cavallo di Troia per dibattere un tema che non ha niente a che fare con la delibera sulla quale dobbiamo oggi esprimere un voto. Il voto mio e del gruppo Società civile è ovviamente favorevole, ma qui si è voluto in generale affrontare il tema della sanità modenese”. Rusticali ha definito “strumentale” l’intervento di Galli, “una divagazione su questioni che non hanno a che fare con il tema di questo dibattito”. A proposito del Pronto soccorso, Rusticali ha detto “è arrivato il riconoscimento del Presidente della Repubblica a quella struttura e a tutta la nostra rete ospedaliera”.
Baldo Flori, Modena a colori, ha premesso: “parlerò in modo distaccato e rispettoso delle persone e dei ruoli, ma desidero la garanzia del presidente che non ci siano interventi censori”. Flori ha detto: “non si può parlare di attuazione di un progetto urbanistico senza parlare degli obiettivi di quel progetto e dei contenuti di quel contenitore. Dobbiamo chiederci se il piano serve o meno alla città. Discutemmo questi temi con i responsabili della sanità modenese. Il miglioramento del Policlinico, secondo noi, forse non richiedeva questo piano, che comunque non ci pare sostenibile dal punto di vista economico nell’attuale situazione di crisi”.
Alvaro Colombo, Sinistra per Modena, si è detto d’accordo sulla “necessità di una maggiore integrazione tra le due strutture sanitarie”, ma al tempo stesso ha riconosciuto “l’importanza di interventi che migliorino la qualità del vivere all’interno degli ospedali. Nel complesso, il giudizio che diamo sulla qualità del servizio sanitario nella nostra regione e sulla riqualificazione delle strutture, non può che essere positivo. Poi, forse, gli interventi che andrebbero fatti riguardano destinazione di risorse per ridurre il pendolarismo dei malati dalle regioni più deboli. Anziché il ponte di Messina servirebbero interventi in ospedali e sanità”.
Adolfo Morandi, Fi, ha ribadito che “nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che gli organi decisionali modenesi e regionali decisero di investire nella faraonica struttura di Baggiovara pensando a un centro di altissimo livello. Per me, l’ospedale di Baggiovara fu uno sbaglio e gli investimenti sul Policlinico lo dimostrano”.