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Sicurezza, Muzzarelli: ”Non si deve abbassare la guardia”


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«Sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si deve abbassare la guardia. Non abbiamo preclusioni di fronte a correzioni formali o a miglioramenti del testo unico sulla sicurezza, se tali modifiche sono
rivolte a rafforzare la prevenzione e il controllo. Siamo, però, decisamente contrari a modifiche sostanziali che cambino l’impostazione di
fondo del testo unico in materia».

Lo ha sottolineato l’assessore alla
programmazione e sviluppo territoriale della Regione Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli commentando lo schema, proposto dal Governo
nell’ultimo Consiglio dei Ministri, per le modifiche del decreto legislativo 81/2008 sulla “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

La Regione Emilia-Romagna nelle scorse settimane ha approvato una propria legge sulla sicurezza nei cantieri edili (legge regionale n. 2 del 2009) che punta a superare gli aspetti di criticità, sia quelli a committenza pubblica che privata, mettendo a frutto le numerose
esperienze positive di accordi e progetti che hanno coinvolto le istituzioni, le rappresentanze economiche e sociali nonché gli organismi bilaterali sviluppando con tutti i soggetti interessati un efficace modello di responsabilità sociale diffusa. La legge tiene conto di una filiera produttiva che presenta caratteristiche particolari e specifiche, soprattutto di natura organizzativa. Infatti è molto particolare struttura del mercato del settore dell’edilizia caratterizzato da numerose e piccole imprese. I dati Inail, relativi al
2007, evidenziano 12.466 incidenti sul lavoro denunciati in Emilia-Romagna nel solo settore edile (25 decessi e 745 inabilità permanenti) a fronte di quasi 102.000 in Italia (266 decessi e circa 7.250 inabilità permanenti).
«Già le prime indicazioni del provvedimento del Governo – ha aggiunto Muzzarelli – mostrano punti critici in particolare sulla diminuzione delle
sanzioni, sul rischio che venga indebolita la presenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e su forme di semplificazione, pure utili, che però indeboliscano il processo di
valutazione dei rischi. Nei momenti di difficoltà occorre puntare sul lavoro e sulla sua sicurezza premiando le imprese virtuose che operano
nella legalità».
Le principali modifiche che vuole inserire il Governo riguardano: multe più leggere per le imprese, in alcuni casi più che dimezzate;
eliminazione dell’ipotesi del solo arresto a favore di un sistema che privilegi l’applicazione di sanzioni, che prevedono l’alternativa tra
arresto e ammenda; rimodulazione degli obblighi per il datore di lavoro; potenziamento del ruolo della bilateralità; introduzione di misure di
semplificazione relative, per esempio, alle comunicazioni dell’Inail, modalità della formazione e utilizzo del libretto formativo del
cittadino, e procedure e condizioni di operatività dello strumento della sospensione dell’attività imprenditoriale.

LA LEGGE REGIONALE SULLA SICUREZZA NEI CANTIERI
La legge regionale prevede strumenti di incentivazione economica a favore dei committenti che affidano i lavori ad imprese o qualsiasi altro soggetto esecutore dei lavori, quindi anche per i lavori in subappalto, che svolgano la loro attività secondo principi di
responsabilità sociale: risorse a chi investe in ulteriori standard di sicurezza prevedendo anche accordi con enti competenti per benefici
assicurativi e previdenziali. Inoltre la Regione promuove accordi con gli istituti di credito e con le associazioni di rappresentanza delle imprese, per agevolare l’accesso al credito per le imprese che investono in maggior sicurezza nei cantieri.
Novità anche per i Comuni: infatti per interventi di manutenzione e nuove realizzazioni di privati, la Regione stabilirà indirizzi rivolti ai
regolamenti urbanistici ed edilizi per una maggior sicurezza nell’esecuzione di interventi, in particolare la manutenzione qualora
comporti lavorazioni particolarmente pericolose.
Per quanto riguarda il coordinamento si prevede una messa in rete delle diverse esperienze positive di enti locali, Ausl, Direzione regionale del Lavoro, Inail, Inps, Ispesl, sindacati e associazioni economiche. Mentre saranno aumentati e maggiormente coordinati i controlli sui cantieri anche con l’utilizzo delle tecnologie informatiche per una maggiore efficacia ispettiva.
È prevista una maggiore attività formativa (ed informativa) di prevenzione ai lavoratori, agli imprenditori edili e ai soggetti che intendono intraprendere l’attività di impresa edile, al personale addetto alla vigilanza dei cantieri, ma anche ai progettisti e esecutori delle opere edili.