E’ stata inaugurata questa mattina l’area di riequilibrio ecologico del fiume Secchia, con aula didattica annessa (una struttura in legno che si raggiunge con una passerella e che ha una parete completamente vetrata che si affaccia sulla zona umida) dove le associazioni sassolesi incaricate della gestione potranno fare osservazione e anche attività informativa e formativa di tipo naturalistico.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi, Alberto Caldana, assessore provinciale all’ambiente, Giuseppe Megale, assessore comunale all’ambiente e Massimo Giusti, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni coinvolte.
Il percorso, hanno ricordato i rappresentanti delle Guardie ecologiche volontarie, che insieme a Lipu e Gruppo Naturalistico sassolese gestiranno l’area, è stato lungo e ha avuto la fortuna di essere sostenuto da un progetto provinciale, che in questi anni ha destinato oltre 2 milioni di euro al recupero di una sponda del Secchia che era arrivata a un profondo stato di degrado. Nel 1997, durante la festa delle Ggev al parco Albero d’Oro, un primo convegno con le istituzioni presenti fu dedicato alle possibilità di rinascita del fiume. Poi iniziò un complesso lavoro di bonifica e tutela. Nel tempo le Guardie ecologiche e gli altri soggetti che si sono impegnati hanno eliminato dalla sponda (non solo territorio sassolese) del Secchia circa tremila micro-discariche; si sono impegnate in centinaia di controlli sulla qualità delle acque e su comportamenti scorretti dal punto di vista ambientale. Nel frattempo sono nate le zone degli orti per anziani, la pista ciclabile provinciale, il percorso natura accessibile anche alla popolazione disabile e tante altre iniziative, tra cui il recupero del laghetto degli Amici e la prossima passerella pedonale ciclabile, in costruzione, che porterà sulla sponda reggiana del fiume.
Quanto all’area di riequilibrio ecologico, sarà visitabile per il primo anno di vita in momenti limitati, la prima domenica di ogni mese, “perché – hanno spiegato le stesse Guardie ecologiche – si tratta di una zona che ha subito un pesante intervento di bonifica e recupero e la natura ha bisogno di tranquillità per rigenerarsi, anche se lo sta già facendo in modo evidente. Molti animali, mammiferi e volatili sono già tornati in quest’area, vediamo presenze e scene naturali che non ci è mai capitato di vedere lungo il Secchia in tanti anni”.
