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Carpi, criminalità, RSA Carpine e scuola: i temi in Consiglio comunale


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Tre le interrogazioni discusse nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 2 aprile.

Luca Ghelfi (PdL) ha in primis domandato all’amministrazione i dati relativi a furti in appartamento, scippi, rapine e atti vandalici denunciati nel 2008 e nel triennio precedente. L’assessore alla Polizia Municipale Carmelo Alberto D’Addese ha ricordato come questi dati siano di esclusiva competenza della Prefettura di Modena, così come le denunce di questi reati siano in carico esclusivamente a Polizia e Carabinieri.

Lorena Borsari (IdV) ha poi presentato un’interrogazione relativa ai lavori di sopraelevazione della Residenza sanitaria assistenziale Carpine, nella quale domandava tra l’altro conto di stato dei lavori, costi, tempi, situazione dell’Asp. “La Giunta ha definito tale progetto come di priorità 2: dal 2001 avevo sollecitato il Sindaco Malavasi affinché l’edificio si dotasse subito di una sopraelevazione, con minori costi di esercizio rispetto all’oggi”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha replicato a Borsari ricordando che il progetto definitivo è stato esaminato con parere favorevole nel gennaio 2008 e che prevede la costruzione di un terzo piano della Residenza per anziani, con 25 posti, che una volta realizzati consentiranno di fare rientrare in città degenti ospitati in una casa protetta convenzionata. “Il costo dell’intervento, compreso di allestimenti e arredi, è di 1 milione e 797 mila euro. Abbiamo richiesto un contributo alla Regione di circa 750 mila euro – ha detto D’Addese – mentre i fondi di urbanizzazione che verranno utilizzati per coprire parte delle spese ammontano a 515 mila euro circa. Si prevede di realizzare le opere in sopraelevazione in 10-12 mesi e nella migliore delle ipotesi sarà necessario trasferire almeno 12-14 anziani presso altra sede, collocando i nuovi ingressi da turn over in altra struttura opportunamente convenzionata, come già avvenuto in occasione dei lavori di ristrutturazione del Quadrifoglio tra il 2004 e il 2005. Il tutto senza costi aggiuntivi significativi.

L’ipotesi che sia l’Azienda Servizi alla Persona (Asp) ad effettuare l’investimento è quella assunta in fase di Bilancio ma sia la struttura finanziaria che il soggetto committente sono ancora da definire con precisione, anche in relazione all’esito della ipotesi di revisione del Patto di Stabilità all’esame del Governo. Non esistono infine situazioni di incompatibilità nel CdA dell’Asp visto che il consigliere Maurizio Bacchelli a giugno 2008 si è dimesso e al suo posto è subentrata Loretta Marri”.

Borsari ha ribadito come già sei anni fa avesse perorato la costruzione del terzo piano del Carpine “e che questa mancanza è stata un neo della precedente Giunta. Sottolineo come l’odioso vincolo del Patto di Stabilità impedisce all’amministrazione comunale di realizzare un’opera attesa dai cittadini e che per la quale già ci sono progetto e fondi”.

L’assessore alle Politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi ha infine risposto ad una terza interrogazione, sempre della consigliera Borsari e relativa questa volta alla situazione delle scuole locali in seguito a prescrizioni avvenute e tagli ai trasferimenti messi in atto dal Ministero dell’Istruzione pubblica. Filippi ha ricordato che organici e bilanci delle scuole non dipendono dal Comune “e ho dunque richiesto ai dirigenti scolastici i dati dei residui attivi per dare risposta all’interrogazione” mentre per quanto riguarda gli organici questi possono essere solo presunti. “I residui attivi, fondi che le scuole devono avere dallo Stato per il periodo 2006-2008, ammontano tra Terzo e Quarto circolo e Comprensivi 2, Carpi nord e Carpi centro a un milione e 44 mila euro: da una mia stima per difetto – ha detto Filippi – per il prossimo anno scolastico dovrebbero essere invece 22 gli insegnanti in meno. Dati preoccupanti, che vanno contro le richieste dei genitori e puniscono gli enti più virtuosi. Modena è la provincia che in regione garantisce le medie più alte per molti indicatori e i maggiori servizi di offerta formativa, e la nostra regione è la prima in questo senso in Italia. Si rischia di non avere soldi per pagare i supplenti e di non dare corso agli obblighi formativi”. Borsari ha ricordato in sede di controreplica come i residui attivi siano in pratica soldi raccolti in periferia e che lo Stato si tiene. “Basta alla propaganda di chi dice altro, questi sono i dati di fatto – ha concluso l’esponente della lista Di Pietro – non penalizziamo chi rispetta leggi e parametri, salviamo quanto si è raggiunto finora”.