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Sassuolo: il mercato contadino in Consiglio comunale


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L’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri sera, 31 marzo, è stato più volte modificato per assenze, richieste di cambiamento o di approfondimento.

Sono state quindi trattate inizialmente due interrogazioni del consigliere Gian Francesco Menani della Lega Nord.
La prima riguardava la zona di via Montanara, il semaforo che limita la velocità nel tratto fra Pontenuovo e Salvarola e l’eventualità di una viabilità alternativa. Menani ha sottolineato come il semaforo, che si attiva al superamento del limite di velocità da parte delle automobili e che fu richiesto in diverse riunioni coi residenti, abbia realmente abbassato le velocità nel tratto in questione, che a parere del consigliere resta comunque pericoloso. Diversi automobilisti, ha spiegato Menani, passano con il rosso, i controlli della Polizia municipale sono insufficienti, forse per la stessa pericolosità della strada. Il consigliere ha sottolineato il ricorrere di incidenti anche gravi in questo tratto di strada.
Menani ha chiesto se il problema sia stato preso in considerazione, quanti siano stati i controlli con relative sanzioni nel 2008 e soprattutto, se sia stata presa in considerazione l’eventualità di un tracciato viario alternativo indicata, secondo Menani, come possibile dall’ex vicesindaco Giovanelli a una riunione coi residenti, e se il tracciato sia inserito in un Poc.
Ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini, sottolineando come, a detta dello stesso consigliere, il semaforo installato abbia contribuito a ridurre le velocità in via Montanara. Morini ha ricordato i controlli del 2008, 50 servizi, alcuni anche serali, per 443 veicoli fermati e 66 sanzioni elevate.
Ha anche specificato che nel 2008 si sono registrati quattro incidenti nel tratto indicato, due con feriti lievi e due senza conseguenze, dovuti principalmente a tamponamenti e uscite da sedi private.
Non ci sarà invece, ha spiegato l’assessore, nessun incarico per una nuova arteria, perché l’ipotesi non è nella programmazione né provinciale né comunale e quindi non sarà oggetto di alcun Poc. Sono però in corso contatti per un futuro inserimento di questa ipotesi nelle programmazioni.
Il consigliere Menani si è dichiarato insoddisfatto della risposta, sottolineando che originariamente erano stati chiesti tre semafori, di cui uno solo concesso e che, a suo parere, sarebbe necessario almeno un altro impianto all’incrocio di Salvarola. Inoltre Menani ha criticato il fatto che non sia stato dato seguito alle promesse fatte dall’ex vicesindaco a proposito di u n tracciato alternativo.

Ancora il consigliere Menani ha interrogato la giunta a proposito della distribuzione di un kit per la raccolta differenziata dei rifiuti.
La delibera, ha spiegato Menani, specifica di autorizzare la SGP alla realizzazione dell’iniziativa e ad utilizzare con conferimento d’incarico operatori della Polizia Municipale, del Servizio Notificazione, della Squadra Operai e Tecnici di SGP e del Comune.
Considerato che parte della cittadinanza sta subendo gli influssi negativi della grave crisi economica con la perdita di posti di lavoro con il conseguente abbassamento del reddito familiare, Menani ha chiesto perchè conferire l’incarico di distribuzione dei kit per la raccolta differenziata, fuori del normale orario di lavoro, a dipendenti di SGP/comunali considerati privilegiati in quanto titolari di redditi certi. Sarebbe, ha ritenuto il consigliere, un atto di ingiustizia nei confronti di chi si vede decurtato il proprio reddito per la messa in mobilità/cassa integrazione;
Nel Comune di Modena, dove ha già avuto luogo questa iniziativa, voci in circolazione riporterebbero che la maggior parte dei kit non sarebbero stati recapitati ai destinatari ma abbandonati nelle strade davanti alle porte delle abitazioni e poi finiti nelle discariche.
Menani ha chiesto lumi su questa operazione, sui costi e sull’eventualità di disporre diversamente per quanto riguarda l’incarico di distribuzione dei kit.
Ha risposto l’assessore all’ambiente Giuseppe Megale, ricordando inizialmente quanto la raccolta differenziata sia cresciuta a Sassuolo negli ultimi cinque anni, raggiungendo il 50% (+10% nel periodo).
Tra gli obiettivi dell’amministrazione, ha detto Megale, c’è quello di crescere ancora e il kit serve a questo: sarà costituito da borse multiscompato per la raccolta di carta, vetro e plastica, da un cestello da 10 litri per il rifiuto organico, con 50 sacchetti di carta.
Da ricordare che in questi anni abbiamo distribuito anche 50 compostiere al prezzo simbolico di 10 euro ciascuna e abbiamo ottenuto grandi risultati con la raccolta porta a porta di carta e cartone negli esercizi del centro.
Per quanto riguarda l’assegnazione dell’incarico a dipendenti di Sgp e Comune di Sassuolo, il motivo è in parte già contenuto nell’interrogazione, ha spiegato Megale. In altre zone si sono verificate distribuzioni non puntuali da parte degli incaricati e abbiamo deciso invece di puntare sulla professionalità di chi viene designato. Inoltre scegliamo gli incaricati che hanno maggiori contatti giornalieri con le persone, come nel caso dei vigili, perché vogliamo dare ai cittadini le massime garanzie di sicurezza. Apriranno la porta soltanto a personale comunale identificato, senza i dubbi che possono venire con soggetti sconosciuti. I dipendenti incaricati faranno un corso di preparazione, in modo che la consegna serva anche a fare informazione sul tema della raccolta differenziata.
Questa non è certo un’amministrazione distratta sul tema della crisi economica, come testimoniano i 650mila euro di variazione di bilancio destinati all’emergenza, ma anche gli interventi nei casi irisi, Emilceramica. Colgo anche l’occasione per annunciare, ha detto Megale, che la tariffa dei rifiuti nel 2009 resterà invariata sulle cifre del 2008.
Il consigliere Menani, pur apprezzando le buone cose fatte in tema di raccolta differenziata e esposte da Megale, si è dichiarato non soddisfatto delle modalità di distribuzione dei kit, ribadendo la sua posizione contraria alle scelte fatte.

In seguito a questa interrogazione, il consigliere del Pdl Luca Caselli ha chiesto di intervenire per fatto personale, in risposta a un’affermazione formulata da Megale nel suo intervento, a proposito della considerazione che la destra avrebbe per i dipendenti comunali. Il presidente del consiglio comunale, Fabrizio Tincani, in sostituzione di Patrizia Barbolini, assente, ha chiesto al consigliere e concordato di concedere l’intervento in coda agli altri punti all’ordine del giorno.
Luca Caselli era l’interrogante successivo, che ha chiesto lumi all’assessore alle politiche sociali a proposito delle tariffe scolastiche, riproponendo un’interrogazione suggerita dalla Lista civica per Sassuolo. Il vicesindaco e assessore alle politiche sociali, ha ricordato Caselli, dichiarò alla stampa che ci sarebbero state riduzioni delle tariffe scolastiche per i servizi comunali, di trasporto, mensa. L’annuncio è stato dato prima che la cosa fosse dibattuta e deliberata dal consiglio comunale intero, come fosse un merito dell’amministrazione, mentre è una misura condivisa da tutti. Rilevo una mancanza di correttezza in questo modo di procedere. Inoltre le modalità per fruire degli sconti, che non sono ancora visibili nei bollettini di questi mesi, e l’informazione in proposito, sono carenti e quindi in pochi sono al corrente della possibilità.
Il vicesindaco Susanna Bonettini ha spiegato come le sue dichiarazioni in un precedente consiglio comunale, in risposta a un’interrogazione sul tema, siano state riportate dalla stampa senza che ci fosse una conferenza stampa o un momento di informazione ufficiale. Ha ricordato che l’impegno preso in quell’occasione era quello di portare il pacchetto anti-crisi nel suo complesso all’attenzione del consiglio, come poi è stato fatto e sottoposto al voto di tutti i consiglieri, dopo che le commissioni erano state già convocate e informate delle iniziative.
Sugli effetti immediati nelle rette e sull’accesso a queste opportunità, Susanna Bonettini ha ricordato che si tratta non di uno sconto semplice, ma della possibilità di ridefinire attualizzandola la situazione reddituale delle famiglie dove si siano verificate modifiche della condizione lavorativa, entrando quindi in fasce di reddito inferiori e usufruendo effettivamente di riduzioni delle tariffe.
L’informazione è stata data attraverso tutti i canali consueti: scuola, genitori, comitati, comunicazioni nelle case dopo l’approvazione delle misure in consiglio comunale. E’ stata recepita, tanto è vero che a tre giorni dall’apertura dello sportello unico di accesso alle varie agevolazioni previste, ci sono stati già 75 accessi per informazioni e 51 famiglie hanno inoltrato richiesta. L’informazione verrà data anche nelle prossime settimane, in modo da raggiungere tutti.
Luca Caselli si è dichiarato non soddisfatto della risposta. Le iniziative positive che vengono proposte dall’amministrazione, ha detto, vengono votate anche dall’opposizione ma vengono poi attribuite solo all’iniziativa della giunta. Mi riservo anche di verificare quanto sarà diffusa l’informazione in merito.

La successiva interrogazione, di Claudia Severi del Pdl, riguardava l’ipotesi di taglio di alberi nel parchetto prospiciente il complesso di via Fenuzzi/Traversa Barozzi definito La Nave, da tempo diroccato e interessato da un progetto di ristrutturazione che includerebbe la possibilità di eliminare piante storiche e di alto fusto che si trovano in quell’area. Claudia Severi, ricordando come nelle città sia un dovere preservare gli alberi di ragguardevoli dimensioni e come, a suo parere, a Sassuolo ci sia ormai una carenza di piante di questo tipo in centro, ha chiesto informazioni sulla fondatezza di queste voci e relazioni a proposito dello stato fitosanitario degli alberi indicati, oltre a ulteriori notizie a proposito di eventuali altri progetti che contemplino abbattimento di alberi. Claudia Severi ha anche ricordato come l’impegno dell’amministrazione in seguito a confronti passati, fosse quello di portare in consiglio ogni tipo di intervento urbanistico che contemplasse abbattimento di alberi e ha chiesto di rispettare questo impegno.
Ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini, sottolineando come non esista ancora nessuna progettazione redatta per questo comparto, da oltre vent’anni in attesa di ristrutturazione, che di fatto costituisce un elemento di degrado urbano per il centro cittadino. In un accordo eventuale di riqualificazione, ha spiegato Morini, potranno essere prese in considerazione tutte le ipotesi. Una di queste contempla la realizzazione di un parcheggio interrato al servizio del complesso, nell’area dove si trova il parchetto in questione. Potrebbe essere oggetto di valutazione il beneficio di un’area importante della città risanata in confronto all’abbattimento di alcune piante seppure importanti. Siamo soltanto al confronto e alle ipotesi verbali, nel momento in cui si arriverà a progettazioni vere e proprie non sarà omesso nessun tipo di passaggio decisionale, con trasparenza porteremo in consiglio idee e ipotesi e le sottoporremo all’assemblea.
Claudia Severi si è dichiara insoddisfatta e preoccupata per la risposta. Avremmo voluto sentire che non verrà neanche preso in considerazione alcun progetto che contempli abbattimenti. In altre città i grandi progetti includono la protezione degli alberi.
In centro non abbiamo più grandi piante, ci siamo resi conto con le esperienze passate quanto sia difficile e costoso l’impianto di nuovi alberi di dimensioni già considerevoli e quanti siano i casi di mancato attecchimento. Dichiaro fin da ora che difenderemo quel parchetto e che siamo pronti a incatenarci a quegli alberi se si deciderà di abbatterli.

Ancora Claudia Severi ha interrogato l’assessore Morini a proposito dell’illuminazione di via XX Settembre. Più volte, ha detto, è stata criticata l’illuminazione insufficiente, che è stata a più riprese modificata. Nella situazione attuale, oltre a non illuminare abbastanza, si verifica di frequente il mancato funzionamento e la strada resta al buio. Siamo in una fase in cui la gente chiede sicurezza, gli atti criminosi e i vandalismi crescono e l’illuminazione è un importante deterrente contro la delinquenza comune. Chiedo quindi di sapere i motivi dei frequenti guasti, a quanto ammontino i costi e come l’assessore giudichi il risultato raggiunto su questa strada.
L’assessore Morini ha ricordato la nascita dell’impianto in via XX Settembre, originariamente a gas soprattutto per motivi estetici, poi a seguito delle richieste di maggiore illuminazione revisionato una prima volta con luci a led, giudicata alla fine non soddisfacente, e poi nella forma attuale, che a nostro giudizio, ha detto Morini, è efficace. La gestione dell’impianto è a carico di Hera Luce e i guasti derivano dal malfunzionamento della centralina che è stata di recente sostituita integralmente e resa meno facilmente accessibile. Mi ritengo soddisfatto dei risultati di questo impianto, anche sentendo il giudizio degli stessi cittadini su quest’ultima versione.
Claudia Severi si è detta invece insoddisfatta della risposta, anzi preoccupata, ha detto, perché mi sembra di capire che la sicurezza delle nostre strade è demandata a Hera e che quindi non ne abbiamo più il controllo diretto. In più devo sottolineare ancora che il risultato non soddisfa, l’illuminazione resta carente e non dà sicurezza alle persone.

Terminata la fase dedicata alle interrogazioni consiliari, il segretario comunale ha fatto l’appello dei presenti.

Subito dopo i consiglieri di opposizione, Popolo della libertà e Lega Nord, insieme al consigliere del Gruppo Misto Giovanardi, sono usciti dall’aula chiedendo un nuovo conteggio e la verifica del numero legale.
Il presidente del consiglio Tincani ha quindi illustrato lo specifico punto del regolamento, che indica la necessità del numero legale in aula per fini deliberativi e la facoltà del presidente di rifare il conteggio, sospendere i lavori per un periodo non superiore a dieci minuti e quindi in assenza di cambiamenti sciogliere la seduta.
Tincani ha quindi invitato l’assessore Cavani a relazionare sul punto successivo all’ordine del giorno, riguardante la concessione per un ampliamento con modifiche a un’attività agricola e zootecnica nella zona di Montegibbio. Cavani ha ricordato quanto sia importante e ormai poco diffusa l’attività di questo tipo sul territorio, ha anche specificato che il punto è stato trattato più volte in commissione, che le modifiche, migliorative per il benessere degli animali, oltre che per l’attività dell’azienda, sono state sottoposte anche alla Soprintendenza competente. Inoltre è stata contemplata la possibilità di una valorizzazione di questo tipo di attività e di intervento, con spazi aperti per le bestie e una revisione anche del processo di mungitura.
Terminata l’esposizione da parte dell’assessore, prima di arrivare agli altri interventi e quindi eventualmente al voto, il presidente Tincani ha rifatto l’appello dei presenti e ha quindi sospeso la seduta per dieci minuti, durante i quali nuovi arrivi in aula hanno portato il numero dei presenti a livello sufficiente per continuare il consiglio comunale.
In seguito sono rientrati in aula anche i consiglieri Caselli, Santomauro del Popolo della Libertà e Menani della Lega.
Sul punto illustrato da Cavani il consigliere del Pd Lettieri ha dichiarato voto favorevole del gruppo.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha chiesto di illustrare una mozione, che è stata accordata dal presidente in coda al punto in trattazione.
Sul punto invece Cardone ha manifestato alcune perplessità per l’onerosità di un intervento che aumenta gli spazi disponibili per soli 12 animali, anche se ha convenuto sulla delicatezza dell’operazione, vista la zona di rilievo naturalistico. Ha quindi dichiarato di non sentirsi del tutto convinto e di scegliere quindi l’astensione.
Gian Francesco Menani della Lega ha ricordato il lavoro fatto in commissione. Dalle spiegazioni dell’assessore, ha detto, sappiamo che con queste modifiche l’operatore potrà lavorare al meglio. E sappiamo che attività di questo tipo sono ormai poche, quindi ritengo giusto favorirne la permanenza.
Si è quindi passati al voto e la delibera è passata con l’approvazione del sindaco, Comunisti Italiani, Pd, Caserta, Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Caselli e Santomauro del Popolo della libertà.
Astenuto Mario Cardone del Gruppo Misto.

Il punto successivo, illustrato dall’assessore alle attività produttive Carla Ghirardini, ha riguardato l’istituzione a Sassuolo del mercato contadino, già discussa nella commissione preposta.
Abbiamo raccolto volentieri questo progetto, ha detto l’assessore Ghirardini con l’obiettivo della promozione di corretti stili di vita, come può garantire un sistema di vendita di prodotti a km 0 e soprattutto di frutta e verdura di stagione, con una filiera corta, dal produttore al consumatore, che eliminando vari passaggi può garantire anche prezzi concorrenziali.
Abbiamo scelto per questo mercato la zona dell’ex Cantina Pedemontana, facilmente raggiungibile e dotata di parcheggio. Il regolamento che approviamo è sperimentale, avrà la durata di un anno, poi potrà essere revisionato. Il mercato si terrà il secondo e il quarto sabato di ogni mese. I requisiti per prendervi parte sono la provenienza regionale del rivenditore, con criteri premianti per le sedi più vicine a Sassuolo, la stagionalità dei prodotti. Verrà anche previsto uno spazio specifico per i prodotti a stagionalità breve, come per esempio le ciliegie. Le adesioni al mercato contadino sono già 27.
Il consigliere Barone del Pd ha osservato la necessità di controlli stretti sui prezzi che verranno praticati. Vista la crisi economica, ha detto, questa è anche una buona soluzione per calmierare certi costi, se verranno tenuti opportunamente sotto controllo. Chiedo risposte concrete sulla chiarezza dei prezzi esposti. Chiedo anche di valutare uno spazio diverso da quello individuato, magari la possibilità di un sabato in centro storico, abbinato al mercato antiquario di inizio mese che non è mai decollato del tutto. C’è forse la possibilità che le due iniziative si sostengano e valorizzino a vicenda.
Mario Cardone del Gruppo Misto ha dichiarato il suo apprezzamento per l’idea e il concetto della filiera corta. Siamo anche d’accordo, ha detto, sui livelli di prezzo e sulla provenienza locale. Chiederei eventualmente di valutare una cadenza settimanale di questo mercato.
Maria Cristina Vandelli del Pd ha valutato molto positivamente l’iniziativa, auspicando garanzie di un prezzo basso a favore dei consumatori specialmente in periodo di crisi,. Chiedo molta attenzione sull’aspetto prezzi, ha detto, ma ritengo positivo anche l’incentivo a una giusta educazione alimentare, che favorisca i prodotti stagionali. La zona scelta la trovo un po’ scomoda, magari sceglierei due locazioni differenti per i due mercati mensili.
Gian Francesco Menani della Lega ha giudicato a sua volta inadeguato il luogo scelto. Lo vedo troppo poco capiente, visto che ci sono già 27 adesioni,. Mi sembra poco lo spazio di parcheggio, temo che ci saranno problemi coi flussi di traffico. Avrei scelto via Brigata Folgore, nei pressi del parco di Braida, dove già si tengono mercati domenicali in diverse occasioni. Chiedo un controllo attento sui prezzi, non concordo sull’azzeramento della tassa di occupazione del suo,lo pubblico per questo tipo di mercato, mi sembra penalizzante nei confronti degli ambulanti del mercato tradizionale, che con questa attività ci vivono.
Angioletto Usai dei Comunisti Italiani ha chiesto lo stralcio di un passaggio del regolamento, che autorizza in via straordinaria l’uso di generatori oltre al normale allacciamento alla rete elettrica pubblica, con controlli sul tipo di emissione che dovrà essere non inquinante e contenuta. Chiedo, ha detto, che si faccia affidamento sulla sola rete elettrica pubblica. Quanto all’iniziativa mi trova totalmente d’accordo, perché favorisce sia i consumatori che le piccole aziende agricole del territorio.
Annalisa Sibani del Pd ha dichiarato il suo totale apprezzamento per l’iniziativa, lanciando un’ulteriore proposta, quella di considerare la possibilità di una versione serale di questo mercato, nei mesi estivi, che serva anche a andare incontro alle esigenze di chi di giorno è al lavoro e far uscire la gente di casa, popolando il quartiere e la città.
Carla Ghirardini ha fornito alcune risposte: i controlli sui prezzi saranno attenti e svolti dalla Polizia municipale, ha spiegato, ma il regolamento stesso prevede la disposizione di un cartello ben leggibile con la provenienza dei prodotti (una quota minoritaria può essere di altri produttori) e il prezzo. Il patto di ferro, ha specificato, sarà però quello da instaurare coi consumatori e su questo concordiamo anche con le associazioni di categoria che hanno contribuito a elaborare il regolamento. Se i prezzi non soddisferanno le aspettative il mercato stesso non verrà premiato e non risulterà interessante per la gente. Il luogo scelto a nostro avviso è il meno impattante, la zona del Parco di Braida per esempio dovrebbe essere chiusa al traffico il sabato, con maggiori disagi. I generatori non sono contemplati, ma lasciamo la frase che proviene dallo stesso regolamento del mercato settimanale, per le eventualità particolari, come celle frigorifere, impianti che impediscano il congelamento delle merci nei mesi più freddi, consapevoli comunque che gli allacciamenti elettrici sono previsti per tutte le postazioni.
Molte idee risultano interessanti, il regolamento è sperimentale per un anno, poi potremo ridiscuterne e fare modifiche.
In seguito all’intervento dell’assessore il consigliere Usai ha ritirato la sua proposta di emendamento che stralciava una frase del regolamento.
Si è quindi passati alla votazione che ha visto l’approvazione del punto con i voti favorevoli di Sindaco, Pd, Comunisti Italiani, Caserta, Cardone e Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita.
Astenuti Menani della Lega, Caselli e Santomauro del Popolo della libertà.

A seguire il consigliere Cardone ha potuto illustrare al sindaco la sua mozione, con la quale ha voluto richiedere al sindaco, atteso l’indomani a illustrate la crisi economica del distretto alla Camera dei deputati, di tenere in particolare considerazione alcuni punti.
Pur condividendo le analisi lette in questi giorni, ha detto Cardone, le ricordo però la mia richiesta formulata sempre in consiglio comunale per l’abolizione degli studi di settore. Porto nuovamente questo importante tema alla sua attenzione e chiedo anche di valutare la sospensione per un anno dell’Irap.

Il vicesindaco e assessore alle pari opportunità Susanna Bonettini ha poi relazionato sull’attività della Commissione Pari opportunità, di cui nel consiglio precedente era stata rinnovata la Convenzione per la gestione in forma associata del Centro pari opportunità, lasciando, ha sottolineato l’assessore, l’approvazione dei regolamenti e la composizione della prossima commissione alla competenza della prossima amministrazione comunale.
E’ importante però rendere conto di quanto svolto in questi cinque anni.
La Commissione dà l’indirizzo alle attività di questo ambito nei quattro Comuni del comprensorio.

Una delle più importanti è risultata il Centro di ascolto per donne in difficoltà, attualmente presente in tutti i Comuni, presso i singoli centri per le famiglie. Un servizio la cui attività è cresciuta di anno in anno, partendo nel 2004 da 45 utenti per circa 100 incontri, per arrivare nel 2008 a oltre 300 accessi per 118 utenti.
Le attività dedicate alle pari opportunità nel comprensorio sono poi state di vario tipo e su diversi temi principali, svolti sia attraverso la formazione che l’informazione, che in forma di spettacoli teatrali e iniziative culturali.
Fra i temi da sottolineare, la presenza ancora scarsa di donne nelle istituzioni, la difficoltà ancora presente per le donne di conciliare i tempi del lavoro e quelli di cura, la necessità di riqualificazione professionale, considerando che proprio le donne oltre una certa età sono la categoria che fa più fatica a ricollocarsi nel mondo del lavoro, aspetto che si accentua ancora maggiormente in questo momento di crisi economica.
L’apertura presso gli Urp comunali dello sportello Informadonna ha contribuito a dare indicazioni utili in questi ambiti, della formazione e della conciliazione dei tempi.

Un altro importante progetto ha riguardato la violenza sulle donne, sviluppato attraverso un tavolo di confronto ampio, che ha coinvolto tutti i soggetti a ogni titolo interessati, compresi i rappresentanti delle forze dell’ordine. Un gruppo di lavoro si è occupato specialmente di sicurezza connessa a questo tema. La violenza sulle donne ha effetti gravissimi su chi la subisce ma spesso anche sulle famiglie intere, specie dove ci sono figli minori.
Infine Susanna Bonettini ha ricordato una recente iniziativa legata alla celebrazione dell’8 Marzo, in cui era presente un artista uomo. Questo per un approccio un po’ diverso al tema della realizzazione delle Pari opportunità che non deve riguardare soltanto metà della società, ma la deve investire e responsabilizzare tutta.
Patrizia Barbolini in veste di consigliere del Pd ha preso la parola per commentare molto positivamente l’attività svolta dalla Commissione pari opportunità, rammaricandosi per la visibilità non sempre sufficiente che riceve questo tipo di lavoro.