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Immigrazione: a Modena e provincia a quota 76 mila


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Sono oltre 76 mila gli stranieri residenti in provincia di Modena su di una popolazione complessiva di quasi 690 mila persone. Al 1 gennaio di quest’anno, infatti, alle anagrafi comunali risultavano, appunto, 76.281 stranieri, più della metà maschi (39.065), con un aumento di 8.965 unità rispetto all’anno precedente. L’aumento è stato del 13,3 per cento, il più alto dalla regolarizzazione del 2002, e in un solo anno ha portato la quota di stranieri sulla popolazione complessiva dal 9,9 all’11,1 per cento.


Questi dati, elaborati dal servizio Statistico della Provincia, fanno da scenario alla presentazione dell’annuale Rapporto dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione, in programma giovedì 26 marzo (ore 9, sala ex Oratorio del Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5 a Modena), che sarà dedicato ad approfondire diversi ambiti di intervento: dalla scuola al lavoro, fino agli aspetti sociali e sanitari.
L’iniziativa è organizzata dalla Provincia e dal Comune di Modena e sarà aperta dall’intervento l’assessore provinciale al Lavoro e all’immigrazione Gianni Cavicchioli.
Il Rapporto dell’Osservatorio sarà illustrato da Antonio Zacchia Rondinini, mentre Andrea Stuppini, del servizio Politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia Romagna, si occuperà del Programma 2009-2011 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri. Oltre agli interventi dei rappresentanti di distretto (Modena, Sassuolo e Castelfranco), è prevista la partecipazione al dibattito del presidente della Consulta provinciale per l’immigrazione Fabio Mosca, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Gino Malaguti, di esponenti del sindacato, dell’Inail, delle associazioni di categoria, delle comunità etniche, delle Aziende sanitarie. Le conclusioni sono affidate a Francesca Maletti, assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena.

San possidonio il più ‘straniero’
San Possidonio, nonostante si tratti di una delle poche località dove la presenza di immigrati è stabile nel 2008, si conferma il comune modenese con la più alta presenza di stranieri residenti: il 15,5 per cento sull’intera popolazione rispetto a una media provinciale del 11,1 per cento. A Spilamberto, invece, la quota di stranieri è salita al 14,4 per cento con un aumento del 17,3 per cento, uno dei più alti in provincia (254 immigrati in più per un totale di 1.719 unità). A Novi gli stranieri sono il 14,1 per cento, a Zocca il 14 per cento sull’intera popolazione. Ormai, comunque, sono bene 26 i comuni dove la quota di immigrati residenti supera il 10 per cento.
Nell’ultimo anno l’aumento è stato del 13,3 per cento, il più alto dalla regolarizzazione del 2002, portando la presenza di stranieri a quota 76.281, l’11,1 per cento sulla popolazione complessiva.
Oggi gli stranieri, quindi, sono circa cinque volte più numerosi rispetto a una decina di anni fa ma si è modificata la distribuzione territoriale. La loro concentrazione nel capoluogo, per esempio, più che quadruplicata (oggi sono 22.857, più 2.787 rispetto all’anno precedente), rappresenta molto meno di un terzo della popolazione immigrata: nel 1989 uno straniero su due, invece, era residente in città.
Rilevante appare la dinamica dei residenti stranieri negli altri comuni modenesi di maggiori dimensioni: così la consistenza degli stranieri residenti raggiunge nel comune di Carpi il livello di 7.599 unità (più 845 rispetto al 2007 con un aumento dell’12,5 per cento); a Sassuolo gli stranieri sono 5.099 (più 335); a Castelfranco sono 3.349 (più 571 pari a un aumento del 20,6 per cento in un solo anno); all’anagrafe di Vignola sono iscritti 3.270 stranieri (più 482); a Mirandola 3.254 (più 510) e a Formigine 2.066 (più 196).
Gli aumenti boom in termini percentuali, però, si registrano nei comuni della montagna ma sempre con numeri assoluti molto limitati: più 55 per cento a Riolunato con 11 nuovi arrivi, più 36,8 per cento a Fiumalbo (14 stranieri in più), 31,7 per cento a Montecreto (20 persone).