Home Ambiente CO2 e riscaldamento globale: seminario a Modena

CO2 e riscaldamento globale: seminario a Modena


# ora in onda #
...............




I cambiamenti ambientali recenti e l’instabilità climatica pongono domande pressanti riguardo all’abilità degli organismi nel sopportare un eccesso di CO2 e di riscaldamento globale, ma la Terra, già da milioni di anni, è soggetta ad alternarsi di periodi estremamente caldi (effetto serra) e glaciazioni.

Per approfondire questi argomenti divenuti ormai di attualità quotidiana ed offrire risposte scientificamente valide la Scuola di Dottorato in Earth System Sciences dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia organizza un seminario dal titolo “CO2 e riscaldamento globale: fatti e leggende. Esempi del passato”.

L’appuntamento, che si tiene questo pomeriggio alle 16.30 presso l’Aula M del Dipartimento di Scienze della Terra (Largo S.Eufemia, 19) a Modena, porterà in città la prof.ssa Elisabetta Erba dell’Università di Milano, che a questi argomenti ha dedicato un libro.
Le preoccupazioni maggiori sono indirizzate alla possibilità che la perdita di biodiversità derivi dalla incapacità del biota, ovvero l’insieme della flora e della fauna terrestre, a sopportare cambiamenti ambientali rapidi e progressivi, accelerati da emissioni antropogeniche di gas serra.
Tuttavia il ritrovamento di “nuovi organismi” in vari ecosistemi solleva la possibilità che i cambiamenti globali possano stimolare nel biota speciazione e o innovazione di nuove specie.
Queste nuove forme di vita potrebbero rappresentare adattamenti temporanei a stress ambientali o essere delle reali nuove specie, evolutesi in risposta a cambiamenti globali.
Il record geologico del Fanerozoico, periodo geologico risalente ad oltre 500 milioni di anni fa, indica chiaramente che la Terra ha già sperimentato condizioni di super-greenhouse e super-icehouse.

“L’oceano è il più grande e antico ecosistema sulla Terra e preserva il miglior record dei cambiamenti globali climatici – afferma la prof.ssa Elisabetta Erba dell’Università di Milano – come pure processi endogeni che causano enormi variazioni nei parametri fisici, chimici e trofici. Nella biosfera marina il nannoplancton calcareo riveste un ruolo particolare poiché comprende i produttori di calcite più efficienti del pianeta a partire dal Giurassico. Essi sono rappresentati da organismi sia cosmopoliti che endemici, sono rilevanti nel ciclo globale inorganico e organico del carbonio e sono estremamente sensibili alle variazioni ambientali e possono influenzare il clima alterando l’albedo e assorbimento-emissione di CO2 a larga scala”.

Nel corso dell’incontro, aperto al pubblico, saranno analizzati alcuni esempi geologici mesozoici di Clima “Effetto Serra” indotto da eccesso di CO2 e ricostruiti sia la variabilità climatica, enfatizzata da interludi glaciali, che gli effetti sui calcificatori.